ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
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Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Messaggi di Ottobre 2013
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Gli amici, l’aperitivo in piedi nella solita affollata piazzetta, il chiacchiericcio diffuso del sabato sera. Quel brillio che mi distrae dalla conversazione, e alzo gli occhi. È lassù sopra i tetti, appena sbucata da una nuvola. Bianca, lucente, piena; più scura e opaca nelle sue tonde cicatrici. Farle l’occhiolino mi viene naturale. Come alzare il calice di vino, per un intimo silenzioso prosit alla sua eterna bellezza. Intimo è anche il sorriso, intimo e anch’esso pieno. Un rito evocatore, e d’improvviso i ricordi lontani mi inondano la mente. Tuttavia si fermano per poco, i ricordi: rapido ricompare quel pensiero costante che già li spodesta, già li scolorisce.
(Giulia_live)
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Quell’imperativo desiderio e bisogno d’essere sempre me stessa nell'interagire con gli altri prevede l’esclusiva della sincerità, e ciò richiede uno sforzo non indifferente. Talvolta mi è assai difficile gestire questa sincerità, sapendo che potrebbe arrecare turbamento o dolore. Perché di un continuo giostrare si tratta, un continuo mediare tra ciò che, del mio pensiero, è bene dire e ciò che è bene tacere, per non ferire inutilmente. Ma io perfetta non sono… e a volte sbaglio tra le due scelte. E perfetta non sono, quando all’amica invento un impegno: è un escamotage per non deluderla, la verità è che non ho voglia di uscire; ma questa è soltanto un’innocua bugia.
Ciò che invece con il tempo si rivela frustrante è l'essere sincera, per mia scelta e natura, con chi, per sua scelta e natura, sincero non è. Chi sincero è, è altresì tendenzialmente portato ad avere fiducia nel prossimo, e corre il rischio di accordarne troppa, di credere in ciò che gli viene detto, subendone le conseguenze. Chi sincero non è, tendenzialmente non ha fiducia nel prossimo, non crede alle parole che gli vengono dette poiché le giudica false come spesso false sono le sue. Così inevitabile è il mio ritrarmi quando in qualcuno avverto questo modo di essere: il desiderio di aprirmi e di farmi conoscere cessa di esistere; il dialogo e l’interesse che inizialmente erano vivi si spostano su un piano meramente superficiale. Sì, si può essere feriti, pur ascoltando la verità: ma assai più amaro è essere feriti per non essere creduti, pur dicendo la verità. Eppure, nonostante l’essere sincera mi sia costato e mi stia costando tanto, non ho alcuna intenzione di cambiare. È fondamentale il rispetto verso me stessa, innanzitutto. Ed è inevitabile io possa amare e rispettare solo chi, nel merito della sincerità, pensi e coerentemente agisca alla mia stessa maniera.
(Giulia_live)
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Trovo insopportabili le persone che ogni giorno trovano qualcosa di cui lamentarsi. Alla fine, o un giorno è buono oppure buono non lo è; è sicuramente buono se non accade nulla di grave, non lo è per nulla in caso contrario. E qualora non lo fosse per nulla, nonostante ciò che può essere accaduto, giova comunque mantenersi conspevoli della grande fortuna implicita già nel solo poter dire d’averlo vissuto.
(Giulia_live)
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Post n°1110 pubblicato il 24 Ottobre 2013 da Giulia_live
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Cercarsi, sorprendersi. Mutare. Consapevolmente perdersi. Immaginarsi legati è il segno di un divino presagio. Dei limiti già scavalcate sono le teste cinte di spine alle probabilità già è stato gettato il guanto di sfida. Per gli inciampi nelle parole ecco il salvagente che è sorriso. Le lacrime versate quando solo il buio le vede è tempo di pensare, e quel pensiero tace. Inosservato l’umbratile blackout della ragione la follia del cuore è in festa tra le delizie il miele brilla di spudorato fulgore. È un giocare a rimpiattino con quel sole ardente ardentemente sperando non faccia fiorire un’ustione.
(Giulia_live, Un bagliore nel buio)
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Post n°1109 pubblicato il 23 Ottobre 2013 da Giulia_live
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Non ci sarebbe nessun tesoro da scoprire, dentro le parole, se con la mente e con l’anima non si amassero svisceratamente la poesia e la letteratura, potendosi anche avvalere della facoltà intuitiva tipica dell’introversione. È grazie a quest’amore - a questa costante tensione emozionale - che il tesoro racchiuso nelle parole, oltre al loro letterale o simbolico significato, è la leggibile percezione e conferma di sensibilità e sostanza in chi le avesse scritte e pubblicate.
(Giulia_live)
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Post n°1108 pubblicato il 21 Ottobre 2013 da Giulia_live
Robert Capa - Sbarco in Normandia, 6 giugno 1944
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Voluta dalla regione Friuli Venezia Giulia per celebrare il centenario di Robert Capa, nato in Ungheria il 22 ottobre 1913, presso la palladiana Villa Manin di Passariano di Codroipo, in provincia di Udine, domenica 20 ottobre si è inaugurata l’unica retrospettiva europea dedicata al grande fotografo. Grazie alla collaborazione con l’agenzia Magnum Photos di Parigi e con l’International Center of Photography di New York, con questa mostra l’Azienda Speciale Villa Manin propone ben 180 opere, tra cui anche quelle legate alle sue esperienze di cineasta e di fotografo di scena: una testimonianza antologica e completa del lavoro di Robert Capa, padre indiscusso del fotogiornalismo moderno. La mostra sarà visitabile fino al 19 gennaio 2014.
(Giulia_live)
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Post n°1107 pubblicato il 19 Ottobre 2013 da Giulia_live
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Post n°1106 pubblicato il 18 Ottobre 2013 da Giulia_live
Disse Don Mazzi: “Tarcisio Bertone dovrebbe lasciare i begli appartamenti in cui vive, mettersi un paio di jeans e andare dove c’è realmente bisogno di loro, a sporcarsi un po’ le mani”.
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Io penso che se la vocazione al sacerdozio è volontà di seguire e diffondere la dottrina di Cristo, la misura dell'essere un vero sacerdote è data dall'abnegazione di sè per il raggiungimento di un bene più grande: l'amore di Dio e del prossimo.
(Giulia_live)
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Neppure serve pronunciarle, si srotolano ugualmente dalle labbra chiuse. Come candide piume di rondine indugiano nel soffice volteggiare che mi accarezza dal viso ai piedi al cuore, prima di planare chissà dove per poi svanire, lentamente, come frammenti di un fantasma che si fondono con la luce. Ma torneranno a farsi vive, torneranno a increspare i veli dell'emozione nelle notti e nelle aurore e nelle luci del giorno. Sono sempre quelle, sono sempre loro: parole. Parole ripetute e riascoltate, che nascondono parte di un tesoro ancora da scoprire.
(Giulia_live)
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Che sarà mai? È forse l’avanzare dell’autunno ciò che mi spossa dentro, che azzittisce i miei slanci? Che mi spinge a voler sprofondare in questa rara e misteriosa indolenza? Vorrei capire perché ora sento questo profondissimo bisogno di prendermi una pausa da me, quasi dovessi rigenerarmi. E magari potrei perfino sorprendermi, scoprendo il desiderio di coltivare quella noia infeconda e vaga che è l’esatto contrario del voler coltivare una qualsiasi passione.
(Giulia_live)
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Camminavamo sul marciapiede di una laterale di Madison Avenue, nell’Upper East Side, a poca distanza dal Central Park. Tutto a un tratto lo vedemmo venirci incontro, correndo veloce in mezzo alla strada. Quando ci fu vicino si fermò, guardandoci incuriosito: rimase fermo e in posa per qualche minuto, il tempo di scattargli una foto. A quel punto io gli chiesi se, gentilmente, voleva lasciarmi anche l’autografo: ma lui fece una smorfietta, poi, rapidissimo, saltò sul marciapiede, e in pochi istanti era sparito. E io mi misi a ridere, dicendo: “Che sciocca! C’era da aspettarselo che non mi facesse l’autografo: gliel’ho chiesto in italiano!” A proposito: qualcuno sa dirmi come si chiede l’autografo, in inglese? È meglio che lo impari: quando sarò tornata a New York, potrebbe pure accadere che mi sia dato il piacere di incontrarlo nuovamente...
(Giulia_live)
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La solitudine del cuore: davvero può essere considerata una giusta scelta? Quale onestà vi è verso se stessi nell'essere convinti di poter bastare in tutto e per tutto il bisogno del proprio intimo e conscio vivere, allontanando l'ipotesi di un profondo coinvolgimento sentimentale, quasi si fosse supereroi? È vero, la volontà e la capacità di superare paure e difficoltà contando unicamente su se stessi è espressione del coraggio di vivere. Ma è anche vero che, quand’è condiviso, quel coraggio amplifica la sua forza in maniera esponenziale.
(Giulia_live)
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Post n°1100 pubblicato il 12 Ottobre 2013 da Giulia_live
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Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48