ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
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Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Messaggi di Dicembre 2012
…un anno che ci lascia…
mentre rimarrà possibile . continuare a desiderare
di stringere tra le mani
di vivere, di portare nel cuore
quanto di meraviglioso ci ha portato in dono.
***
Era un giorno
Era un giorno in cui non mi ero preparata per riceverti. Entrando nel mio cuore come un qualsiasi non invitato sconosciuto, imprimesti il segno dell’eternità agli attimi fuggenti della mia vita.
Rabindranath Tagore
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(Giulia_live)
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Post n°903 pubblicato il 29 Dicembre 2012 da Giulia_live
...sì, sì...
non negare, lo sappiamo: lo fai apposta!
mi guardi così... aspetti, aspetti...
io aspetto, aspetto... faccio finta di niente.
Ma chi cede, poi?
Sempre io!
Mentre tu non molli... finchè non mi arrendo...
..finchè non ti prendo in braccio, ti spupazzo e ancora una volta lo dico:
ti adoro!!!
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(Giulia_live)
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Sono quelle parole . Lievi si posano sulla mia pelle, nei miei pensieri come magiche carezze. E fremono al loro tocco le mie dita, sfiorano le labbra cercandovi il segno del bacio desiderato. Sono quelle parole. Parole così lontane, eppur così vicine nella loro intensità e bellezza da farmi battere pazzamente il cuore. Sono le loro musicali avvolgenti vibrazioni portatemi da un vento leggero, ardente, appassionato... e io cedo ai miei sospiri e al mio turbamento, mi rannicchio nell’attesa sognando di consumarmi d’amore e in esso poi rinnovarmi, continuamente …
(Giulia_live)
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Non c’è poi granché da aggiungere quest’immagine parla da sé. Io vi leggo quell’infinito, quella dedizione totale che può vivere solo dentro l’amore. Amore di cui è impossibile privarsi nell’essere, nel volere, nel sognare, nel fare. È amore che fiorisce e colma il cuore anche nelle più difficili stagioni della vita. Ed è vissuto pienamente, quell’amore. Pienamente, consapevolmente. Come nei giorni del bene, così nei giorni del male.
(Giulia_live)
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C'è la luna sui tetti e c'è la notte per strada, le ragazze ritornano in tram, ci scommetto che nevica, tra due giorni è Natale ci scommetto dal freddo che fa. E da dietro la porta sento uno che sale, ma si ferma due piani più giù, un peccato davvero, ma io già lo sapevo, che comunque non potevi esser tu. E tu scrivimi, scrivimi, se ti viene la voglia e raccontami quello che fai, se cammini nel mattino e ti addormenti di sera e se dormi, che dormi e che sogni che fai. E tu scrivimi, scrivimi per il bene che conti, per i conti che non tornano mai, se ti scappa un sorriso e ti si ferma sul viso, quell'allegra tristezza che hai. Qui la gente va veloce e il tempo corre piano, come un treno dentro a una galleria, tra due giorni è Natale e non va bene e non va male, buonanotte, torna presto e così sia. E tu scrivimi, scrivimi, se ti viene la voglia e raccontami quello che fai, se cammini nel mattino e ti addormenti di sera e se dormi, che dormi e che sogni che fai.
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Venni a prenderti in ufficio, quella sera. Una sorpresa come in tante altre sere. T’aspettai nell’umido freddo, davanti al portone. Respiravo nel buio e vedevo salire il mio fiato, su, su verso le tue finestre illuminate. Succedeva così tutte le volte che non resistevo a lasciar scorrere quell’ora, aspettandoti a casa. Né volevo tu facessi il viaggio da solo. Starti lontana oltre il dovuto quel nostro spicchio di tempo perso per sempre era un’insopportabile costrizione.
(Giulia_live)
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Post n°898 pubblicato il 20 Dicembre 2012 da Giulia_live
A volte si cambia. Cambiamo noi, noi che più non sappiamo vivere la nostra vita. Noi che abbiamo stravolto il suo grande senso, dandole chissà quale illusoria maschera e direzione. Noi, noi che ci eravamo persi. Sì. Si può cambiare anche profondamente, a volte. Si può scegliere di abbandonare l’inutile per cui si è vissuto, si può desiderare di ritornare alla purezza della vera essenza. Perché all’improvviso qualcosa si muove dentro, e siamo tornati a sentire il vento che parla all’anima esiliata. E sogniamo che le lune falsamente dipinte, accumulate una sull’altra dentro un cuore diventato di latta, tornino in cielo per risplendere della loro autentica luce.
(Giulia_live)
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La felicità involontaria
Iniziò così quasi inconsapevole rimirarti. Lento, inevitabile leggere tra le righe ero occhi e pensiero. Non lo sapevo, allora.
Soprassalti e lievi angosce poi sospirare, piano. Pigri scivolavano gli abiti sguardi persi tra confini e orizzonti e il sentirmi fragile, improvvisamente la strana voglia di ridere la strana voglia di piangere il loro perché. No, non lo sapevo, ancora.
(Giulia_live, Un bagliore nel buio)
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Un altro risvegliarsi, un altro mettersi in cammino. Per addentrarsi nei giorni della nebbia. Anche la nebbia, come la neve, non fa rumore. Arriva e si posa impalpabile sugli alberi e sui muri, sui capelli e sulle ciglia, mette radici dentro gli occhi. Disegna margini e barriere, inghiotte tutti gli orizzonti e tutte le luci. Toglie le punte a ogni suono o rumore. La nebbia è così, si muove attorno a me, mi segue, mi circonda e mi precede. Mi accarezza con dita fredde e amorfe. Mi stacca dalla realtà, mi avvolge dentro un sudario di pallido silenzio. Intesse fili di grigio sulla trama già imprecisa dei pensieri. Tremano i rami degli alberi, quando viene la nebbia. Uno scuotersi di dosso quella mano fredda ed evanescente. Per non cadere mi appoggio a un tronco, nel parco, e tremo assieme ai suoi rami. Tra le folate della nebbia, ancora una volta, mi sono persa. Non più un camminare tra lo scintillante verde del parco, ma in una cattedrale surreale, senza soffitto e senza pareti. Solo grovigli umidi e gelidi che lacrimano assenza. L’anima mia è l’unica cosa che ancora brilla, in quest’ovattato smarrirsi. Forte tengo stretta la sua mano: perché anch’essa non voli via, in un soffio improvviso, inghiottita da questo denso e fluttuante sfinimento. Perché anch’essa non voli via, portandosi con sé ogni mia luce.
(Giulia_live, Confessioni di un'italiana)
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Gli dissi: “Oggi ti porterei nel parco del castello di Miramare. Vorrei fare l’amore con te: là, sulla neve, in mezzo alla neve…”
“Stamattina non me la sono misurata” lui rispose, “ma con questo malessere di stagione credo di essermi procurato qualche linea di febbre. Penso però che la febbre potrebbe scendere, facendo l'amore tra la neve…”
Avrei voluto rispondergli: “La febbre mia, facendo l’amore con te tra la neve, potrebbe solo aumentare…”
Non gli risposi così, tuttavia. Cambiai argomento. Chiedendomi… potrà ancora tornare, questa neve, nel parco del castello di Miramare?
(Giulia_live, Confessioni di un'italiana)
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Post n°893 pubblicato il 13 Dicembre 2012 da Giulia_live
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Post n°892 pubblicato il 12 Dicembre 2012 da Giulia_live
Il sole è nel mio destino.
Il tramonto fa pulsare la rossa eccitazione
la strada è per Sun Valley, diritta come l’intenzione,
il silenzio puro si mescola con l’urlo primitivo del vento.
Prezioso è il compagno di viaggio: il battito saldo del cuore. .
Tiene stretto a sè il sogno mio essenziale.
(Giulia_live)
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Così stavo… incollata alla finestra, per ore, per veder la neve fioccare e tra la neve i passerotti posarsi svolazzando sul davanzale,
in cerca di calore e di cibo. E soffrivo.
Ero turbata al pensiero che la dura morsa del gelo
potesse spezzare le ali di quei fragili intirizziti uccellini, mentre io me ne stavo al caldo.
Poi mio padre pazientemente mi spiegò
che le loro zampine non erano livide per il freddo,
mi spiegò che le loro piume bastavano a tenerli al caldo
come di notte mi teneva al caldo il piumone del mio letto.
Però… però con il tempo mi divenne più chiaro come e perché il capire il senso di ciò che che ci turba
non sempre è sufficiente per poter dire d’aver cessato di soffrire.
(Giulia_live)
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Giornata limpida, un sole meraviglioso.
Affacciarmi alla finestra è un rinnovato piacere.
Lassù, sulla frastagliata linea dell’orizzonte, le Alpi Carniche.
La neve.
Un candore che penetra negli occhi,
che si spande nella mente.
Poi l’azzurro, poi l’azzurro del cielo…
colmo dei mari immensi di tutti i lucenti desideri.
Ed è un attimo che dilata il respiro.
Un attimo che rasenta la perfezione dell'incanto.
(Giulia_live)
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Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
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Inviato da: passerosolitario1110
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il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48