ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
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Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Messaggi del 08/04/2012
Post n°673 pubblicato il 08 Aprile 2012 da Giulia_live
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Le fiamme seguivano Giovanna d'Arco Mentre veniva cavalcando attraverso il buio; Nessuna luna per far risplendere la sua armatura, Nessun uomo per condurla attraverso questa notte piena di fumo. Disse, ''Sono stanca della guerra, Voglio il tipo di lavoro che facevo prima, Un vestito da sposa o qualcosa di bianco Da vestire sopra la mia enfatica brama.'' Sono felice di sentirti parlare in questo modo, Sai che ti guardai cavalcare ogni giorno E qualcosa in me desiderava vincere Una così fredda e solitaria eroina. ' 'E chi sei tu?'' lei disse aspramente A colui nascosto nel fumo. ''Perchè, io sono il fuoco,'' rispose, ''Ed amo la tua solitudine, amo il tuo orgoglio.'' ''Fuoco, rendi il tuo corpo freddo, Ti sto per dare il mio da tenere,'' Disse questo mentre vi entrava Per essere la sua unica, per essere la sua sola sposa. Ed in profondità dentro il suo ardente cuore Egli prese le polveri di Giovanna d'Arco, E alto sopra gli ospiti del matrimonio Appese le ceneri del suo vestito da sposa. Fu in profondità nel suo ardente cuore Che prese la polvere di Giovanna d'Arco, E lei chiaramente capì Che se lui era il fuoco, oh lei doveva essere il legno. Vidi il suo fremito, vidi il suo pianto, Vidi la gloria dei suoi occhi. Io stesso desidero amore e luce, Ma deve essere così crudele, e così luminoso?
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Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48