ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
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Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Messaggi di Giugno 2013
Post n°1043 pubblicato il 27 Giugno 2013 da Giulia_live
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Imparerai a tue spese che lungo il tuo cammino incontrerai ogni giorno milioni di maschere e pochissimi volti. Luigi Pirandello
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Un assioma, la citazione di Pirandello. Fuor di metafora, bandita ogni ipocrisia, viene da chiedersi: cui prodest mostrarsi sempre completamente trasparente nel relazionarsi e nell’interagire con il prossimo? E rispondersi, schiettamente, che non convenga a nessuno. Non conviene per interesse o per convenzione sociale. E perché, alla fine, è del tutto naturale ed è assai importante – per qualcuno è perfino un estremo bisogno - voler mostrarsi trasparenti e desiderare d’essere compresi, fino in cima alle proprie vette e fino in fondo ai propri abissi, solamente da coloro cui si tiene davvero.
(Giulia_live)
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Post n°1042 pubblicato il 26 Giugno 2013 da Giulia_live
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C’è una musica che si compone di ritmi e note catturati dentro il sogno e dentro la poesia; fa parte di me, quanto il sole fa parte dell’universo. È uno dei preziosi fondamenti che costituiscono la mia struttura psichica, nella parte indispensabile per comprendere la realtà. Grazie a questa indirizzata comprensione, mi permette di assimilare unicamente la bellezza e il pregio della realtà con cui mi confronto, scindendoli dalle sue crude e amare negatività. Per poter così riaffermare, giorno dopo giorno, anche se a volte con gran fatica, un principio imprescindibile: la vita è bella. È bella grazie a quella musica che vive e suona la sua armonia dentro e attorno a me, ovunque: nelle persone, nelle atmosfere, nei luoghi più impensati. In tutto il creato. Basta io la voglia cercare… Ed è lei, la musica dei sogni e della poesia, è sempre lei che ha suonato armonia perfino laggiù dove a volte ero precipitata, nella gelida palude delle paure, delle difficoltà, dei tormentati pensieri, dello strazio, dei più cupi silenzi. Ha continuato a sorreggere il mio vivere e le mie speranze; con la sua forza vitale ha sconfitto qualsiasi accenno di rassegnazione, qualsiasi tentativo di resa. Ha costretto paure e tormenti a risalire a galla, a evaporare: e così, nuovamente, ecco che io potevo respirare, non più succube dell’infelicità. E potevo trovare le energie per isolare le negatività nel contesto del mio vivere, per poterle al più presto dimenticare. Potevo anche riprendere a pensare: varrà sempre la pena lottare: sempre, sempre: qualsiasi sia l’obiettivo che mi sono data, o che la vita mi ha assegnato. E' così che io tornavo a vivere, a sognare con occhi nuovi per vedere. Nuovamente, con gratitudine, tornavo a sorridere.
(Giulia_live)
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Post n°1041 pubblicato il 24 Giugno 2013 da Giulia_live
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È estate! Finalmente è ridiventato possibile il rumoroso rito dell’aperitivo al bar sulla spiaggia, dopo una giornata di sole, circondati dal coloratissimo viavai dei bagnanti che s’avviano lasciando dietro di sé l’ombrellone ormai chiuso. Poi ecco il sole rosseggiante che s’inabissa nel pacifico mare, poi la decisione su pizza o pesce, poi la coda del rientro con la musica a illuminar la notte, poi una tonica doccia e infine piedi nudi, abiti leggeri, la gradevolissima sensazione di pulito profumato benessere, e i semi dell’anguria sputacchiati ridendo oltre la ringhiera del portico...
(Giulia_live)
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Vivere, decidendo fino dove sia possibile come e per quale persona o ragione vivere. E' il motivo per cui non ho mai amato elaborare i miei pensieri e il mio vivere usando i verbi al passato. Uso il presente, e forse ancor più il futuro. Voglio; farò. Voglio percorrere la strada che ho scelto. Farò tutto il possibile per arrivare fino in fondo, per realizzare l’obiettivo che mi sono data. Sono io che devo cercare e cogliere l’opportunità di dare spazio e colore e tutela alla mia vita; se scegliessi di vivere privilegiando una disposizione passiva il caso, con tutte le sue incognite, avrebbe campo libero per cogliere me.
(Giulia_live)
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Adoro l’Albero Solitario. Quell’albero dalla maestosa chioma che si eleva con superba imponenza dominando un prato, o una radura nel bosco. Costretto a crescere da solo, privo del conforto di potersi appoggiare a qualcuno della sua specie a lui vicino, negli anni si è temprato e irrobustito al suono degli schiaffi di certi venti perfidi e inclementi, abituandosi in tal modo ad affrontare, sempre più impavido, la propria sorte. A essere sì pronto a piegare le fronde, gemendo, ma non senza poi rialzarle con uno scatto imperioso, quasi a voler canzonare la furia inutile dei venti crudeli e capricciosi, e la violenta imprevedibilità delle tempeste. A essere pronto anche a sopportare le fitte dei raggi cocenti del sole scuotendosi appena appena con un fremito di finta indifferenza, oppure appisolando le foglie assai snervate in un verde e quasi inerte respiro. E d’inverno, eccolo che sghignazza: e che sarà mai questa bufera di neve? Quando ne sarà stufo basterà scrollare i rami, e la neve scivolerà a terra! Crescendo, l’albero si è saldamente ancorato alla terra con radici grosse e profonde, durissime vene che imbevendosene succhiano il suo generoso e fertile sangue. Sopporta l’inverno chiudendosi in un immobile respiro, sognando quella felicità che lo invade quando nella bella stagione può ascoltare la musica dello stormir delle sue fronde, e quel festoso accogliere l’acqua venuta dal cielo per benedirlo se ha caldo e sete. Sa che a fargli compagnia arriveranno frotte di uccelli canterini che frequenteranno chiassosamente i suoi rami, per poi covare nei nidi; e chiocciole che scaleranno il suo tronco trasportandosi appresso la casetta, ostinate e imperterrite o forse svampite; e ghiri e scoiattoli che agitando minacciosamente la coda si contenderanno la tana, quei bui orifizi scavati dal tempo sotto le ascelle dei rami. A ogni inverno l’albero si disegna un nuovo cerchio a formare il suo tronco: lo fa in memoria delle amatissime foglie che in autunno furono costrette ad abbandonarlo denudandolo, accartocciandosi in un giallo e fremente planare al suolo, forse piangendo.
(Giulia_live)
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È seduto quasi di fronte a me e mi guarda in continuazione, di proposito. Il suo sguardo è seducente quanto basta a legarci il mio. Resta da capire quello sprazzo sornione, in fondo ai suoi occhi. Sarà forse spuntato perché, nei miei occhi, ne ha trovato uno… uguale? Ma si fa presto a capire. Non è affatto complicato decifrare un pensiero nascosto, se questo già abita anche dentro di noi..
(Giulia_live)
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Sì, è innegabile che per saper riciclare un tatuaggio ci vuole spirito. E a Johnny Depp, uno degli attori più eclettici e affascinanti dei nostri tempi, pare che questo spirito non manchi. Così, alla fine della sua love story con Winona Rider, a uno dei suoi tanti tatuaggi – sul braccio il nome “Winona”, simbolo del suo amore – Johnny ha cancellato e aggiunto lettere, facendolo diventare “Wino for ever”. Beh… qui si gioca sul sicuro. “Wino” potrà restare tatuato per sempre…
(Giulia_live)
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Credimi, quando sei morto una volta, qualsiasi cosa possano ancora farti questa non potrà più farti morire. Perché ormai vivi al di fuori di te, ormai sei solo il tuo indistruttibile nucleo che osserva e contempla cosa accade al tuo corpo, alla tua mente, al tuo cuore. Osserva, contempla con distacco anche le più intense emozioni, nel conscio vivere aspettando ciò che arriverà o danzando con leggerezza o con il passo pesante d’un macigno, tuttavia destinato ad avere un suo inizio e una sua fine. (Giulia_live) |
Di ritorno da una visita a una lontana parente, oltre al ricordo di un pomeriggio in cui accade che fra due persone uno solo parla e l’altro quasi solo ascolta, mi porto a casa alcune riflessioni… AAA infelicità cercasi. Vivere infelici a più di qualcuno può piacere. Può piacere al punto da farlo diventare un proprio stato mentale permanente. Fino a suggestionarsi a credere che non esiste bellezza nella propria vita: è impossibile: è, al massimo, un’illusione: infatti c’è sempre qualcosa che non funziona, che si rompe, che va storto, che per disgrazia accade, che per scalogna non accade. La felicità, poi! Quella dipende unicamente da chi si ha accanto. Accanto sul lavoro, in famiglia, e soprattutto nell'universo dell’amore. Ma, sfiga vuole, quella stramaledetta sfiga vuole, che chi sta accanto sia sempre qualcuno che non vale. Così il rito della lamentela quotidiana con colleghi, amici, parenti e affini, baristi e parrucchieri e vicini di pianerottolo, è paragonabile, per sistematicità, all’allenamento costante a un’attività sportiva. Mantiene in forma e in vita quella certezza d’essere sempre, ingiustamente, colpiti dalla mala sorte: in compenso, raccontandolo a destra e a manca, si sta per qualche minuto al centro dell’attenzione.
(Giulia_live)
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Post n°1033 pubblicato il 05 Giugno 2013 da Giulia_live
Conobbi una persona, già molto tempo fa, e fra noi nacque un’amicizia. Con reciproco piacere ci frequentammo per mesi; io ero affascinata dalla sua cultura, dai suoi modi sicuri, dal suo piglio brillante, arguto, ironico, venato d’allegria. Con me ebbe sempre un atteggiamento corretto, controllato, mai fuori dai limiti di una squisita cortesia. Ma sotto questi suoi pregi si intravvedevano qualità ancor maggiori, come la profondità del pensiero, e un animo buono. Poi partì per un lungo viaggio, e ci perdemmo di vista… ora è tornato, e non è più quello di prima. L’esperienza di quel viaggio l’ha stremato, gli ha incupito i pensieri. Dopo che ci siamo rivisti ho tentato di far riemergere quella sua caratteristica esuberanza di vita, ho tentato di ripristinare quegli appuntamenti che mi erano rimasti così cari… e forse, in parte, sembra che in questo senso qualcosa si stia muovendo. Da parte sua, con fatica, forse; con stanchezza, forse; con un forte senso di disillusione, forse: questa è la mia impressione. E forse io stessa sto sbagliando, quando cerco di riportare questa persona alla sua originaria naturalezza e vitalità, che non era priva di speranza e di ottimismo. Se sbaglio, forse l’errore è nei miei suggerimenti che possono essere troppo velati; è nel frenare la mia spontaneità per timore d’essere troppo invadente. Certo ci vorrebbe, credo, qualcosa che possa scuoterlo dalla sua apatia. Mai come stavolta mi è stato così chiaro quanto - a volte - può rivelarsi difficile essere amici… no, mi correggo: non quant’è difficile esserlo: ma quant’è arduo poterlo esprimere, poterlo far diventare un valido sostegno tentando d'aprire, per farla defluire, un varco nel muro di una sofferenza.
(Giulia_live)
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C’incontrammo una notte, per caso, saltellando sui ciottoli del torrente. Tu eri il profumo di felci, di ruggine, di cuoio e di melograno, del fumo acre di un bivacco, di piedi sudati dentro gli stivali, del pensiero che vola libero bucando le nuvole e la notte per accarezzare il sogno in cui esiste un orizzonte. Io ero una lucciola che celava la sua timidezza dietro una luce intermittente, illuminando solo a tratti la curva dolce delle mie labbra e della gola, e i miei intimi pensieri, e il mio intimo irrinunciabile volare. Quello sfiorarci, per caso, fu fatale… (Giulia_live)
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Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48