ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
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Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Messaggi di Maggio 2012
La casetta sull'albero. Era un mio sogno, quand’ero bambina. Desideravo una casetta tutta mia dove abitarci assieme alle bambole e ai pastelli per colorare i disegni. Per affacciarmi alla finestrella e poter godere, dall’alto, una vista privilegiata. Un mio piccolo nido, tra i nidi dei passeri e degli stornelli. E non è che questo sogno mi abbia abbandonato, tutt’altro. Oggi ancora ci andrei, per leggere, per ascoltare musica. Per ricominciare a dipingere, forse. Per scrivere e per riflettere. Per il momento possiedo solo una piccola collezione di foto di queste bellissime casette, ma non è detto che...
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Questo è un desiderio abbastanza comune, e in diversi angoli del pianeta, dalla Svezia all’Australia al Costarica agli U.S.A. all’Italia, alcuni hotel resort propongono una vacanza diversa, in mezzo alla natura. Alloggiando in una moderna casetta sugli alberi, appunto. .
. Tree Hotel, Svezia |
C'è abbastanza perfidia, odio violenza assurdità nell'essere umano medio, per fornire qualsiasi esercito, in qualsiasi giorno e i migliori assassini sono quelli che predicano contro... e i migliori a odiare sono quelli che predicano amore... e i migliori in guerra sono quelli che predicano pace. Attenti agli uomini comuni alle donne comuni attenti al loro amore il loro è un amore comune che mira alla mediocrità ma c'è il genio nel loro odio c'è abbastanza genio nel loro odio per uccidere chiunque. Non volendo la solitudine non concependo la solitudine cercheranno di distruggere tutto ciò che si differenzia da loro stessi. Non sapendo creare arte non capiranno l'arte considereranno il loro fallimento come creatori solo come fallimento del mondo non essendo in grado di amare pienamente crederanno il tuo amore incompleto e poi odieranno te e il loro odio sarà perfetto come un diamante splendente come un coltello come una montagna come una tigre come una cicuta. La loro arte più raffinata. Il genio della follia.
C. Bukowski |
. …la bellezza della musica
che mi fa sentire piccola e grande,
nello stesso tempo.
Che mi fa cercare l’esaltazione di desideri e paure.
Che mi fa scivolare nel sogno… scivolare…
…senza voler più scorgere il desiderio di tornare.
E in quel perdersi, in un inevitabile atteso istante,
cercare una risposta…
Qual’è il mio vero nome?
Qual è la vera patria della mia anima?
E qual è il verde prato su cui sdraiarmi, ora,
per poter guardare il cielo? . ...perchè non esiste solo ciò in cui credo.
“Lo stupefacente assoluto è la musica. La musica mi allontana da tutto. Mi porta oltre qualsiasi riferimento all'essere o al comportarsi... La musica è pericolosissima, è il pericolo più grande del mondo”.
Don De Lillo, Great Jones Street
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Ci sono luoghi e momenti in cui ritrovare le voci e le malie dell’immaginazione e dei sentimenti, ascoltando il bussare del cuore. …e c’è una spiaggia al tramonto, lunghissima e deserta. E ci sono io, che cammino sulla battigia. I piedi nudi sprofondano tra acqua e sabbia, con la schiuma bianca che s’insinua tra le dita. In alto, sopra le onde gonfie e veloci, un gabbiano stride la sua solitaria felicità alle nuvole corrusche. E c’è, distante, un uomo che si allontana a cavallo lungo la riva, e il suo cane, un piccolo puntino scuro che correndo segue pazientemente le sue orme. E c’è il silenzio dei pensieri inutili, e c’è il vento che scompiglia i capelli disperdendo lentamente ciò che è lontano dalle mie verità. E c’è il respiro del mare che m’avvolge e mi penetra, e s’attorciglia ai lembi slegati del mio cuore. Mi parla, e mi ascolta e mi risponde. Non si ritrae. È come fosse la voce calma di mio padre, quando di lui avevo bisogno. È come fosse la voce serena di mia madre, quando mi insegnava a vivere. È come se quel respiro mi tenesse per mano, e non mi permettesse di rimanere inutilmente ferma sul ciglio di una strada, mentre l’insopprimibile sogno attinge luce dalla vastità dello spazio attorno a me. È come l’ansito dell’anima che ha bisogno di solitudine per poter salire dal mio profondo, quando la vado a cercare. Chiudo gli occhi per un lunghissimo istante, e li riapro, con un lento profondo respiro. Le ciglia brillano, e per un attimo, per un meraviglioso attimo, sento che l’infinito, oltre la linea dell’orizzonte, non mi è mai stato così terribilmente vicino.
Giulia_live
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. Ci si guarda nel cuore...
ed è spargere profumi, fiorire colori,
incontrare sogni, e fondere respiri…
mescolare rose e liquore,
e sapori di cose bramate e sconosciute,
è sciogliere note senza tempo
dentro ai trilli prepotenti del cuore…
...è l'ascoltare in un silenzio che respira vento
“La pianta del Tè”.
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A volte percepiva, nella profondità dell'anima, una voce lieve, spirante, che piano lo ammoniva, piano si lamentava, così piano ch'egli appena se ne accorgeva. Allora si rendeva conto per un momento che viveva una strana vita, che faceva cose ch'erano un mero gioco, che certamente era lieto e talvolta provava gioia, ma che tuttavia la vita vera e propria gli scorreva accanto senza toccarlo. Come un giocoliere con i suoi arnesi, così egli giocava coi propri affari e con gli uomini che lo circondavano, li osservava, si pigliava spasso di loro: ma col cuore, con la fonte dell'essere suo, egli non era presente a queste cose. E qualche volta rabbrividì a simili pensieri, e si augurò che anche a lui fosse dato di partecipare con la passione di tutto realmente e di godere e di esistere realmente, e non solo star lì come uno spettatore.
Siddharta - Hermann Hesse
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Ci sono giorni incolori in cui si gira come trottole da un impegno all’altro senza provare nessuna soddisfazione, o in cui ci si annoia in un trantran sempre uguale. Giorni in cui forse manca perfino l’energia per fare un sorriso incontrando un amico per strada. E si trascura di apprezzare pienamente sia le piccole sia le grandi felicità. Eppure…
Happy… la la la it’s so nice to be happy la la la…
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. Se questo battito di ciglia accendesse la luce, tu mi potresti trovare. Se questo respiro avesse la forza del vento, mi avvolgerebbe nelle tue braccia. Se questo pensiero all’improvviso diventasse la più scura profondità del mare, sarebbe grotta per il fuoco dei nostri desideri.
Se la vita segreta mi appartenesse svelerebbe l'incanto del sogno come un dono degli dei. Non più una voce del cuore che offre mute le parole musica che irrompe con un suono celato usignolo che tace sul ramo dell’inverno.
(Giulia_live, Un bagliore nel buio)
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Si cerca di costruire se stessi in tanti modi. Uno di questi, sbagliato, porta a credere di esserci riusciti nell’aver trovato uno stereotipo di individuo sociale comune e convenzionale in cui volersi immedesimare. Perché la costruzione del sé termina con l’assimilarsi. E inizia l'apatia del vivere...
(Giulia_live)
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I messaggi subliminali mirati, da persona a persona, nascosti fra le righe di uno scritto o le parole di un discorso, stuzzicano l’interesse verso chi li usa, forse più delle parole catturate dalla percezione cosciente. Stuzzicano quell’avido leggere per trovare un tesoro o una condanna di cui non tutti sono destinatari... e quindi in grado di capire. Possono essere un mezzo per far indossare le ali a un desiderio, per incendiare le stanchezze dell’audacia di chi non sempre osa essere esplicito, o l'avvertimento di un atteggiamento ostile. Unico inconveniente: l’alto rischio di un fraintendimento! (Giulia_live)
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Non amate mai una creatura selvatica, signor Bell. Non si può dare il proprio cuore a una creatura selvatica; più le si vuole bene più forte diventa. Finché diventa abbastanza forte da scappare nei boschi. O da volare su un albero. Poi su un albero più alto. Poi in cielo. E sarà questa la vostra fine, signor Bell, se vi concederete il lusso di amare una creatura selvatica. Finirete per guardare il cielo.
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Post n°707 pubblicato il 12 Maggio 2012 da Giulia_live
. Gli apparvero ora in una specie di voragine, appena visibile in basso, sotto ai suoi piedi, tutto quel passato e i pensieri di una volta, i problemi e gli argomenti e le impressioni di un tempo, e tutto quel panorama, e lui stesso, e tutto, tutto... Gli sembrava di volar via in alto, chissà dove, e che tutto dileguasse ai suoi piedi... Avendo fatto un movimento involontario con la mano, ebbe improvvisamente la sensazione del ventino che stringeva nel pugno. Disserrò la mano, guardò fisso la monetina, levò il braccio e la gettò nell'acqua; poi si volse e andò a casa. Gli parve di essersi in quel momento staccato, come con un colpo di forbici, da tutti e da tutto. Fëdor Dostoevskij, “Delitto e castigo”
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Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48