ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
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Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
« Non c'è trucco | Lontana da te » |
Un giorno per partire, un giorno per tornare
Periodi della propria vita, anche lunghissimi, in cui si guarda avanti. Per crescere, per creare, per costruire. Il progetto di prendersi uno spazio nel mondo è predominante nel pensiero, che vola sulle ali dell’anticipazione. Poi per molte persone arriva uno strano momento. Uno stop imposto dall’esaurimento della vitalità della propria mente, a prescindere dall’aver portato a termine il progetto iniziale. A prescindere dall’avere, tra le mani, solo un lembo sbiadito dei successi sperati. E inizia uno strano percorso, un percorso a ritroso. Un ripiegarsi su ciò che è stato, non più un progettare un futuro. Un disfarsi della valigia ormai inutile e scolarsi il vino invecchiato della cantina, ma non più il correre nudi su una spiaggia in una notte di mezza estate, oppure il continuare a scrivere poesie oppure il chiudersi a sperimentare nelle stanze asettiche di un laboratorio. Un vivere di memorie, di nostalgie e rimpianti, non più un vivere dell’ebbrezza dei sogni. Un vivere al minimo dei giri, appena il necessario affinché non si spenga il motore. E viene sempre prima il giorno per partire, sempre dopo il giorno per tornare. Non c’è mai un giorno in cui fare tutt’e due le cose insieme. Eppure, c’è più di qualcuno che esce da questo schema. Qualcuno che è baciato dagli dei, e può vantare qualità che valgono una fortuna, che valgono una vita intera. Qualcuno che parte ogni giorno, combattendo con coraggio e ostinazione contro un progressivo e inevitabile decadimento fisico, portando avanti il proprio sogno e la propria idea. Come se un connubio di orgoglio, volontà, fuoco sacro e chissà cos’altro ancora gli impedisse di sprecare le grandi potenzialità della mente, fino all’ultimo giorno. Persone come Alessandro Pertini, Indro Montanelli, Giuseppe Ungaretti, Rita Levi Montalcini.
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Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48