ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
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Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
« Salto nel buio | Il silenzio » |
Post n°730 pubblicato il 04 Giugno 2012 da Giulia_live
Sono lì, ancora sola. Sono affacciata al balcone dei tramonti cangianti di oro e di fuoco, e una melodia intensa giunge dall’orizzonte, ad accendere le mie emozioni. Oppure sono lì, sola in mezzo alla gente. La bellezza di un dipinto mi trasporta in un universo metafisico e surreale, in cui vedo riflettersi i luoghi silenti abitati dalla mia anima. L’incanto di quei momenti è così grande che fa dolere il cuore. È poesia senza tempo e confine che mi schiaccia con la sua bellezza, fino a piegarmi alla commozione, al pianto. E d’un tratto in quei momenti i miei pensieri mutano direzione. Improvviso balena il desiderio di stringere una mano, di strofinare dolcemente le dita sul suo dorso caldo. Stringere una mano, quasi a voler trasmettere con quel gesto la piena che urla dentro. È il bisogno di condividere con chi si ama quell’emozione che squassa l’anima, che è forte come un temporale d’agosto. Ed è un desiderio struggente, pervaso da una punta di malinconia che in quell'istante sgretola il mio sereno vivere. In quei momenti, solo in quei momenti, la solitudine dovrebbe essermi vietata, tassativamente. Perché ciò che è immensamente bello diventa quasi troppo, troppo pesante da reggere per un’anima tutta sola. . (Giulia_live) .
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Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48