ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
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Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Messaggi del 16/07/2013
*
Una breve gita in collina, in quella calda giornata di tarda primavera. Pur facendo attenzione alle curve, a tratti il mio sguardo si perdeva tra il verde intenso dei boschi e dei prati, e le rare nuvole bianchissime che si dondolavano nel cielo azzurro. Salendo lungo i tornanti, mi assalì il ricordo delle innumerevoli volte in cui avevo percorso quella strada insieme a lui, per raggiungere il nostro posto speciale. E di quelle mattinate in cui avevamo preso un permesso dal lavoro – dando giustificazioni assurde - per salire in collina a fare l’amore lassù, en plein air, fra gli alberi e il torrente gorgogliante e il brusio di un’ape, come fossimo immersi in un mitico eden. Ed era indicibilmente bello, bello da morire, percorrere ogni lento tornante con il suo braccio ostinatamente attorno alle mie spalle, e una mano sola per il cambio e per il volante, mentre la mia errava quasi distrattamente sulla sua coscia… E ci fu quel mattino in cui il nostro posto magico non era deserto, così salimmo ancora, verso la cima della collina per trovare un posto nuovo, e ci fermammo ai bordi in un viottolo che sbucava sull’ampio greto sassoso del fiume. Da un punto alto della collina, sul lato opposto del fiume, giungevano i tonfi dei colpi sparati da un mortaio. Poco più tardi vedemmo arrivare una camionetta dell’esercito che andò a fermarsi a una distanza di strategica discrezione, e rimase ferma finché non salimmo in auto, pronti per ripartire. Solo all’uscita dal viottolo notammo il cartello che indicava divieto di accesso, per esercitazioni militari di tiro. Ci mettemmo a ridere con un certo imbarazzo, chiedendoci… ma si può essere così ciechi, così abbagliati da un’urgenza d’amore, da ignorare segnali per evitare il rischio di finire sulla traiettoria di fuoco di un mortaio?
(Giulia_live, Confessioni di un'italiana)
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Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48