ROSSO DI SERA

La verità mai raccontata... sui libri di scuola

Giulio Cesare, le sue ultime parole:

Tu quoque, Brute…

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Il contagio, la cura

Mi ero nascosta, per nascondere il cambiamento, dentro la matrioska.

Dentro, il più dentro possibile.

Chi passava dalle mie parti vedeva sempre lo stesso smaltato sorriso, la stessa aria contenuta e paciosa.

Quanto ci stavo stretta, lì dentro!

Quanto mi sentivo soffocare, lì dentro!

Quanto sentimento stavo soffocando, lì dentro!

Fu così che un dì feci un respiro profondo, potente come un ruggito.

La matrioska si ruppe, andò in mille pezzi. 

Rividi la luce. 

Per un attimo indugiai davanti allo specchio.

E fui costretta ad ammetterlo… sì, in quei mesi io mi ero profondamente, irreversibilmente trasformata.

(Giulia_live)

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- Ditemi: quanto l'amate?

 - Come un contagio, e la sua cura insieme.
 

dal film "Shakespeare in Love"

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Nel profondo della notte, un silenzio sovrano.

Un’impalpabile massa di silenzio che ovatta la percezione fisica, schiarisce i pensieri. 

Tutto tace.

Tace anche il caos dei sentimenti, ora, provvisoriamente rinchiuso sotto una trasparente campana di vetro. 

E' tardi per voler dormire, è presto per volermi alzare.

(Giulia_live)

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E cosa importa, se…?

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Capita che sfiori la vita di qualcuno, ti innamori e decidi che la cosa più importante è toccarlo, viverlo, convivere le malinconie e le inquietudini, arrivare a riconoscersi nello sguardo dell’altro, sentire che non ne puoi più fare a meno… e cosa importa se per avere tutto questo devi aspettare cinquantatre anni sette mesi e undici giorni notti comprese?
 

Gabriel García Marquez, “L’amore ai tempi del colera”

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Punto di vista

Giornata strana

l’entusiasmo fa spallucce.

Dopodiché

mi dico chi me lo fa fare.

È

come credere di potermi trasformare

in una fantastica nebulosa.

È

l'atto di imperio per quel desiderio da realizzare prontamente 

visto che un dì ho prestato orecchio

al suono dolce e prepotente del suo campanellino.

(Giulia_live)

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Commuoversi davanti a un mucchietto di banconote

“C’è chi si commuove per il profumo di un fiore. A me succede davanti a un mucchietto di banconote”.

Può innamorarsi, una donna sensibile e romantica, di chi in questo modo reagisce all’attrattiva del denaro, ignora la bellezza di un fiore? Forse lo può fare, con la consapevolezza di poter ricevere sì regali sontuosi, mancanti tuttavia di quelle tenere parole d’amore che dovrebbero accompagnarli.

Le parole citate sono di Gene Simmons, rockstar visionario leader dei Kiss. Parole che tuttavia egli può concedersi, se la sua particolare commozione arriva a comporre brani come “I still love you”…

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La vertigine dell’inquietudine

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No, non so cosa sia l’angoscia del vivere soli. Mi vivo la mia solitudine, l’accarezzo ogni giorno e ogni notte come fosse un ispido amante. Ne ho bisogno. A farmi compagnia, spesso, c’è però il guizzo vertiginoso dell’inquietudine che vibra sottotraccia nei miei pensieri, che viaggia come una freccia arroventata sotto la mia pelle: ma c’è sempre stato, questo guizzo, anche nei momenti in cui mai mi ero sentita più felice. Un tremore che allunga il pensiero verso l’inesplorato, che accoglie sogni sulla porta del cuore. Un’energia che rimbalza desideri in un mondo che è altrove. È lo scotto da pagare per aver creduto di poter guardare a lungo, impunemente, la linea misteriosa e infinita dell’orizzonte. E allora? Ho imparato a conviverci, con l’inquietudine, a farmela amica, giacché è parte di me. Mi bacchetta e mi sprona, mi tiene viva. Oh!, a volte è stata dura, dura dura dura, tentare di metterla a freno, ma con il tempo ho imparato a tenerla a bada, inventandomi mille trucchi e mille sogni e mille progetti e mille fughe. Inventandomi il possibile. E ora, quando tarda a farsi sentire, quasi mi dispiace. Quasi ci soffro. Quasi mi manca. Quasi la rimpiango. Quasi! 

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(Giulia_live)

E'

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È

È il bosco.

È il tronco di una quercia.

È il bacio innamorato.

È il tuo ardore che mi cerca.

È il soffice muschio.

È il sussurro che s’alza e si smorza, di foglie e d’amore.

È il cielo scintillante, sopra e dentro la mia testa.

(Giulia_live, Un bagliore nel buio)

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Diverso vivere

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Mittelfest

Mittelfest

Cividale del Friuli, luglio 2012

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Temporale d’agosto

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Temporale d’agosto

Cortine spesse scendono oblique

a flagellar di pioggia improvvisa

l’arsura rossa di tramonto.

Il vapore fumiga dalla terra dissetata.

A passi incerti il sospiro cerca invano

i segni, le tracce, il profumo lieve

il disegno appena abbozzato

di un sogno acerbo, già cancellato.

(Giulia_live, Un bagliore nel buio)

Può essere quantificabile l’energia sprigionata nel bacio di due amanti?

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Può essere quantificabile l’energia positiva sprigionata dal bacio di due amanti?

Domanda che nasce per puro diletto, risposta che potrebbe essere più impegnativa, se qualche studioso la prendesse in considerazione.

Quel bacio che nasce dal sorriso, che poi subito si trasforma in un’emozione travolgente, unica.

In un insieme di comunicazione, desiderio, passione, estasi, poesia e completo abbandono.

È una carica esplosiva.

È la compenetrazione totale fra due esseri, un trasfondere e suggere l’anima, laddove il bacio sia un'espressione d'amore.

Quanto, e per quanto tempo ancora staranno bene gli amanti, dopo essersi baciati con tanta intensa passione?

(Giulia_live)

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Dentro una bolla

Sorrido nel pensare come a volte si vive, quando un sogno ci sfiora, ci tocca, si impossessa dei nostri pensieri.

Come ci si aspetta di ricevere, supponendo che quel qualcosa o  quel qualcuno così speciale sia un dono che ci è dovuto dal destino, una ricompensa per i nostri meriti.

Come se non si dovesse, per primi, mettere in gioco se stessi.

Come se un passo che portasse al fallimento del proprio sogno non fosse anche il seguito di una nostra errata valutazione.

Eppure è il modo in cui si va incontro a questa nuova presenza che farà la differenza… è la disponibilità ad accogliere, è la curiosità di scoprire, è la capacità di ascoltare, è il piacere di donarsi, è il riconoscere i propri errori, è il desiderio di amare che farà la differenza.

Sorrido pensando come a volte  si vive, ostinatamente chiusi dentro la bolla del proprio IO.

(Giulia_live)

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Ascolta come mi batte forte il tuo cuore

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Ascolta come mi batte forte il tuo cuore

Poteva accadere.
 Doveva accadere.
 È accaduto prima. Dopo.
 Più vicino. Più lontano.
 E’accaduto non a te.
 Ti sei salvato perché eri il primo.
 Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
 Perché da solo. Perché la gente.
 Perché a sinistra. Perché a destra.
 Perché la pioggia. Perché un’ombra.
 Perché splendeva il sole.
 Per fortuna là c’era un bosco.
 Per fortuna non c’erano alberi.
 Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,
 un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
 Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.
 In seguito a, poiché, eppure, malgrado.
 Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba,
 a un passo, a un pelo
 da una coincidenza.
 Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso?
 La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì?
 Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo.
 Ascolta
 come mi batte forte il tuo cuore.

Wislawa Szymborska
 

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Fashion shoes

Le scarpe, il caldo ...

...e il fiorire della fantasia

nell'inventare un oggetto eccessivo, pacchiano,

in linea con le tante esagerazioni dell'estate!

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