ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
.
MENU
TAG
ULTIMI COMMENTI
I MIEI BLOG AMICI
- Penombra
- così come sono
- FOTOGRAFIA
- GIORNIN GIALLO
- Altromondo17
- Rolling word
- The_Last_Hurrah
- IN BILICO
- è dura, ma...
- luxio73
- Osservando...
- equilibrio instabile
- un giorno per caso
- Il Caos Regna
- Versi
- ELFI DRAGHI STREGHE
- Anima on line
- una luce nel buio
- Reghion
- forneno
- Per Aspera Ad Astra
- LARABA FENICE
- Origami
- FUORI SERIE
- Attimi e Respiri
- Narrativa e oltre...
- Fermata Libera
- sogno..
- The Turtles Hill
- delirio
- Nuvole di scrittura
- La via dei Canti
- Frammenti..di vita
- Pensieri....
- Relativa_mente
- trampolinotonante
- Gocce di .....
- Anima e Mito
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
CERCA IN QUESTO BLOG
Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Messaggi di Novembre 2012
Proclamo per oggi la Giornata Internazionale
del Mio Pessimismo Allegro Andante con Brio
sulla possibilità di poter essere essere essere
di poter pure esprimere esprimere esprimere,
cresciuto ormai a entità cosmica e accecante.
Perché diavolo capita che io debba giungere
a dover vedere il cielo sì buio a mezzogiorno?
Ma non cercate, costì, di raddrizzarmi le idee
ve ne prego,
perché se pur io ci soffro, non da cani, no, no,
ma piuttosto, e assai dolorosamente, sì, sì, sì,
come il pesce che non vuol fuggire all’amo,
come la stella che si perde nel firmamento,
come la libellula che si affoga dentro al lago…
…ecco…
pietà, non cercate di raddrizzare le mie idee…
…se non ne avete una migliore della mia…
e non sia fatta d’azzurro, vita, tumulto e battito d’ali!
(Giulia_live, Un bagliore nel buio)
|
È un tango: è quel brano musicale che ascolto a tutto volume, per ore, per giorni… anzi, ormai da stagioni intere. Che mi gira nella testa quando faccio la doccia, quando pulisco l’insalata, quando cammino per strada… Che conosco a memoria, in ogni sillaba e in ogni nota. Che canticchio continuamente, anche senza accorgermene. Poi un bel dì, misteriosamente, sparisce. Si eclissa per giorni interi, non mi torna più alle labbra, non lo cerco più nella playlist di i-Tunes. E quando mi torna in mente, spontaneamente, torna con un suono meno forte e vibrante di prima. Sembra non avere più lo stesso ritmo brillante, e non mi mette più addosso quella voglia pazza di ballare.
(Giulia_live)
|
C’è una mano che ti sfiora, e ti fa tremare. Tanto tempo è passato, e t’accorgi che quella volontà di rimetterti in gioco, totalmente, non si era mai spenta: attendeva, defilata, che tu fossi pronta. Nuovamente pronta a scommettere su te stessa: lanciandoti a capofitto in quell’evento straordinario, lasciandoti andare tra le braccia dell’amore, senza paura di sbagliare, senza paura di fallire. Pronta a tendere le braccia verso un sentimento meraviglioso in cui perderti, ma anche in cui ritrovarti, per riscoprire la bellezza del desiderio di condividere ogni possibile istante della tua vita. Senza remore, perché il tuo fedele alleato è l’insostituibile consapevolezza di ciò che sei. Perché sai che lasciandoti andare porterai energia, fiducia e leggerezza nel vivere quel sentimento, in tutta la sua profondità. Perché non c’è ansia e timore, perché potrai sempre mantenere quella preziosa unicità che nel tempo hai costruito: il saper bastare a te stessa, anche nella più grande e più protratta solitudine.
(Giulia_live, Confessioni di un'italiana)
.
.
|
...
...
SAFFO: Anch’io, Britomarti, nei giorni, sapevo fuggire. E la mia fuga era guardare nelle cose e nel tumulto, e farne un canto, una parola. Ma il destino è ben altro.
. BRITOMARTI: Saffo, perché? Il destino è gioia, e quando tu cantavi il canto eri felice.
. SAFFO: Non sono mai stata felice, Britomarti. Il desiderio non è canto. Il desiderio schianta e brucia, come il serpe, come il vento.
. .
Cesare Pavese, “Dialoghi con Leucò”
|
.
Cos’è non potersi impedire un’arrampicata in solitaria, e mentre più sale la febbre che ti brucia, più ti manca l’aria?
E cos’è l’aver perso nel tuo salire quella parte di te che ti era assai cara, leggera e appassionata, forse perfino la migliore, strappata dal freddo disordine del caso?
E cos’è quel silenzio figlio d’un grido d’impotenza, rifugio razionale dove portare a morire la piena devastante di un represso sentimento?
Cos’è, se non una vana scommessa su cui investire: danzare solo per sé, davanti a uno specchio?
Cos'è, se non anche l’origine, la causa di una protratta violenta emozione?
Un’emozione che ti spezza il cuore... (Giulia_live)
|
Post n°874 pubblicato il 23 Novembre 2012 da Giulia_live
Giro un angolo della strada, la luce piove sull'asfalto attraverso le gocce di pioggia fitte e sottili. Il nero della notte divora le forme, restituendo il luccicore delle superfici bagnate. Una sera come tante sere, un’ora che si aggiunge alle altre. Tra i rari passanti un uomo cammina davanti a me, con passo normale. Ha le mani in tasca, il colletto del Parka gli copre solo la nuca. È senza ombrello, i suoi capelli lisci e scuri brillano di pioggia. Lo seguo per un po’. Dove starà andando? Sembra non avere alcuna fretta… eppure è ora di cena. Eppure si sta inzuppando di pioggia. Gli getto un ultimo sguardo, io sono quasi arrivata. Svolto nella mia via. E penso a quanti, uomini e donne, potrebbero perdersi dentro quel rigagnolo che corre lungo il marciapiede, scivolare dentro a un tombino, inghiottiti dai loro pensieri. E forse né in quella sera, né nelle sere successive, qualcuno si accorgerebbe della loro assenza.
(Giulia_live)
|
Non solo l’emozione di un incontro meraviglioso mi nutre il cuore, ma anche un bacio che unisce labbra con il solo desiderare, anche un abbraccio immaginato sì vivamente da sentirsi vibrare fin nel profondo, anche la carezza che popola i sogni con intensi brividi di piacere. Come anche l’emozione di scoprire affinità che sono armonia di azioni e di pensieri, e l’emozione di parole mai dette, eppur ardentemente condivise seguendo un identico filo, tenace e segreto .
(Giulia_live)
|
Post n°869 pubblicato il 15 Novembre 2012 da Giulia_live
|
Ieri Amore e Psiche di Apuleio, 125 d.C.; oggi una poesia di Sesto Aurelio Properzio, 47 a.C., ricca di sorprendente attualità nel linguaggio dei versi.
***
È un amore
E’ un amore impossibile” mi dici. “E’ un amore impossibile” ti dico. Ma scopri che sorridi se mi guardi, e scopro che sorrido se ti vedo. “Di notte” – tu confessi – “io ti penso. Ti penso giorno e notte e mi domando se stai pensando a me, mentre ti penso”. La società, le regole, i doveri… ma tremi quando stringo le tue mani. “Meglio felici o meglio allineati?”, Ti chiedo. E il tuo sorriso accende il giorno, cambiando veste ad ogni mio pensiero. “Questo amore è possibile”, ti dico. “Questo amore è possibile”, mi dici.
***
(Giulia_live)
|
Post n°867 pubblicato il 13 Novembre 2012 da Giulia_live
Nelle Metamorfosi Apuleio narrò di Amore e Psiche, del travagliato innamoramento dell’Anima – Psiche – per il dio Cupido, figlio di Venere. Presa dal suo innamoramento Psiche accetta di farsi rapire e trasportare dentro un castello, in un luogo sconosciuto; accetta di sposare Amore promettendogli di non cercare di conoscere la sua vera identità. Ma sulla loro felicità incombe l’invidia delle sorelle di Psiche; incombe la gelosia di Venere che teme di essere oscurata dalla straordinaria bellezza di quella comune mortale che aveva fatto innamorare il figlio. Psiche cede ai velenosi consigli delle sorelle, cerca di scoprire l’identità di Amore. Ma lui non tollera la sua disobbedienza, e l’abbandona. Durissime saranno le prove imposte da Venere che Psiche dovrà superare, per potersi nuovamente congiungere all’amato sposo. La novella ha un finale di magia: lo stesso Giove si intenerisce di fronte alla forza di tanto amore. Celebrerà lui stesso le nozze di Amore e Psiche, dopo aver fatto dono alla fanciulla del privilegio dell’immortalità, elevandola al rango di dea.
Il mito di Amore e Psiche è sempre stato fonte di ispirazione, lo fu in particolar modo nel ’700 e nell’’800, quando il Romantico e il Neoclassico dettavano le regole sia nell’Arte sia nella Letteratura. Nel 1797 Canova creò la sua più celebre scultura, Amore e Psiche. Nell’anno successivo Francois Gerard dipinse Psychè et l’Amour. Dal 1 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013 questi due splendidi capolavori saranno esposti presso la sala Alessi del comune di Milano.
(Giulia_live)
|
…poi, però, scatta la ribellione. E a quel mese tremendo, novembre, non permetto di durare oltre i suoi 30 giorni sanciti per diritto dal Calendario Romano. E penso già al solstizio d’inverno, penso già al giorno in cui nei miei occhi nel mio umore e nella mia testa la luce, gradualmente, comincerà ad aumentare. Penso già ai ruscelli che ridendo traboccano di esplosiva primavera, penso già ai temporali che scuotono l’aria e i desideri. Penso già alle mie braccia aperte ad accogliere i simboli e le parole, ma anche l’intenso e durevole profumo del vento secco che accarezza assolate e deserte pianure di sabbia. Penso a un sorriso irreprimibile e meraviglioso, scaturito da un profondo sentire. Un sorriso che risponde a un identico sorriso. Penso… e immagino. E sento quell’innata leggerezza che mi lascia dire che non c’è, né mai ci sarà bisogno di dire bugie a me stessa, perché tutto quel bello possa riempire i miei giorni.
(Giulia_live) . .
|
Se c’è un mese dell’anno che fin da giovanissima ho sempre mal sopportato, questo è novembre. Forse l’origine di tutto questo mio disagio è da ricercarsi nella ricorrenza in cui si celebra il rito dei defunti, in questo voler evocare il loro ricordo, ma anche la sofferenza per la loro perdita. Forse è da ricercarsi in quel mio muto soffrire vedendo mia madre piangere, anno per anno, mentre preparava i fiori da portare sulla tomba del mio fratellino. Forse è da ricercarsi anche nei lunghi giorni di pioggia e nebbia che ne sono una costante, che rintuzzano in un cantuccio l’allegria così dipendente dal mio essere meteopatica. Se aggiungo la botta al mio umore provocata dal ritorno all’ora solare, se aggiungo quell’ora di luce che in tal modo mi viene sottratta, il cerchio è abbastanza completo. Vero è che i colori dell’autunno sono belli, ma certo non possono incidere sul morale di chi vive in città in un giorno di pioggia. Ok, l’ho detto. Non vi meravigliate più di quel tanto se più del solito oggi, e in altri giorni, mi mostro grigia. E' che mi sento grigia.
(Giulia_live)
.
|
![Protected by Copyscape Plagiarism Checker - Do not copy content from this page. Protected by Copyscape _nline Plagiarism Checker](http://banners.copyscape.com/images/cs-bk-3d-120x60.gif)
Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48