ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
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Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Messaggi del 22/03/2013
Post n°976 pubblicato il 22 Marzo 2013 da Giulia_live
Un giorno, per caso, lessi una poesia. Scoprii un poeta che non conoscevo. Le parole di quella poesia erano dirette a una donna, erano parole d’amore. Eppure, chiunque le avesse ispirate, mi emozionarono profondamente: come possono emozionare versi intrisi di autentico sentimento nell’esprimere felicità, oppure anche il suo esatto contrario. Mi affannai a cercarlo ancora sul web, m’adoperai a seguire le tracce del suo poetare - per poi scoprire che i suoi scritti non toccavano solo l’amore, ma anche altri temi altrettanto universali. Come un vento frusciante fra gli alberi, come un sobrio e caldo fuoco di legna nel caminetto, il suo scrivere sprizzava energia, passione, e una vitalità potente. Mi accorsi che mi sarebbe piaciuto misurare la vitalità mia con quella sua, così carica di magnetismo. E, con mia incredula sorpresa - poiché d’innamorarmi, allora, non avevo voglia alcuna - mi ritrovai a pensare: se un uomo mi parlasse così, con quest’intensità cristallina, con quest’ardore sincero, m’innamorerei di lui. Perdutamente. Sarei disposta a seguirlo, anche in capo al mondo. E sarei sua – sì: sua, sua, sua - fino alla fine dei tempi. Perdutamente persa in un amore nato, e sublimato, nella bellezza di quel suo pensare saggio, limpido, poetico, aperto. Altruista. Vivo. Per così poter affrontare la realtà di tutti i giorni nel modo migliore, condividendola con poetica leggerezza e poetica profondità: non solo nelle sue felicità, ma anche in tutte le sue fatiche, anche in tutti i suoi tormenti.
(Giulia_live) ***
La voce a te dovuta
E ancora attendo la tua voce: giù per i telescopi, da una stella attraverso specchi e gallerie di anni bisestili può venire. Non so da dove. Dal prodigio, sempre. Perché se tu mi chiami sarà da un miracolo, ignoto, senza vederlo.
Pedro Salinas
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Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48