Creato da Giulia_live il 23/11/2010

ROSSO DI SERA

FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA

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Il futuro appartiene

a coloro che credono

nella bellezza

dei loro sogni.

 

E. Roosevelt

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perchè l'impossibile accada

Eraclito

magritte 1 - Copia

 

Io sono una selva e una notte

di alberi oscuri,

ma chi non avrà paura

delle mie tenebre...

troverà anche pendii di rose

sotto i miei cipressi.

F. Nietzsche

 

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L'amore  

 

Che hai, che abbiamo,
che ci accade?
Ahi il nostro amore

è una corda dura
che ci lega ferendoci
e se vogliamo
uscire dalla nostra ferita,
separarci,
ci stringe un nuovo nodo

e ci condanna
a dissanguarci

e a bruciarci insieme.

 

P. Neruda

 

 

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La percezione della sensibilità

Post n°629 pubblicato il 29 Febbraio 2012 da Giulia_live
 

Usando il blog per parlare prevalentemente a ruota libera dei propri successi e affanni vissuti sul lavoro, nella vita sociale, affettiva e amorosa, è un modo per farsi conoscere, mettendo a nudo la propria sensibilità nelle sue molteplici sfaccettature. A volte il blog diventa una valvola di sfogo ai propri patemi d’animo, un’implicita ricerca di amici disponibili all’ascolto e forse anche alle rassicurazioni. Quando invece gli argomenti del blog sono svariati, oppure monotematici, mostrano un blogger più incline ad ascoltare gli altri piuttosto che a parlare di sé, mostrano una sua maggior padronanza emozionale, ma non è, questa, una superiorità volutamente manifesta. Coltivando il pudore dei propri sentimenti, i suoi post non diventano condivisione di successi e gratificazioni, o di momenti tristi e dolorosi. In entrambi i casi, gli stessi atteggiamenti sono tenuti anche nella vita reale. E qui voglio tirare in ballo la sensibilità, e come essa può essere percepita. È troppo facile, a una prima lettura, considerare sensibile chi scrive esponendo i propri sentimenti, e non particolarmente sensibile chi non si mette in gioco alla stessa maniera, postando argomenti che non lo riguardano personalmente. Mi chiedo: è davvero questa la percezione giusta? La sensibilità di una persona è davvero quantificabile, in modo inconsapevole, sulla base delle lacrime che essa è disposta a mostrare? È davvero meno sensibile chi soffre – e gioisce – ritraendosi nel pudore del silenzio? Ho idea che anche qui si potrebbe ragionare sull’essere e sull’apparire. E penso che non sarebbe sbagliato provare a essere meno sbrigativi e superficiali in alcun tipo di approccio, sia virtuale sia reale, chiedendosi, prima di farsi un’opinione, se non sia piuttosto preferibile tentare di approfondire.

 

.

 

 

SENSIB~1

Commenti al Post:
pantouffle2011
pantouffle2011 il 29/02/12 alle 10:00 via WEB
No, la risposta è senz’altro no. Anche nella vita reale, chi più piange non è quasi mai chi più soffre, questo è sicuro. Non capisco però perché uno dovrebbe cercare o misurare la sensibilità in un blog; un post può essere interessante (e spesso lo è), anche se non parla di sé stessi o della propria vita. Sono due cose diverse, semplicemente.
 
 
Giulia_live
Giulia_live il 29/02/12 alle 10:26 via WEB
Sul lavoro ereditai un'impiegata che sulla sua sensibilità ci marciava come un treno, rapportandosi con il capo dell'azienda... salvo poi essere una carogna con colleghi e clienti, quando questi le stavano antipatici. Bisognava lavorarci insieme, per capirlo... Tu dici: "Non capisco però perché uno dovrebbe cercare o misurare la sensibilità in un blog" e, ponendo così la domanda, non lo capirei neppure io... se leggi il titolo, io parlo di percezione: parlo di ciò che si avverte a una prima lettura, e alla conseguente opinione che si può venire a creare, e che poi solitamente permane...
 
signor_omicidi
signor_omicidi il 29/02/12 alle 10:45 via WEB
Ma lo sai che deve essere settimana di "sensibilità" perchè noto che in molti blog questa è stata oggetto di post :9 comunque sai qual'è la mia risposta :) Buona giornata!
 
 
Giulia_live
Giulia_live il 29/02/12 alle 10:50 via WEB
Accipicchia, non mi dire così: qua rischio un'accusa di plagio!
 
angelorosa2010
angelorosa2010 il 29/02/12 alle 11:37 via WEB
wabi e sabi ... potrebbe essere una tisana giusta
 
 
Giulia_live
Giulia_live il 29/02/12 alle 11:44 via WEB
Wabi e sabi... anche qui, per una allergica all'idea delle tisane, meriterebbe approfondire...
 
   
angelorosa2010
angelorosa2010 il 29/02/12 alle 12:02 via WEB
tisana nel senso di cosa su cui meditare, il concetto di wabi e sabi ricorre nella filosofia ed estetica giapponese, parla di una bellezza "in sè" posseduta da cose, materiali e spirituali, e persone,un po' austera, interiore e non ostentata, che si accontenta di sè, non cerca e non viene ostentata, pur essendo in grado di "sentire" e con_vivere (la com_passione del Buddismo...) tutte le realtà circostanti. A me sembra una buona strada per guardare ed interpretare i blog di ogni genere, e le menti&persone che inevitabilmente ci stanno dietro... poi ogni tanto anch'io prendo le mie belle cantonate...
 
     
Giulia_live
Giulia_live il 29/02/12 alle 12:24 via WEB
...ma qui mi hai letto perfettamente. Io sono in parte vittima di quel condizionamento culturale che mi ha spinto verso occidente, verso un pensare rapido ed efficiente, verso il fare razionale in cui non manca un obiettivo reale, e mi accorgo che mi manca l'approfondimento di quel pensare lento e orientale che pone ogni cosa a un livello più giusto, più accettabile. Ti ringrazio per avermi fatto riflettere... su qualcosa che mi manca.
 
rocknet2.0
rocknet2.0 il 29/02/12 alle 11:59 via WEB
Anche se il blog può dire molto di una persona, sicuramente non la racconta a "tutto tondo"..Le modalità per esprimere l'emozionalità che abbiamo dentro sono molteplici e credo si riescono a capire solo conoscendo nel profondo una persona...Vero che qui siamo tutte persone dietro una tastiera e quindi potremmo immaginare di sentirci liberi totalmente in ogni espressività dei sensi ma non è propriamente così..bonjour Giuliette..:-))
 
 
Giulia_live
Giulia_live il 29/02/12 alle 12:38 via WEB
E' un problema, no? Mantenersi obiettivi... non farsi condizionare da ciò che appare al primo impatto. Siamo tutti come cipolle, con un'infinità di strati... ma chi s'azzarda a sbucciarli, uno per uno per giungere al cuore, non potrà farlo senza lacrimare. :)) ciaooo
 
   
rocknet2.0
rocknet2.0 il 29/02/12 alle 12:58 via WEB
Stamattina, un'amica mi chiedeva perchè avevo lasciato più di qualche commento a un suo post ma non avevo toccato l'aspetto "sesso"..comunque parte di quel post..Ti avessi letto prima gli incollavo "..ritraendosi nel pudore del silenzio.."..:-) ciao Giuglyyy..
 
     
Giulia_live
Giulia_live il 29/02/12 alle 13:18 via WEB
Ti ringrazio, ma non ho dubbi sul tuo saper esprimere un'opinione in maniera ancor più efficace... :)))
 
     
rocknet2.0
rocknet2.0 il 29/02/12 alle 14:53 via WEB
Scusa la curiosità Giù..ma chi è quella donna che mi tiene sul palmo della mano guardandomi con tanta tenerezza??:-))))
 
     
Giulia_live
Giulia_live il 01/03/12 alle 11:19 via WEB
Per un RobRock, ricordando i versi di una canzone: "oggi sono io..." :)))
 
noemichiaralee
noemichiaralee il 29/02/12 alle 12:58 via WEB
...ho aperto il mio blog perchè tante volte è così grande la voglia di gridare i sentimenti che mi scoppiano nel petto che...a farlo per strada mi prenderebbero per matta! :P... a torto o ragione credo che si finisca per essere più vulnerabili parlando dei propri sentimenti...come scoprire se stessi e talvolta subire il giudizio, non sempre gradito, di qualcuno che crede di conoscerti per ciò che scrivi ma che poi...in effetti...si è limitato solo alla superfice...in poche parole lo faccio per me, credo sia terapeutico e accetto ogni commento di cuore perchè poi alla fine sò che chi mi conosce bene intende il mio canto anche attaverso una immagine che posto! Grazie Giulia baciotto!
 
 
Giulia_live
Giulia_live il 29/02/12 alle 13:23 via WEB
Chi scrive parlando di sè lo fa per necessità, a volte per esprimere un'esplosione di gioia, a volte per liberarsi di un peso... è un'urgenza che opprime se non trova sfogo. E questo scrivere, come tu affermi,è davvero terapeutico... pur incorrendo nel rischio di non essere capiti. Un bacioooo
 
Ish_tar
Ish_tar il 29/02/12 alle 17:03 via WEB
Carissima, i contenuti con i quali uno decide di riempire il proprio blog, in un modo o nell'altro evidenziano degli aspetti di una personalità... che rispecchino fedelmente stati d'animo, o che raccontino semplicemente (ed in maniera del tutto generica) il proprio modo di essere. (Nel mio caso, ad esempio, quasi mai le emozioni che si percepiscono, corrispondono a momenti realmente vissuti.) Nel caso di blog 'caleidoscopici' (come io definisco il tuo) la sensibilità ed il carattere della persona si evince in maniera nitida dal suo modo di dialogare con i suoi lettori, attraverso i commenti. Nonchè nelle occasioni, tipo questa, in cui lanci volutamente un argomento, o esprimi semplicemente un tuo stato d'animo, pur nelle tue modalità di persona unica ed irripetibile. Tutto è demandato alla percezione del lettore... che non è detto sia sempre in sintonia con ciò che abbiamo voluto trasmettere. Ma anche questo è il bello di questo 'strumento': potersi confrontare, confutando o trovandosi d'accordo, ma comunque 'comunicando'. Un bacio grandissimo *___*
 
 
Giulia_live
Giulia_live il 29/02/12 alle 18:01 via WEB
Entrando in un blog come il tuo, dove si respira solo poesia, è subito chiaro che solo grazie all'alto grado di sensibilità della poetessa l'esaltazione del sentimento, dell'amore e delle sue angosce, può raggiungere le vette del lirismo... Un poeta non potrebbe parlare d'amore se non l'avesse profondamente conosciuto, nei suoi picchi e nei suoi abissi e nei suoi momenti di calma. Ma quando ne parla, tutto è gia avvenuto... in tempi già remoti, o forse nell'istante precedente. E ora che ci siamo dette tutte queste cose... che ne diresti se stasera andassimo a farci una pizza??? Mannaggia a 'ste distanze, mannaggia... ma tu aspetta. nel 2036 ci sarà la cometa, m'attacherò alla coda e arriverò da te in un baleno...
 
myself_travelcard
myself_travelcard il 29/02/12 alle 17:17 via WEB
Io credo che una buona unità di misura della sensibilità può essere la capacità d'ascolto. Da essa e dalla relativa qualità scaturisce quell'approfondimento al quale accenni a fine post. La sensibilità di una persona non è quantificabile a priori. E' soggettiva in chi la percepisce. Chi espone i propri sentimenti (lacrime comprese e qui in community ce ne sono a ettolitri) non fa sfoggio di sensibilità, a mio avviso. Esterna uno sfogo (che può anche essere terapeutico per sè), un impulso o peggio una forma di esibizionismo.
 
 
Giulia_live
Giulia_live il 29/02/12 alle 18:12 via WEB
Sì, la capcità d'ascolto indica un'alta sensibilità, in cui chi ascolta si mette a disposizione, con l'intenzione di capire ciò che gli verrà detto, di andare incontro all'interlocutore... a volte capita di vedere due persone che si parlano senza rendersi conto che ognuno dei due sta andando per la sua strada.
 
queen888
queen888 il 01/03/12 alle 10:56 via WEB
Io il blog lo vedo come uno spazio da gestire come meglio aggrada..non certo per convincere chicchessia di nulla. Già la vita reale ci impone regole e modus operandi che magari ci stanno stretti. Che almeno questo diario virtuale ci dia modo di essere e non apparire. Il tutto è soggettivo, ovviamente..:)
 
 
Giulia_live
Giulia_live il 01/03/12 alle 11:29 via WEB
Questa è la tua personale e assolutamente legittima esperienza sul blog... :))) in realtà la domanda riguarda la percezione di chi visita un blog , l'immediato impatto e coinvolgimento emotivo alla lettura di personali eventi e fatti emozionali, il distacco emotivo da chi invece non esterna il proprio vissuto... :)))
 
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Il cielo stellato sopra di me,

la legge morale dentro di me.

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Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?

chirone

 

Più intelligenza avrai,

più soffrirai.

A. Schopenhauer

 

angeli

 

E' meglio pentirsi di ciò che si è fatto,

o pentirsi per ciò che non si è fatto?

G. Boccaccio

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Chi non ama le donne,

il vino e il canto,

è solo un matto, non un santo.

A Schopenhauer

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E' la dose, che fa il veleno.

Paracelso

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Non è vero che i mariti,

appena vedono una bella donna,

dimenticano di essere sposati.

Al contrario:

proprio in quei momenti,

se lo ricordano dolorosamente.

M Twain

Susanna

 

Se non ci fossero tante pecore,

non ci sarebbero tanti lupi.

A Graf

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Chi non ha mai commesso

l'errore di togliersi i pantaloni

prima di togliersi le scarpe...

costui non sa niente dell'amore.

G. Gaber

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Il paradiso

lo preferisco per il clima,

l'inferno

per la compagnia.

M Twain

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