ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
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Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Messaggi di Dicembre 2011
Post n°557 pubblicato il 16 Dicembre 2011 da Giulia_live
Un'esperienza amorosa difficilmente può non essere costellata di errori... quando per errori intendo il non aver preso le giuste misure di una persona o di un sentimento, per poterle adattare alla propria persona.
Sentimenti e persone non saranno mai perfetti, su misura: ci si deve espandere per poterli vivere completamente, o ci si deve contenere per non lasciare dolorosi spazi vuoti... ed è un esercizio assai difficile, un equilibrismo che col tempo può diventare logorante.
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La violenza sulle donne è da combattere, sempre, senza alcuna attenuante per i colpevoli. Ma non dimentichiamo che esiste anche la violenza sugli uomini. A differenza di noi donne, loro sanno farne ironia. Quello che segue è lo spiritoso controcanto della violenza sugli uomini, pubblicato su Nonciclopedia.
In base al numero di denunce, in Italia solo l'1% delle vittime della violenza domestica sono uomini. Ma resta ancora da stabilire quanto sia effettivamente esteso il fenomeno. Secondo alcune stime, infatti, solo il 5% degli uomini maltrattati sporge denuncia. Il 25% non riesce a parlarne per vergogna, il 10% ha provato a parlarne ma è stato deriso da amici e conoscenti, mentre un buon 60% non ha ancora compreso cosa voglia dire "violenza psicologica", credendola una nuova mossa del wrestling. Ancora altri dati: secondo stime basate su studi internazionali risulta che circa il 92% dei maschi maltrattati non denunci per non mettere in dubbio la propria mascolinità. Il restante 8% si fa la ceretta alle sopracciglia. Infine, secondo un istituto di ricerca femminista, tutte queste stime sono delle emerite cazzate e chi le compie dovrebbe cercarsi un vero lavoro.
La questione dal punto di vista legale Ahahahah! Bella storia! Ora vada che devo lavorare.
Il Codice Penale stabilisce: Se una donna esercita violenza su un uomo deve essere presa da parte dal giudice e ammonita con un severo ma giusto "Birichina, non si fa!" La vittima ha invece diritto a un'amichevole pacca sulle spalle da parte di un'autorità competente e, in caso abbia meno di 25 anni, uno yo-yo colorato.
Il Codice Stradale aggiunge: Se un uomo non sta indossando il giubbotto catarifrangente la sua ex ha il diritto di investirlo con il proprio veicolo.
Modi con cui una donna può violentare un uomo Giovani donne mentre violentano i conti in banca dei rispettivi compagni. Diamoci un taglio! Lorena Bobbitt. parlargli (in un qualsiasi modo e momento della giornata); portarlo a vedere Sex and the City; portarlo all'Ikea; sindrome apocalittica premestruale; sposarlo; sposarlo, lasciarlo e fregargli figli, casa e assegno per gli alimenti; farlo parlare con i figli solo per 5 secondi ogni giovedì del mese, stile ostaggi dei film di azione; esercitare violenza fisica, tanto se lui prova a rispondere sono cazzi suoi; esercitare violenza psicologica, che consiste nel malmenarlo con pesanti volumi di Freud; sciopero del sesso; portare la suocera a vivere in famiglia.
Pronto Buzzurro Recentemente è stata attivato un call center per aiutare i nostri amici pelosi: Pronto Buzzurro. Tu chiami, noi facciamo finta di essere in bagno. Vi basterà digitare 111 (il numero che si trova in alto a sinistra sul vostro telefono) per poter entrare in contatto con un operatore. Questo vi indirizzerà alla consulenza apposita per il vostro caso: premete 1 per denunciare un caso di violenza psicologica; premete 2 per denunciare un caso di violenza fisica; premete 3 se vostra moglie vi ha nascosto il telecomando; premete 4 se lo avete trovato ma l'antenna non prende; premete 5 per l'oroscopo; premete 6 per il meteo; premete 7 per le ultimissime sul calcio; premete 8 per la pizzeria da Mario; premete 9 per la linea erotica (sempre con Mario); premete 10 se non sapete come è fatto un telefono.
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Post n°555 pubblicato il 13 Dicembre 2011 da Giulia_live
Mi accorsi di lui non appena svoltai sul viale alberato dove avevo parcheggiato l’auto. Presumibilmente di una trentina d’anni, altezza media, biondo, occhiali scuri, jeans e giubbino di marca. Era fermo a una quarantina di metri, appoggiato con le braccia conserte alla portiera di un’auto seminuova di media cilindrata, sul lato di chi guida. E gettava sguardi lungo il viale, a destra e a sinistra: stava forse aspettando qualcuno? Strano posto, per darsi un appuntamento… Quando mi avvicinai prese a fissarmi, e quando lo superai ticchettando sul marciapiede continuò a seguirmi con lo sguardo. Cinque o sei auto oltre la sua era parcheggiata la mia. Con la coda dell’occhio notai che mi si stava avvicinando a passi veloci, mentre ancora cercavo le chiavi nella borsa. Eravamo in pieno giorno, non c’erano passanti nelle vicinanze, solo le auto che circolavano veloci. Che diavolo voleva da me, che non avrebbe potuto chiedermi prima, nel mentre lo superavo? Un po’ di apprensione, la chiave che non trovavo… ed era già di fronte a me, mostrando un largo sorriso. “Signora… mi scusi, guardi, ho preso la multa!” Mi sventolò il foglietto rosa davanti agli occhi. “Stamattina ero di corsa, dovevo andare agli uffici del comune… e non avevo monete per il ticket. Mi darebbe il suo ticket? Tanto deve buttarlo via. Così lo porto dai vigili, sa… sto cercando lavoro, e non ho molti soldi…” Parlava discretamente l’italiano, con un forte accento dell’est. Ero imbarazzata, e dopo un attimo si riflessione, decisi che… avrei fatto un post sull’argomento, per chiedervi: voi, al posto mio, cosa avreste fatto? |
Post n°550 pubblicato il 06 Dicembre 2011 da Giulia_live
Il Partito Comunista Cileno ha chiesto di riaprire il caso della morte del poeta, premio Nobel della Letteratura del 1971. Il giudice Manuel Carroza ha accolto la richiesta, disponendo la riesumazione della salma. Neruda morì nel settembre del 1973, a dodici giorni dal colpo di stato che vide l’ascesa al potere di Augusto Pinochet. È davvero morto di cancro alla prostata, come sancì il referto del medico della clinica di Santa Maria di Santiago, o è morto avvelenato perché scomodo al regime di Pinochet? Questa seconda ipotesi è rafforzata dalle parole di Manuel Araya, autista personale di Neruda, che dichiara: “Ero con Matilda (terza moglie del poeta) a Isla Negra quando ricevemmo una telefonata. Era Neruda. Ci pregava di raggiungerlo immediatamente a Santiago perché, a seguito di un’iniezione praticatagli alla Clinica Santa Maria, le sue condizioni erano gravemente peggiorate e si sentiva molto male. Quando arrivammo lo trovammo rosso, gonfio e febbricitante. Un medico mi chiese di andare nella periferia della città per comprare un farmaco, era una questione di vita o di morte”. Araya non raggiunse mai la farmacia dove era diretto, durante il tragitto fu picchiato e sequestrato da un gruppo di uomini, per poi essere rinchiuso in una delle prigioni della nuova dittatura. |
Post n°546 pubblicato il 01 Dicembre 2011 da Giulia_live
Continue tragedie nell’ambito familiare, figli e mogli e mariti e famiglie intere massacrate da un componente della stessa famiglia. Mi chiedo come l’essere umano vive il suo difficile rapporto con l’interiorità, con la comprensione e l’accettazione delle sue passioni, delle sue paure, delle sue colpe, delle sue ossessioni. E penso che questo lavoro di scavo a volte si limita a fermarsi in superficie, soprattutto quando il male fa capolino e terrorizza più di un film horror. Perché è così che succede: spunta la spaventosa percezione che ciò che si vede è solo la punta di un iceberg. Per reazione la paura di dover fare i conti con se stessi aumenta, e si volge lo sguardo altrove, mentre il male, la malattia, accucciata in un angolo nascosto della mente, in modo subdolo cresce. Così il male si manifesta con atti sempre più frequenti e sempre più gravi, eppure ancora facenti parte dell’infinita casistica degli atti considerati tollerabili. E infine d’un tratto può arrivare al suo limite estremo, spazzando via gli argini già indeboliti dell'autocontrollo, diventando una forza incontrollabile dai risvolti tragici. |
Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48