Sono poesia senza saperlo
poeta, dice che lo sono,
ma non oso nemmeno essere
perché sento solo [il discorso]
per non conoscerlo
comunque,
umano sono così tanto
per cercarlo
e
scriverlo coraggiosamente
[anche senza sapere come
definirlo]
Poesia? Cosa sarebbe?
Sono solo un'anima fuggitiva
che si
allevia nelle lettere
[e si nasconde a lungo]
Nessun individuo potrà essere sottoposto a interferenze arbitrarie nella sua vita privata,
nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore
e della sua reputazione.
Ogni individuo ha diritto a essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.
(Dichiarazione dei diritti dell'uomo. art.12)
ECCOLI
*
Fu attraverso una crepa che non conoscevo, un vuoto non notato dai miei desideri acuti e forti, che la freschezza improvvisamente mi incendiò, lasciandomi vulnerabile e ostaggio di un giro morbido, incantato da una tenerezza rara e imprigionata. Era una deduzione secca che reggeva con pura poesia i cristalli dei miei occhi che erano gonfi e così acclimatati, addormentati da questo aiuto per dormire che il mondo è diventato.
Ogni secondo un tremore, un pulsare coercitivo che mi incatena nelle vibrazioni di un sorriso singolare. È un calore viscerale, che libera le emozioni più rosse, consumando il cuore in un fugace addio, un risveglio che mi acquisita e mi edifica, mi innalza di rabbia; mi ingoia in un'esplosione di pura seduzione. La paura gongola l'orchestra con toni acuti, violando i suoi vestiti con un tocco infantile ma anestetico.
La poesia saliva la sua essenza e decide rime perse e svenute, tra le sfumature che una volta svelavano i miei occhi così dipinti di romanticismo. È il segreto che cancella le scelte e raffredda i gesti in un improvviso sotterfugio, salvando la mia povera anima in rifiuti e schegge dolorose. Mi reinvento, poiché non sento l'aria da queste parti da molto tempo. Fu una lacrima che rese di nuovo fertile il terreno della speranza.
Questi sono gli occhi che fiancheggiano le mie insipide sponde, splendendo un tocco corroborante, deliberando nuovi volti per questo rumore inebriante che spezza le tende di un amore avvolgente, una nuova e goffa tempesta che ruota l'universo che è nascosto dentro di me. Mi perdo in quei secondi in cui il mio corpo parcheggia e visualizza l'ingegneria delle stelle, di questo cielo così allineato al mio.
Sono scintille che attraversano crepe, raggi marroni che colorano le strade grigie in cui il mio corpo, per lungo tempo, ha vagato. Fu un incontro in mezzo al malinteso che risuonò attraverso ogni centimetro della mia anima stanca. Anche se mi ubriaco, reagisco ai miei desideri alla realtà, con l'obiettivo di assorbire questa vibrazione che convulsa completamente il mio cuore. In mezzo a questo silenzio che mi riverbera e mi impiglia, mi addormento. A volte mi ritrovo a desiderare di svegliarmi, perché non so più se vivo.
Si spacca l'amore
E il cielo su noi
Non chiederò perché puoi stare senza me
Non posso spiegare
Un bacio crudele
Non c'è ragione mai
In quello che mi fai
Sei uno sbaglio
Un sorriso
Messaggi di Luglio 2023
Post n°2374 pubblicato il 31 Luglio 2023 da ilcorrierediroma
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Art. 494 Sostituzione di persona Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all'altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino a un anno. Art. 498 Usurpazione di titoli o di onori Chiunque abusivamente porta in pubblico la divisa o i segni distintivi di un ufficio o impiego pubblico, o di un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, ovvero di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, ovvero indossa abusivamente in pubblico l'abito ecclesiastico, è punito con la multa da lire duecentomila a due milioni. Alla stessa pena soggiace chi si arroga dignità o gradi accademici, titoli, decorazioni o altre pubbliche insegne onorifiche, ovvero qualità inerenti ad alcuno degli uffici, impieghi o professioni, indicati nella disposizione precedente. La condanna importa la pubblicazione della sentenza.
"Distinguerai un pazzo, non per quello che dice, ma per il danno che provoca agli altri"
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA (Articolo 21, primo comma)
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