ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
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Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
*
Ora più non so
di quell’amore di una donna per il suo uomo
né come, perduta in te, più volte ti amai
in questo mio letto, in quest'azzurra stanza.
Come alla vecchia casa su in collina ti portai,
un giorno ti portai a conoscere mia madre.
Come tu varcasti la soglia, le porgesti la mano.
Mia madre è morta. Era morta.
Morta già da anni, eppur da lei io ti condussi.
Ora più non so
se tutto ciò era solo un sogno sognato
più non so se vi è senso nel capire e credere
se t’ho amato in questo letto, realmente,
se tu m’hai stretto a te, nell’abbraccio felice.
Ora sprofondo qui, in questo buio sapere.
Se ero io quella ch’era vento, e poi carezza,
se l’eco sua danza, tra ombre e lacrime chiare.
(Giulia_live, Un bagliore nel buio)
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Anche i tramonti dell'inverno hanno il loro rosso. E' infinitamente più dolce e diluito del rosso dell'estate, più adatto ad accarezzare quella sottile malinconia che mi si cuce addosso quando viene sera. A me che interiorizzo i segni del cielo, a me che assorbo i messaggi dei suoi colori, a me che perdo una o più parole di chi mi si racconta nel mentre, camminando, io mi incanto nell'osservarlo… ebbene: non negate a me quest'attimo di distrazione! Concedete, con un sorriso, che io possa apprezzare la meraviglia d'un cielo così autentico, mutevole, infinito!
(Giulia_live)
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Piovigginava. A quell’ora non c’era più nessuno per strada: i lampioni spandevano la loro luce soltanto per illuminare il movimento della pioggia. Nei palazzi la gente ormai dormiva; solo qualche sprazzo di luce, qua e là, indicava la presenza di qualcuno che restava sveglio anche a notte fonda. Su, al terzo piano, tutte le luci erano spente. Con il capo appoggiato al finestrino dell'auto fissavo muta la sua finestra buia, immaginandolo nel letto. No, non avrei suonato alla sua porta. Quel dubbio mi assillava: sono forse io quella che stanotte lui sognerà, oppure, a occhi chiusi, sta ancora pensando all’altra?
(Giulia_live, Memorie di un'italiana)
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Una crema di bellezza per l'anima: per impedire al tempo di smorzare e di indurire la sua luce, perchè le sia concesso continuare a brillare con serena naturalezza. Una crema dolce e vivificante: immaginare possa esistere un qualcuno che, nel pensare nel desiderare e nell'agire, fortemente mi sia vicino, fortemente mi assomigli. Immaginare, costantemente, quel giorno. Un giorno meraviglioso, in cui accadrà di potersi tenere per mano.
(Giulia_live)
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Post n°1153 pubblicato il 18 Gennaio 2014 da Giulia_live
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La bimbetta ha due anni - o forse tre - e osserva tutto con vivo e curioso incanto. È buffa nel suo ancora incerto andare, teneramente grassottella in quel suo roseo piumino. Con il dito indica questo e quello: la vetrina più illuminata, o quella che più l'attira con i suoi colori. Vorrebbe fermarsi, continuare a guardare, chiedere perché… ma la giovane mamma non si ferma, non si volta a guardare anch'essa la vetrina che la bimba le ha indicato. Guardando avanti lei continua a camminare, lentamente. Il suo braccio è teso all'indietro, con la mano strige la manina della bimba, riluttante e tenera come un passerotto: e quasi la trascina…
(Giulia_live)
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Natale se n'era andato dopo averci appesantito di torroni e panettoni, il Capodanno è ormai stato sepolto sotto i botti dello spumante e la digestione lenta dello zampone. Ma diamoci da fare,il tempo corre veloce, prepariamoci all'evento: sono in arrivo maschere, coriandoli e stelle filanti: presto sarà Carnevale. E gusteremo aringhe affumicate, e di zucchero imbiancheremo i crostoli. Alla faccia di tutte le magre, e agre, future penitenze. (Giulia_live)
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È un rallentamento, quasi una pausa nell'accelerato vivere. È l'attraversare un tempo in cui non sto andando in nessun dove. Il cielo è sempre sopra di me, ogni notte continua a sciogliersi nel giorno, il telegiornale forse cambia solo il conduttore. Nulla di nuovo si muove nella mia vita, nessuna orma indelebile viene ad aggiungersi alle altre. I giorni scivolano senza fare rumore; quasi non avverto – e questo è inesorabile - come oggi già io non sia più la stessa di ieri, né domani io possa essere la stessa di oggi, seppur solamente in una minima, impercettibile parte. Ho continuato e continuo a muovermi in circolo dentro questa statica realtà; se in essa c'è un dove che così andava vissuto, allora quel dove l’ho attraversato, quasi senza conservarne consapevolezza. E se giorno per giorno esso si è consolidato, è solo per essersi aggiunto al mio recente passato.
(Giulia_live)
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Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48