Creato da Giulia_live il 23/11/2010

ROSSO DI SERA

FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA

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Il futuro appartiene

a coloro che credono

nella bellezza

dei loro sogni.

 

E. Roosevelt

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   Bisogna volere l'impossibile

perchè l'impossibile accada

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magritte 1 - Copia

 

Io sono una selva e una notte

di alberi oscuri,

ma chi non avrà paura

delle mie tenebre...

troverà anche pendii di rose

sotto i miei cipressi.

F. Nietzsche

 

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L'amore  

 

Che hai, che abbiamo,
che ci accade?
Ahi il nostro amore

è una corda dura
che ci lega ferendoci
e se vogliamo
uscire dalla nostra ferita,
separarci,
ci stringe un nuovo nodo

e ci condanna
a dissanguarci

e a bruciarci insieme.

 

P. Neruda

 

 

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Alle fronde dei salici
E come potevamo noi cantare
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sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
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oscillavano lievi al triste vento.
S. Quasimodo
 

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Dove c'è molta luce

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J.W. Goethe

 

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Quando pensi che a nessuno importa

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L'amore è come una clessidra:

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tramonto sul mare

Adoro i piaceri semplici,

sono l'ultimo rifugio

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La parsimonia della parola nel relazionarsi

Post n°752 pubblicato il 25 Giugno 2012 da Giulia_live
 


Nell’arduo quotidiano compito di relazionarsi con i propri simili…
…è questo che, colpevolmente, troppo spesso si è diventati:
un’immensa marea di pensieri, buoni e cattivi,
compressi negli spazi della riflessione, dell'immaginazione, della progettualità, dei sentimenti,
marea in prevalenza a senso unico senza un possibile feedback di ritorno,
marea che continuamente si rinnova agitandosi nella mente
attraversando per scelta lunghi o lunghissimi percorsi di silenzio
mentre in confronto a questa marea poche sono le parole dette,
assai poche le parole sincere a esprimere il vero senso dei pensieri,
e ancor meno sono le parole dette
che dall’altro vengono correttamente accettate, perché comprese.
È questo che, colpevolmente, troppo spesso si è diventati:
a volte quasi inconsapevoli della differenza, nel relazionarsi a parole,
tra l’essere avari e superficiali, e l’essere generosi e profondi.


(Giulia_live)

 

.

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Commenti al Post:
signor_omicidi
signor_omicidi il 25/06/12 alle 09:36 via WEB
non sono avaro, na neanche profondo... ;) buona giornata e un abbraccio.
 
 
Giulia_live
Giulia_live il 25/06/12 alle 09:46 via WEB
Sulla tua prima affermazione ci credo ciecamente, sulla seconda nutro un sacco di dubbi... un abbraccio! :))
 
Nues.s
Nues.s il 25/06/12 alle 10:47 via WEB
Vero.. Poi dovremo fidarci piu' spesso del nostro istinto, della prima impressione che ci lasciano dentro anche le intenzioni altrui. Ma anche della seconda.. tanto per non farci mancare nulla. E toglierci dal caos, vero e nodoso problema di questo nostro frenetico tempo. ..
 
 
Giulia_live
Giulia_live il 25/06/12 alle 12:08 via WEB
Sì, il caos del nostro tempo. Io penso che ... stiamo vivendo in una dimensione accellerata, con un linguaggio spesso ridotto all'essenziale, perchè assorbiti dai nostri pensieri.. liquidiamo il prossimo con poche parole, ricacciandolo nella sfera d'invisibilità da cui era momentaneamente uscito.
 
   
Giulia_live
Giulia_live il 25/06/12 alle 16:06 via WEB
.. correggo: accelerata... Oggi giornata degli errori di battitura: chissà quanti ne avrò seminati in giro!
 
   
Nues.s
Nues.s il 25/06/12 alle 18:09 via WEB
Stiamo perdendo il senso, Giulia..
Riuscissimo a ricordarci delle radici di cui siam fatti, saremmo gia' a buon punto; noi forse sì...piu' difficile per nuove generazioni..
 
     
Giulia_live
Giulia_live il 25/06/12 alle 22:29 via WEB
Le radici.. c'è sì, ancora, chi riesce a tenersele ancora strette.. a sentirne la linfa e il valore. Ma come tu stessa fai notare, non sarà facile trasmettere alle nuove generazioni ciò che si è e si è stati. Come potrà una persona, un domani, avere il senso di sè, se sarà catalogata con una delle due sole possibili identità: "utile", o "disutile" alla società in cui vivrà? C'è in atto una tremenda spersonalizzazione dell'individuo, e troppo pochi sembrano rendersene conto..
 
ebenezer.le.page
ebenezer.le.page il 25/06/12 alle 11:16 via WEB
La famosa pragmaticità anglosassone colpisce ancora: mi riferisco alla vignetta. Non potevi trovare sintesi più eloquente della tua... eloquenza:)))
 
 
Giulia_live
Giulia_live il 25/06/12 alle 12:15 via WEB
Guido.. quando scrivo queste cose sto facendo una "mea culpa". Mi sembra di essere ormai drammaticamente incapace di cercare un dialogo.. con un estraneo, per il puro piacere di conoscerlo e di riconoscergli essere mio simile, se quest'estraneo non ha la capacità di attrarmi, in una qualsiasi maniera.
 
   
Giulia_live
Giulia_live il 25/06/12 alle 16:08 via WEB
..il "Mea culpa" al femminile?? Obbrobrio! Correggo: UN "mea culpa"
 
     
ebenezer.le.page
ebenezer.le.page il 25/06/12 alle 16:43 via WEB
Dont' worry!:)))
 
     
Giulia_live
Giulia_live il 25/06/12 alle 22:30 via WEB
...be happy!! :)))
 
kantyos
kantyos il 25/06/12 alle 15:34 via WEB
Giulia, sono triste.. devo assentarmi per un pò.. ho lasciato due righe al blog.. ma credi che alle persone che sono più affezionata, non riesco, a non lasciare un saluto.. sul loro blog.. Sono felice di averti conosciuta.. Un abbraccio grande.. Ciao.. A presto
 
 
Giulia_live
Giulia_live il 25/06/12 alle 15:46 via WEB
Anch'io sono triste per te, se assentarti ti rende triste... misteriosamente, con mia grande sorpresa, mi sono affezionata a te fin dagli inizi della nostra "frequentazione"... e quindi sarà con gioia che ti vedrò tornare, quando ti sarà possibile. Un forte abbraccio Kanty.. :))
 
rocknet2.0
rocknet2.0 il 25/06/12 alle 16:08 via WEB
Sincerità, senso delle parole, quantità, qualità..A volte la bellezza o la delusione di parole dette o non dette può fare il paio con una tela dipinta....Noi diamo voce e tono alle coloriture di parole che si poggiano nelle nostre orecchie..
 
 
Giulia_live
Giulia_live il 25/06/12 alle 16:25 via WEB
La quantità delle parole, parole sincere, credo sia rapportabile alla disponibilità a concedersi agli altri... credo sia il più corretto indice di apertura verso il prossimo, in generale, insieme alla capacità di ascolto. Il saper dare tono e colore alle parole in alcuni casi può frenderle pericolosamente affascinanti.. come quando sono usate nei tribunali, nei comizi, nelle campagne preelettorali. :)) Ciaoo..
 
   
rocknet2.0
rocknet2.0 il 25/06/12 alle 23:04 via WEB
Direi di si..Parole colorate dette in hi-fi sono come la musica quadrifonica..Lasciano l'eco vibrar dentro..Cosa penso, cosa dico..L'importante è chiedercelo ogni volta che ne sentiamo il bisogno..
 
     
Giulia_live
Giulia_live il 26/06/12 alle 08:36 via WEB
Le parole sono musica quando diventano poesia.. e bastano poche, davvero poche, per parlare all'anima o al cuore con una voce universale..
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 25/06/12 alle 17:34 via WEB
Relzionarsi con gli altri è faticoso talvolta.Implica capacità di ascolto anche delle parole non dette.Si fa già fatica a non fraintendere l'evidenza...Siamo diffidenti e vorremmo essere capiti sempre.D'altra parte però abbiamo bisogno di mettereci in relazione con l'altro...con alcuni viene naturale, con altri assolutamente impossibile...buon lunedì...
 
 
Giulia_live
Giulia_live il 25/06/12 alle 22:36 via WEB
E' proprio come scrivi... difficoltà, diffidenza, fraintendimenti. Però sta venendo sempre meno la volontà di spendersi per gli altri, di coinvolgerli nella nostra vita, di accettare l'invito ad entrare nella loro.. anche solo come conoscenti. E' vero, una nuova conoscenza può poi rivelarsi sgradita.. ma perchè perdere, per non aver voluto provare, una bella persona? Ciaoo
 
   
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 25/06/12 alle 23:58 via WEB
Io credo che siamo così abituati a pensare a noi stessi che non troviamo nè tempo nè voglia di andare incontro all'altro.Non ci piace rischiare del nostro.Non ce ne importa del confronto.Non vogliamo che entrino nella nostra vita e facciamo di tutto perchè non entrino: è un modo, sbagliato, per tutelare le nostre certezze.Forse un giorno ce ne pentiremo...Notte...
 
     
Giulia_live
Giulia_live il 26/06/12 alle 08:47 via WEB
E' la città che ci ha reso così.. non si può fare amicizia con il vicino di pianerottolo: per la privacy, per il timore che dall'amicizia si passi all'inimicizia. Stessa cosa per tutti gli abitanti del condominio.. meglio mantenere le distanze. Sono queste scelte, apparentemente insignificanti, che hanno dato inizio al progressivo isolamento dell'individuo.. mentre è più naturale stringere amicizia con il vicino se tra una casa e l'altra c'è almeno un giardino. Ciao..
 
gaza64
gaza64 il 26/06/12 alle 09:47 via WEB
Mi piace moltissimissimo l'immagine che hai scelto per rappresentare il tuo pensiero:) Un pensiero che cela una considerazione importante quanto amara, quando capita di riconoscerla in qualcun altro, e spesso anche in noi stessi. Succede soprattutto quando ciò che è stato espresso in precedenza non è stato compreso, e quindi ci si ritrae dal tentare di nuovo. Credo che nell'incomunicabilità ci sia spesso un errore di valutazione che rischia di ridurre in silenzio la "montagna" immensa di ciò che si vorrebbe esprimere e che, nel dubbio di essere fraintesi, si tende a conservare in se stessi nel tentativo estremo di non disperderla inutilmente...Ti auguro buona giornata Giulia...:)
 
 
Giulia_live
Giulia_live il 26/06/12 alle 10:04 via WEB
E' l'immagine che ha scelto me, Gabri.. che ha scelto di farmi riflettere. Che mi ha fatto prendere atto, con un doloroso "mea culpa", della mia avarizia nella disponibilità al dialogo e all'ascolto in un primo - o a volte secondo, terzo - contatto con una persona... e non mi assolvo, anche se potrei portare delle giustificazioni, compresi gli errori di valutazione. Un grande abbraccio, carissima Gabri..
 
   
gaza64
gaza64 il 28/06/12 alle 12:22 via WEB
E' questa una delle caratteristiche che sento in te: la tenacia. Perchè non assolverti se, come immagino, a seguito della tua presa di coscienza seguirà uno sforzo maggiore verso ciò che, giustamente, consideri importante nel relazionarti all'altro? Posso assolverti io???:)))) Che invece, essendo prepotente, lo farò anche senza ricevere il tuo consenso...Ti abbraccio...
 
     
Giulia_live
Giulia_live il 28/06/12 alle 12:37 via WEB
Sei così generosamente prepotentemente dolce, Gabri... come può esserlo chi capisce che "non si nasce imparati", e che ogni effetto ha sempre una causa. Un abbraccio..
 
gaza64
gaza64 il 28/06/12 alle 21:42 via WEB
Pensavo che stessi guardando la partita a quest'ora...:)
 
 
Giulia_live
Giulia_live il 28/06/12 alle 23:24 via WEB
Vista, vista! Commentata sopra... :)))
 
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Grigia pergamena indolenzita
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O ti metterò sopra I pini
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dell'usignolo all'alba?

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più soffrirai.

A. Schopenhauer

 

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E' meglio pentirsi di ciò che si è fatto,

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G. Boccaccio

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Chi non ama le donne,

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A Schopenhauer

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dimenticano di essere sposati.

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