Creato da magicjuves il 04/05/2007

i ricordi del cuore

TUTTO QUELLO CHE MI PASSA NELLA MENTE.....UNA SOLA PAROLA JUVENTUS!!!

 

AUGURI ALEX PAPA' PER LA TERZA VOLTA ......GRANDI CUORI JUVENTINI NASCONO

Post n°2204 pubblicato il 27 Dicembre 2010 da magicjuves

Il numero 10 della Juventus padre per la terza volta: è un maschio, ancora sconosciuto il nome. La moglie Sonia gli ha già dato due figli, Tobias e Dorotea

Sonia e Alessandro Del Piero. LaPresse
Sonia e Alessandro Del Piero. LaPresse

MILANO, 27 dicembre 2010 - La famiglia Del Piero si allarga. Il capitano, orgoglioso, lo annuncia su Facebook e sul suo sito personale. "E' nato!!!" il primo commento a caldo. E' un maschietto, si chiama Sasha ed è il terzo erede in casa Del Piero dopo Tobias (nato il 22 ottobre 2007) e Dorotea (nata il 4 maggio 2009).

LE PAROLE DI ALE — "Stavolta sarà diverso, pensavamo. In realtà lo pensavamo anche quando è nata Dorotea - le parole di Ale sul suo sito -, dopo Tobias. Immaginavamo che le sensazioni fossero altrettanto straordinarie, ma meno sconvolgenti della prima volta. Invece no, ogni volta è come se tutto fosse nuovo, improvviso, inatteso. Come se la nostra memoria fosse “resettata”. E dunque anche questa volta siamo stati travolti dall’emozione. Probabilmente avrete già capito a cosa ci stiamo riferendo, vero? E allora eccoci qua, con immensa gioia, a rendervi partecipi di questo momento indimenticabile. Io e Sonia siamo felici di annunciare la nascita di Sasha. Il bimbo e la mamma stanno bene: da oggi siamo in cinque! Grazie come sempre per tutte le testimonianze di affetto che ci sono già pervenute. Siamo felicissimi, come la prima (e la seconda) volta".

 
 
 

Sè AMAURI parte non per la crociera forse arriva GILARDINO ....dubbi mi assalgono va' o c'e resta ?

Post n°2203 pubblicato il 27 Dicembre 2010 da magicjuves

Alla Juve mercato delle porte girevoli
Se parte Amauri sblocca Gilardino

Amauri, 30 anni, è fuori dal 19 novembre per una distorsione

Marotta lavora per la cessione di Sissoko: può sostituirlo Cigarini. Sfuma Dzeko: il Wolfsburg lo vende a gennaio, ma in bianconero non c'è posto
MASSIMILIANO NEROZZI

Se l'ultima remora della Juve, per fare shopping di lusso già a gennaio, era il sogno di prendersi Edin Dzeko, a giorni potrebbe essere scomparsa: per trenta milioni di euro, il Wolfsburg sarebbe infatti disposto a farlo partire subito, senza aspettare l'estate, con il Manchester City e il Bayern Monaco primi della fila degli acquirenti. Non i bianconeri, che a metà annata non possono assumere un giocatore extracomunitario. Mentre a giugno, potrebbero trovare la vetrina vuota. L'attaccante sloveno - assicurava ieri il quotidiano tedesco “Bild” - vuole fare trasloco immediato in un grande club: dopo tre anni di Bundesliga pare che si sia scocciato di essere al quint'ultimo posto, nonostante il suo consueto fatturato (10 gol in 17 partite di campionato). Essendo Dzeko merce difficile da reperire, da settimane la Juve s'era mossa verso altri articoli, pure graditi, e il più vicino resta Alberto Gilardino.

Su Gila sono già stati fatti colloqui, e se l'affare era inizialmente impostato per giugno, ora si sta esplorando l'ipotesi di un arruolamento in corsa. Nonostante il contratto, fino al 2013, e le dichiarazioni ufficiali, la punta non sembra voglia restare con la Fiorentina fino alla scadenza e pure il club s'è guardato attorno: per questo ha inserito nella lista dei sostituti Amauri e Maxi Lopez. L'eventuale intesa per l'italo-brasiliano spianerebbe l'accordo, perché i bianconeri devono necessariamente piazzare la punta prima di ingaggiarne un'altra. A complicare le cose c'è la retribuzione del giocatore juventino, sui 3,8 milioni a stagione fino al 2012: una soluzione, per l'acquirente, sarebbe l'allungamento del contratto, e rispettiva diminuzione dell'ingaggio, cioè quadriennale da 2 milioni. 

Idea pianificata dal Napoli, che ad Amauri sta pensando, non ancora dalla Fiorentina, anche se al ds Pantaleo Corvino Amauri piaceva già anni fa. Per finanziare l'operazione, vista la differenza di valutazione tra Gila e Amauri, con uno scarto attorno agli otto milioni, la Juve sta ragionando da tempo sulla cessione di Mohamed Sissoko: la mossa del club si sposerebbe pure con la volontà del giocatore, che ha chiesto di poter giocare con continuità. Cosa che Del Neri, con Aquilani e Felipe Melo titolari, non può proprio garantirgli. Al posto del maliano, l'ad e direttore generale Beppe Marotta dovrà dare la caccia a un altro del mestiere: l'ultimo nome offerto è quello di Luca Cigarini, 24 anni, meno agonismo ma più geometria, che Del Neri ebbe già all'Atalanta. Il giocatore, in prestito al Siviglia, tornerebbe in Italia molto volentieri.

 
 
 

questa e' la nostra fede questa e' la fede della SIGNORA.che mai nessuno espugnare il Massimino non ha prezzo

Post n°2202 pubblicato il 05 Dicembre 2010 da magicjuves

La Juve sbanca CataniaI bianconeri vincono 3-1 al Massimino con un primo tempo cinico e una ripresa autoritaria. Apre le danze Pepe e pareggia Morimoto. Poi si scatena l'attaccante che segna una doppietta e recrimina per un gol fantasma non visto dall'arbitro

Simone Pepe festeggia il suo gol con  Fabio Quagliarella. Reuters
Simone Pepe festeggia il suo gol con Fabio Quagliarella. Reuters

CATANIA, 5 dicembre 2010 - La Juventus non fa la fine di Roma e Inter e resta sulla scia di Milan e Lazio battendo il Catania con un netto 3-1. I tre punti conquistati al Massimino confermano una crescita costante dei bianconeri che volano sulle ali di uno strepitoso Quagliarella, autore di una strepitosa doppietta e della solita rete fantasma, con tanto di palla che sbatte sulla traversa per poi superare la linea di porta. Di Pepe il primo gol della serata, subito pareggiato da Morimoto.

CATANIA D'ATTACCO — Le premesse non erano certamente queste. Almeno per Giampaolo che all'insegna del pressing schiera Morimoto con Maxi Lopez e Gomez a supporto. Ma chiede a Martinho il valore aggiunto sulla fascia sinistra. Pressing a tutto campo contro una Juve che consegna a Iaquinta e Quagliarella il compito di cercare il gol. Mosse che alla fine dei primi 45' si dimostreranno tutte azzeccate. Le due squadre regalano un primo tempo veloce e piacevole, in cui i rossoazzurri incidono di più, ma faticano a finalizzare. Per gran parte della frazione sono i ragazzi di Giampaolo a mantenere il pallino del gioco, caratterizzato dalla costante pressione e l'aggressività chiesta dal tecnico come unica arma vincente contro la Juve.

BOTTA E RISPOSTA — Il Catania insiste con le verticalizzazioni, che i bianconeri faticano a digerire. Ma lo spettacolo è garantito da Martinho e Gomez, mancini pazzeschi, abili nel superare l'uomo e rifornire le punte con cross invitanti. La Juve soffre, ma usa l'esperienza per ribattere e ripartire. Aquilani conferma di non attraversare un buon momento e raddoppia il lavoro di Melo che copre e puntualmente consegna la palla a Krasic che fa il guastatore e cerca la porta. Il Catania intanto prosegue a macinare gioco sbilanciandosi e consegnando spazi alla Juve che riparte con calma e ragiona. Al 35' arriva il gol di Pepe. L'idea è di Iaquinta: gran lavoro sulla destra e assist teso su cui si avventa in mezzo all'area Pepe, abile a colpire al volo di controbalzo e infilare Andujar. Non fai in tempo a goderti il vantaggio che il Catania acciuffa il pari. Martinho è spettacolare e dalla linea di fondo mette al limite dell'area piccola una palla che Grosso controlla male. Morimoto non si fa pregare e con un tocco sporco segna.

Fabio Quagliarella festeggia la sua doppietta. LaPresse
Fabio Quagliarella festeggia la sua doppietta. LaPresse

QUAGLIARELLA SHOW — Un 1-1 che non fa una grinza, ma che ha il potere di caricare ulteriormente la Juve, ora più incisiva e veloce. Dal 43' al 44' accade di tutto. Dalla destra, il nervo scopero del Catania, Krasic mette in area un cross teso che Quagliarella scaglia in rete: la palla colpisce la traversa e rimabalza ben oltre la linea di porta. Gol netto, ma Damato ha un abbaglio clamoroso e non vede. Ma la delusione svanisce subito perché lo stesso Quagliarella trova il 2-1 su assist di Iaquinta, con un tiro incrociato e angolato. La prodezza dell'attaccante è vitamina per la Juve che scatta nella ripresa con sicurezza e autorità. Delneri ne approfitta per togliere lo spento Aquilani (dentro Sissoko), mentre Quagliarella decolla ancora e segna la terza rete, pardon, seconda. Ruba palla a Biagianti al limite e scarica una bordata che si infila alla destra di Andujar.

CONTROLLO — Il Catania però non si arrende, anche se manca il fuoco del primo tempo. Complice la Juve che in difesa non sbaglia più e controlla senza margini di errore, scatenandosi di tanto in tanto in contropiede. Manca soprattutto l'apporto di Gomez che Giampaolo sostituisce con Ricchiuti, mentre toglie Morimoto per Antenucci nel tentativo di riaprire il match. I nuovi entrati regalano infatti nuova linfa e il Catania sfiora il gol a ripetizione. Delneri risponde con Del Piero e Salihamidzic per Quagliarella e Pepe. Ale entra subito in partita: al 42' sfiora il poker di testa, al 48' parte in contropiede e regala Krasic una di quelle palle da spingere in rete; il serbo invece sbaglia la facile conclusione. Ma il 3-1 basta e avanza. Milan e Lazio sono avvisati: la Juve c'è e non molla

 
 
 

solo una multa alla Juve per via delle bombe carta e' La Fiorentina protesta

Post n°2201 pubblicato il 01 Dicembre 2010 da magicjuves


juve

 

Il Giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha sanzionato la Juventus con un´ammenda di 40.000 più la diffida a seguito di quanto avvenuto nel corso del match contro la Fiorentina di sabato scorso. La società bianconera, che martedì ha annunciato di aver presentato una querela contro ignoti per quanto accaduto, paga "per avere suoi sostenitori, al 9° e 18° del primo tempo, lanciato nel settore occupato dai tifosi avversari tre petardi, con conseguenze lesive per uno di essi; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all´art. 13 comma 1 lettere a) e b) Cgs per avere la Società concretamente operato con le Forze dell´ordine a fini preventivi e di vigilanza».

Dal canto suo la Fiorentina ha appreso con rammarico la decisione di sanzioni ritenute lievi visti i danni riportati da due tifosi viola, uno ad una gamba, l´altro ad un occhio con lesione della cornea.
«Un mezzo ferimento e un quasi accecamento valgono 40 mila euro - commenta con amarezza l´amministratore delegato della Fiorentina Sandro Mencucci - evidentemente questo è il tariffario. E´ un provvedimento che non condivido, anche perché viene punita la società Juventus che nella circostanza è incolpevole e non i veri delinquenti e quelli che gli hanno tenuto mano. Non è questo il modo per debellare la violenza negli stadi».

Dopo i fatti di sabato, Mencucci aveva espresso la rabbia e la delusione di tutto il club viola auspicando provvedimenti "esemplari" per la tifoseria bianconera, come sei mesi di trasferte vietate o una serie di partite da giocare a porte chiuse.
In serata l´Acf ha diffuso un comunicato ufficiale in cui si legge fra l´altro: «Sabato sera a Torino abbiamo assistito ad attacchi premeditati, bombe carta contro i nostri tifosi, ambulanza adiacente al terreno di gioco, feriti che, solo per fatalità, non hanno riportato conseguenze più gravi; fatti violenti e non accettabili che andrebbero puniti e condannati con maggior fermezza». E allo stadio ieri sera, prima dell´inizio della gara, sono partiti cori contro la Juventus che evocavano l´Heysel.

 
 
 

Evivva Buffon ha finalmente acceso la risposta A....RESTA ALLA JUVE.....The End

Post n°2200 pubblicato il 01 Dicembre 2010 da magicjuves

Buffon conferma 'Juve, resto'

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Il portiere della Juventus Gigi Buffon è intervenuto oggi in diretta telefonica a Sky Sport24.

Quando tornerai in campo?

La Juve sta andando benissimo, anche senza di me. Siamo tutti importanti e nessuno indispensabile, questa è la prima regola. Scherzi a parte, la cosa principale penso sia stato il fatto di aver guadagnato 2-3 settimane sui tempi prestabiliti. Questa è già una bella vittoria. E’ da cinque mesi che sono fuori dalla porta e quindi per riprendere un po’ di misure e dimestichezza col pallone, credo ci voglia un po’ di tempo. Poi, queste sono decisioni che spettano prettamente all’allenatore e quando mi vedrà in condizioni ottimali, farà le sue scelte.

L’allenatore in questione è Delneri o Ferguson?

Fate passare nei sottotitoli: “Buffon conferma che rimarrà alla Juve” (ride, ndr). In questi giorni ho avuto la possibilità di conoscere in maniera più approfondita Delneri e mi ha fatto un’ottima impressione. E’ una persona molto coerente e questa è una dote che lo porta ad avere il rispetto da parte del calciatore, fondamentale per allenare una squadra come la nostra.

 
 
 

Tutti i precedenti della sfida contro il Lech Poznan giocata contro i bianconeri

Post n°2199 pubblicato il 01 Dicembre 2010 da magicjuves

calcio uefa

Europa League: Lech Poznan-Juve, i precedenti

I bianconeri fanno visita ai polacchi dopo la beffa del 3-3 nella gara di andata

La Juventus fa visita al Lech Poznan nella quinta giornata del girone A di Europa League. E' il secondo confronto diretto tra le due formazioni, dopo la gara di andata dell'Olimpico: i bianconeri, sotto di due gol dopo 30 minuti, ribaltarono il risulato con Del Piero e Chiellini prima di subire il 3-3 del Lech in pieno recupero.

La Juve è la seconda squadra italiana a sfidare i polacchi. L'altra fu l' Udinese ai 32esimi di finale dell'edizione 2008-09 di Coppa Uefa. Dopo il 2-2 dell'andata in Polonia, i friulani vinsero 2-1 al ritorno al Friuli e passarono il turno.

 
 
 

Per la sfida di stasera in Europa League niente sponsor sulla maglia bianconera

Post n°2198 pubblicato il 01 Dicembre 2010 da magicjuves

 

Juve, contro il Lech niente
sponsor sulle maglie

Per le leggi polacche non è consentito pubblicizzare i siti di scommesse sportive. L'Uefa ha deciso di non concedere la deroga

POZNAN, 1 dicembre - Problema sponsor per la Juve per la partita di Europa League contro il Lech Poznan. Secondo le leggi polacche, infatti, non è consentito pubblicizzare siti di scommesse sportive, e l'eventuale infrazione potrebbe costare una multa salata. Il problema dello sponsor è stato sollevato dai giornalisti polacchi durante la conferenza stampa del Lech. La Juventus ha chiesto una deroga alla Uefa, che però ha risposto in maniera negativa. I bianconeri saranno quindi costretti ad "oscurare" lo sponsor sulle proprie maglie.

 
 
 

Pareggio su' una Fiorentina...un sol punto per andare al 3 posto

Post n°2197 pubblicato il 28 Novembre 2010 da magicjuves

Pepe sul finale regala il pari ai bianconeri, passati in svantaggio per un’autorete di Motta. Del Neri vede il bicchiere mezzo vuoto, e parla di due punti persi.

Il portiere della Fiorentina guarda il pallone calciato da Pepe insaccarsi nella propria rete per il pareggio della Juventus (Getty Images)

Il portiere della Fiorentina guarda il pallone calciato da Pepe insaccarsi nella propria rete per il pareggio della Juventus (Getty Images)
Pareggio interno per la Juventus, che rincorre per tutta la partita una Fiorentina passata presto in vantaggio (deviazione fatale di Motta su cross di Vargas) e subito ritiratasi in trincea a difendere la rete. Boruc con due interventi prodigiosi si oppone a Chiellini e Iaquinta, poco dopo, però si lascia sorprendere dall’“apprendista” Pepe, che carpisce i segreti del maestro Alex mandando un calcio di punizione poco sotto l’incrocio. 

COSA VA
 – La striscia positiva continua, allungandosi piacevolmente. L’ultima sconfitta risale al tonfo interno con il Palermo, roba ormai di mesi fa. Buona la reazione al gol subito, passato qualche minuto di assestamento per riprendersi dalla zuccata autolesionista di Motta, la squadra di Del Neri ha provato a mettere sotto gli avversari. Progetto riuscito a sprazzi, ed emerso più convinto e deciso nel finale, complice il calo fisico dei viola e l’uscita di un Aquilani scalfito nelle gambe e nelle idee. La difesa ancora una volta è il reparto che al momento dà più garanzie: solo l’autogol ha permesso agli avversari di andare in rete, per il resto serata di tranquillità per Storari. Chiellini e Bonucci aumentano quotidianamente la loro intesa, e il pane commestibile per i centravanti avversari diminuisce in proporzione.  

COSA NON VA –  Ieri è mancato lo spunto decisivo in attacco, l’inconsistenza è da suddividersi tra tutti gli uomini più offensivi. Quagliarella ha spesso girato a largo invano, polveri bagnate per l’attaccante ex Napoli. Del Piero, sceso in campo in non perfette condizioni fisiche, ha giostrato al limite dell’area, senza riuscire a trovare lo spazio per la giocata vincente. Krasic ha patito il raddoppio costante, trovando aria solo in due circostanze, spunti che si sono persi nel nulla. Iaquinta, entrato nella ripresa, ha fornito il solito apporto di grinta e fisicità, ma ha anche sbagliato un goal facile come bere un bicchier d’acqua. Mancando la lucida regia di Aquilani, il gioco dei bianconeri ne ha inevitabilmente risentito. Melo ha provato a fare l’uno e l’altro, con esiti alterni. Da dire anche che il vantaggio iniziale della Fiorentina ha consentito agli uomini di Mihajlovic di difendersi oltremodo, giocando esclusivamente in contropiede (un robusto 4-5-1, Gilardino isolato in avanti), fattore che ha contribuito a impoverire le già limitate intuizioni offensive dei bianconeri.

TOP&FLOP –  Chiellini e Bonucci sicuri in difesa, e pericolosi in avanti. Numerosi i calci piazzati che hanno visto i difensori andare vicini al gol, di testa e di piede. Pepe rimette nei binari della parità una partita che sembrava quasi compromessa, tra sfortuna, mancanza d’incisività e portieri in serata di grazia. Bella la punizione dell’esterno ex Udinese, per una sera degno sostituto del capitano bianconero. Motta rischia di finire nell’imbuto che di recente ha inghiottito altri compagni (basti pensare al Melo dell’anno scorso). Insicuro, timoroso, spesso fischiato dai tifosi che notano l’imbarazzo del terzino, ormai in soggezione. Esclusa la zuccata nella propria porta, un mix di iella e svarione, il terzino ha patito in maniera lampante Vargas. Per Krasic una serata con più luci che ombre, essendo il giocatore più temuto il raddoppio non manca mai, non facile per il serbo trovare terreno da inghiottire con la consueta dinamicità.

CONSIGLI PER IL MISTER 
–  Potrebbe essere un’idea quella di tornare, di tanto in tanto, al 4-4-2 “classico”, modulo rispolverato nel finale di ieri sera. Questa disposizione permetterebbe a Krasic di essere meno prevedibile, avendo la Juve la possibilità reale di costruire su entrambe le fasce, è ormai arcinoto che Marchisio da ala sinistra si trasforma in centrale aggiunto. Soluzione utile anche per Quagliarella, più libero di agire vicino alla porta. Al momento inutile fare rivoluzioni, la Juve dell’ultimo periodo viaggia a vele spiegate, ma il ritorno all’antico, ieri utilizzato solo nel finale, può essere anche una possibilità da sfruttare dall’inizio.

IL FUTURO – Mercoledì il futuro europeo sarà definitivamente svelato. La trasferta in Polonia dirà se si torna a casa, o se l’avventura può continuare, i tre punti sono quanto mai essenziali. Le assenze al solito saranno parecchie, come se non bastasse c’è un quintetto integro fisicamente ma inutilizzabile perché fuori dalla lista Uefa (Aquilani, Quagliarella, Sorensen, Salihamidzic e Grosso). Probabile vedere il tandem di attacco Del Piero-Iaquinta, a centrocampo Pepe e Krasic esterni con Melo e Marchisio centrali. In difesa il convento passa soltanto quattro giocatori utilizzabili, Motta, Bonucci, Chiellini e Traorè. Fondamentale fare di necessità virtù, evitando di concludere anzitempo la corsa europea.

 
 
 

I P.M.del grande Luciano Moggi e le trascrizioni nuove .........

Post n°2196 pubblicato il 23 Novembre 2010 da magicjuves

Pm e avvocati di Moggi 
chiedono nuove trascrizioniProcesso di Napoli, mossa della Procura: chiesta la messa per iscritto di nuove intercettazioni in cui l'ex dg della Juve farebbe riferimento a nuove utenze "segrete". Risposta della difesa: ci sarebbero 151 colloqui mai presi in esame che alleggerirebbero la posizione di Big Luciano

Pm e avvocati di Moggi  chiedono nuove trascrizioni

NAPOLI - Mossa e contromossa di accusa e difesa al processo Calciopoli. I pubblici ministeri Stefano Capuano e Giuseppe Narducci hanno chiesto la trascrizione di quattro nuove intercettazioni: si tratta di conversazioni di Luciano Moggi captate a telefono cellulare "aperto", nelle quali l'ex dg della Juventus fa riferimento, secondo la ricostruzione della Procura, al ricorso ad altre utenze ritenute segrete che costituiscono uno dei principali elementi d'accusa. Anche gli avvocati hanno chiesto la trascrizione di nuovi colloqui: 151 in tutto, cento dei quali segnalati dagli avvocati Paolo Trofino e Maurilio Prioreschi, legali di Moggi.

Il Tribunale ha conferito l'incarico al perito Roberto Porto che ha chiesto 60 giorni di tempo per la trascrizione. In udienza sono stati sentiti altri testimoni fra i quali l'attuale direttore sportivo del Napoli, Riccardo Bigon, all'epoca dei fatti team manager della Reggina, e il giornalista Rai Ciro Venerato. Al dirigente è stato chiesto di alcune decisioni arbitrali contestate durante il campionato 2004-2005 disputato dalla Reggina. "Per noi il bilancio complessivo fu più in passivo", ha detto Bigon.

La testimonianza di Venerato ha riguardato il periodo nel quale il giornalista, all'epoca "precario di fascia A" in Rai, oggi redattore presso la sede di Pescara, seguiva la Juventus con il compito fra l'altro di preparare servizi di retroscena a margine della partita domenicale. 

Venerato ha rivendicato il rapporto di amicizia con Moggi, con il quale si è anche calorosamente salutato al termine della deposizione, ma ha escluso categoricamente interferenze dell'allora direttore generale della Juventus "sul taglio dei miei servizi o più in generale sul mio lavoro. Seguivo la Juve perché lo avevo meritato sul campo. Se dovevo criticare o bastonare, lo facevo". Venerato ha definito "uno sfogo, magari non bellissimo, ma solo uno sfogo su un argomento di cui avevo discusso anche con i responsabili di Raisport" la telefonata nella quale chiedeva a Moggi di parlare con Ignazio Scardina, caporedattore Rai oggi imputato di associazione per delinquere nel processo, che non lo aveva designato per una partita della Juventus. Il processo riprenderà il 14 dicembre. A una delle prossime udienze la Procura potrebbe citare un nuovo testimone: l'ex presidente del Napoli Giorgio Corbelli, sentito nei giorni scorsi dai pm sui fatti che segnarono la stagione 2000-2001 quando il Napoli, allenato per sei partite da Zeman, poi esonerato, retrocesse in serie B all'ultima giornata

 
 
 

Lui il Nostro GIORGIONE e' BIANCONERO fine al 2015......Grazie Chiellini di esistere

Post n°2195 pubblicato il 23 Novembre 2010 da magicjuves

 

MERCATO JUVE CHIELLINI RINNOVO / Torino – Momenti decisivi per il rinnovo del contratto di Giorgio Chiellini. Secondo quanto riferito da Sky Sport, proprio in questi istanti, sarebbero riuniti nella sede della società bianconera il giocatore e il fratello, con Beppe Marotta, Andrea Agnelli e l’avvocato Briamonte, sempre presente al momento delle firme. In serata dovrebbe arrivare l’annuncio, ormai c’è l’accordo a 360 gradi fra le parti: il giocatore firmerà fino al 2015 e percerpirà un ingaggio di 3,5 milioni di euro netti a stagione.

 
 
 

Rispunta " Buffon ma ando' stavi ? " che e' aria di ripensamenti..........

Post n°2194 pubblicato il 23 Novembre 2010 da magicjuves

Buffon ritorna alla Juve assieme ai dubbi

Si rivede Gigi Buffon a Vinovo e a gennaio, probabilmente in campo, scenderà nuovamente in campo per tornare a coprire i pali della porta baincoenra. Oggi il portiere ha sostenuto il primo test atletico dopo l'intervento svolto a luglio di ernia del disco e l'esito sembra buono. Il grande rendimento di Storari, però, sembra far diventare il campione del mondo non solo una risorsa ma anche un notevole problema. 

Vendere o tenere? - La Juventus di oggi - in grande spolvero nonostanmte l'uso di seconde leve, cerotti e uomini contati, adesso si domanda cosa capiterà domani. C'è chi dice addio alla vecchia guardia che si è coperta di gloria, e pesa su presente e futuro a causa degli ingaggi. Il discorso vale per Buffon e Del Piero in primis, ma anche per Amauri, Sissoko e Iaquinta, nonostante abbiano molto meno tempo alle spalle. Gente che ha mercato, In partiacora Buffon, desiderato da Bayern e Manchester United. 

Contropartite - Le contropartite, in caso di cessione, appaiono interessanti. Due su tutte: Berbatov dagli inglesi e Demichelis dai tedeschi. Buffon, 33 anni a gennaio, ne ha uno in meno di Storari, che si è confermato giocatore affidabile almeno per un futuro medio e che comunque è stato acquistato per 5 milioni, cifra importante per un portiere di riserva. Dopo la seduta atletica di Vinovo, il portiere azzurro non si é fermato con i compagni, un segnale piccolo ma non insignificante sullo stato d'animo. Su Del Piero, la società sta riflettendo: l'alternativa è privarsi del campione dandogli però in cambio un ruolo significativo, che in questo momento non è facile trovare (vedi il caso Nedved); oppure continuare un altro anno, permettendogli di chiudere la carriera nel nuovo stadio, simbolo della rinascita bianconera, godendo anche dell'effetto derivante dalla figura carismatica. 

Il futuro - A gennaio è difficile che Buffon parta. Ma la Juventus vuole reperire sul mercato giocatori indispensabili come un terzino destro, un centravanti, un centrocampista di riserva; e ha bisogno di risorse. Sul mercato dovrebeb andare Sissoko, che sembra non riscuotere più particolari consensi, ma sembra difficile poter monetizzare con Amauri e Iaquinta. Poi, c'é da riscattare (a giugno) Aquilani, su cui la società ha sciolto i dubbi fisici: 16 milioni al Liverpool sono una cifra non scandalosa per un centrocampista con potenzialità enormi. Oggi dopo un esame, il centrocampista è stato confortato sulle sue condizioni: non ha lesioni all'adduttore destro ma solo un affaticamento e quindi si prenota dovrebbe esserci contro la Fiorentina sabato prossimo. Del Neri respira, perché oltre a Krasic, recuperato in anticipo, riacquista anche Pepe, dopo la squalifica, e si ritrova in difesa anche Sorensen che stupisce sempre di più.

 
 
 

Contro il Genoa in dubbio Krasic sè stara' bene giochera' le ultime da Del neri

Post n°2193 pubblicato il 20 Novembre 2010 da magicjuves

Gigi Delneri conosce bene il calore del Ferraris. Domenica contro il Genoa la Juventus affrontera' la sua prima partita di mezzogiorno e mezzo con alcuni dubbi, uno su tutti il dubbio Milos Krasic. Il serbo pare abbia recuperato dall'infortunio e potrebbe esserci gia' domenica, anche se Delneri su questo e' categorico.'Vediamo come sta oggi, ma se c'e' minimo di rischio non gioca', chiarisce il tecnico. 'Di sicuro lo porteremo in panchina, ma tutto dipende da quanti minuti ha nelle gambe. E' anche una questione di tempi di gioco. Lanzafame potrebbe essere un'alternativa importante a Krasic, sta bene e potrebbe essere una chance importante per lui, e' da un po' che non si vede, ma sta bene'.'Il fattore rischio per Krasic non esiste, e' solo una questione di quanto tempo ha nelle gambe. Non posso decidere di fare sostituzioni programmate, anche senza di lui la squadra ha tutte le possibilita'. Se stara' bene giochera', se sta male stara' fuori', dice Delneri.A complicare la situazione e' arrivato in settimana il pesante ko di Amauri che stara' fermo almeno due mesi e che potrebbe portare la Juve sul mercato. 'Da qui a gennaio manca ancora tanto, abbiamo molto a cui pensare, altro che mercato', spiega il tecnico. 'L'unico problema potrebbe essere l'Europa League, ma al momento i tre attaccanti che abbiamo ci danno garanzie'. Proseguendo sulla formazione Delneri spiega che 'gioca Motta. In ogni modo sono convinto che nel calcio la titolarita' e' effimera, per me chi e' disponibile e' titolare. Motta ha fatto bene e anche per la maggiore esperienza rispetto a Sorensen mi sembra la soluzione piu' giusta'. Tornando alla partita, il vero problema potrebbe essere il fattore campo. Affrontare il Genoa a Genova non e' semplice e Delneri, dopo un anno sulla panchina della Sampdoria lo sa bene. 'E' un ambiente intenso e complicato, l'affetto dei tifosi e' continuo e di sostegno ed e' un atteggiamento da rispettare. I giocatori devono essere pronti a questo atteggiamento. L'arbitro sara' all'altezza della situazione, poi gli errori fanno parte del gioco', dice a proposito delle polemiche arbitrali, soprattutto in riferimento alla squalifica di Pepe per l'episodio del rigore contro la Roma. 'Sulla dinamica sono d'accordo con Pepe', spiega a questo proposito. 'Noi discutiamo sul fatto che a volte si da' a volte no, pero' poi mi sembra che il calcio di rigore si possa dare'. Domenica ci sara' il Genoa che col cambio di tecnico e' tornato a vincere. 'La Juventus deve affrontarla con la sua identita', non bisogna adattarsi agli avversari, ma bisogna giocare sempre da Juventus. Anche con Ballardini troveremo un ambiente che ho gia' provato. Dobbiamo essere pronti alla battaglia calcistica, come deve essere ogni domenica. Derby? No assolutamente. Ho fatto un anno alla Samp, ma so com'e' giocare col Genoa a Genova'. Una battuta su Cassano: 'L'ho allenato, un domani potrei tornare ma non so dove, mai dire mai, ma al momento ho altro a cui pensare', dice Delneri che indica il Milan 'come la squadra che sta meglio'.La novita' delle 12.30, spiega il tecnico, e' stata affrontata al meglio. 'Abbiamo provato gia' una giornata tipo e abbiamo fatto di tutto per essere al meglio, anche se ci sono delle difficolta' abbastanza importanti per essere a posto fisicamente. L'obiettivo pero' e' fare del nostro meglio per rimanere agganciati al trend del momento e poi decidere tutto nel momento giusto del campionato'.

 
 
 

pareggio molto amaro nell'Italia di Prandelli che non decolla

Post n°2192 pubblicato il 17 Novembre 2010 da magicjuves

Gli azzurri faticano a Klagenfurt con la Romania: finisce 1-1. Nel primo tempo i giovani vanno sotto per il gol di Marica, nella ripresa Prandelli mette i veterani e arriva il pareggio con un colpo di testa di Quagliarella deviato dallo stesso bomber avversario

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C'era una grande attesa per l'Italia dei giovani scelta da Prandelli per l'amichevole di Klagenfurt contro la Romania. E la sensazione con cui si chiude la serata austriaca è quella dell'amaro in bocca. Non tanto per l'1-1 finale, quanto per il modo attraverso il quale è giunto. Con i "ragazzi" che nel primo tempo hanno deluso e i veterani che hanno salvato il punteggio nel secondo. Ma quanto serviva questo risultato? Poco, niente. Forse soltanto a salvare la faccia. Forse, però, sarebbe stato meglio fare qualche cambio in meno e dare più fiducia a chi è alle prime esperienze con la maglia azzurra.

LA NAZIONALE DEI GIOVANI - Cesare Prandelli coglie l'occasione per dare un ulteriore impulso al processo di svecchiamento già in atto. Nasce così un'Italia con la formazione titolare che ha soltanto 24 anni d'età media, un capitano come Giuseppe Rossi (23 anni, 18 presenze in Nazionale con questa) e quattro esordienti subito gettati nella mischia: Ranocchia, Balzaretti, Ledesma (il nuovo oriundo) e Diamanti. Senza dimenticarsi di tre graditi ritorni: Santon, Aquilani e Balotelli. Di spunti, insomma, ce ne sarebbero a bizzeffe.

ITALIA SPENTA, MARICA LA PUNISCE - A Klagenfurt il clima è freddo. Vuoi per il meteo, vuoi per la scarsa presenza di tifosi. O vuoi perché alcuni si permettono addirittura di fischiare Balotelli al primo tocco di palla. Il fatto è che l'Italia di gioco ne fa poco, muovendo molto lentamente la sfera e finendo per subire il pressing romeno. La prima occasione è al 15', quando Chivu conferma la maledizione interista lasciando il campo per un problema alla coscia sinistra. Il primo tiro azzurro addirittura al 23' con una punizione morbida morbida di Balotelli. E al 34' la Romania passa meritatamente in vantaggio con Marica, che approfitta di una dormita generale con Bonucci protagonista indiscusso su una conclusione mancata di Rat. L'Italia non reagisce e se ne va all'intervallo senza aver mai creato alcuna azione pericolosa, a parte una bella fiammata di Balotelli al 45'.

TANTI CAMBI, QUAGLIARELLA PAREGGIA - Prandelli boccia l'Italia vista nel primo tempo con tre cambi in avvio di ripresa (fuori i deludenti Ledesma, Diamanti e Rossi) che portano Pirlo, De Rossi e Gilardino in campo. Gli azzurri si svegliano grazie al bomber di Biella, che prima sfiora il gol e poi se ne vede annullare uno nel giro di due minuti. La partita gira. Ma il ct al 58' toglie anche Santon e Balotelli per dare spazio a Cassani e Quagliarella. La Nazionaleprende il controllo del campo, però non crea mai nulla e torna in fretta nel pieno torpore. Al 78' c'è anche l'infortunio di De Rossi, che lascia il campo per problemi all'inguine e viene rimpiazzato da Pazzini. Sembra finita. Ma all'82' Quagliarella spizza un corner di Pirlo e con l'aiuto di una leggera deviazione di Marica è gol. Quello che sancisce il pareggio finale e manda in archivio un 2010 pessimo per i colori azzurri: 3 vittorie (di cui una a tavolino), 4 sconfitte e 5 pareggi. Adesso che si volti pagina. E non solo per 45'.

 
 
 

Grande Ciro Ferrara CUORE BIANCONERO HA VINTO PER 2 A 1 CONTRO LA TURCHIA

Post n°2191 pubblicato il 17 Novembre 2010 da magicjuves

Federico Macheda - Italy U21 (Getty Images)

Buona la prima per Ciro Ferrara. L'Italia U21 sconfigge 2-1 allo stadio Recchioni di Fermo i pari età della Turchia, e inizia nel migliore dei modi il nuovo ciclo. Le reti azzurre portano entrambe la firma di Chicco Macheda, che va in goal al 41’ su assist di Fabbrini, e al 56’ su lancio in verticale di Romizzi. La Turchia accorcia le distanze all’87’ con Ismail che sfrutta un erroraccio di Tonelli per trafiggere Perin.  

FORMAZIONI – Per la sua prima sulla panchina degli azzurrini Ciro Ferrara schiera una difesa giovanissima: Seculin in porta, Donati e Crescenzi sugli esterni, Caldirola e Brosco centrali. A centrocampo l’ex tecnico bianconero si affida alla regia del barese D’Alessandro, ai guizzi di Soriano e all’estro dell’empolese Fabbrini. Romizi completa la linea mediana. In attacco il tandem offensivo è composto da Destro e Macheda. Il suo collega turco Cetiner risponde con una squadra molto offensiva. I perni della selezione turca sono il portiere Ozkan e il centrocampista offensivo Emre Colak.

PARTITA – L’avvio degli azzurrini non è dei migliori. I giocatori di Ferrara soffrono inizialmente l’intraprendenza dei pari età turchi, che giocano con una formazione più rodata. Il più pericoloso nelle fila turche è il centrocampista del Galatasaray Emre Colak: all’11’ colpisce il palo a Seculin battuto, un minuto dopo impegna nuovamente con il destro il portiere azzurro costretto a una parata in due tempi. Al 16’ si fa male il difensore centrale Brosco, e Ferrara lo sostituisce con il primavera viola Camporese. Gli azzurri pian piano acquistano sicurezza nei propri mezzi e al 22’ vanno vicinissimi al vantaggio: il pallone sfugge dalle mani al portiere Ozkan, Destro va al colpo di testa sottorete ma lo stesso Ozkan con un colpo di reni smanaccia sopra la traversa. Al 28’ Romizi lancia Fabbrini in area: l’empolese si coordina per il tiro ma viene fermato con un duro intervento al limite del regolamento. Al 31’ c’è un cambio anche nella Turchia: Serdar rileva il compagno di squadra Mamhut. Due minuti dopo è Sahin di testa a rendersi pericoloso, con il pallone che finisce sul fondo dopo aver sorvolato la traversa. Al 41’ arriva il goal italiano: discesa di Macheda sulla destra, dopo un rimpallo la palla torna all’azzurro che chiede e ottiene lo scambio da Fabbrini. A tu per tu con Ozkan il giocatore del Manchester United dimostra grande freddezza e insacca da centro area. Passano quattro minuti e D’Alessandro sfiora il raddoppio con una bella conclusione dal limite dell’area, finita di poco alta sulla traversa. Al 47’ ci prova dalla distanza Romizzi: la sua conclusione centrale è però bloccata da Ozkan. La prima frazione di gioco non offre altre emozioni e termina sul punteggio di 1-0 per gli azzurrini.

Nell’intervallo Ferrara decide di operare tre cambi: in porta entra Perin al posto di Seculin, a centrocampo Giandonato rileva Soriano e in attacco Borini sostituisce Destro. Un cambio anche nelle fila turche: entra Soner al posto di Alper Uludag. Dopo un intervento dubbio su Borini in area di rigore turca, al 56' Romizi pesca in verticale Macheda, che si ritrova tutto solo con il pallone al di là della difesa turca: l’attaccante dei Red Devils prosegue la sua corsa palla al piede, entra in area e batte senza alcuna difficoltà Ozkan, firmando la sua personale doppietta. Si susseguono i cambi nell’una e nell’altra squadra: fra gli azzurrini entrano Gabbiadini per Macheda e Tatini per D’Alessandro. Nella Turchia in campo Anil per Emre Colak e Umut per Burak. La Nazionale anatolica prova a spingere sull’acceleratore per trovare il goal, e schiaccia l’Italia nella propria metà campo, ma la squadra di Ferrara dimostra una certa accortezza tattica e un certo ordine difensivo. Ferrara decide di far entrare anche Biraghi al posto di Crescenzi e Misuraca al posto di Fabbrini. Nella Turchia va in campo Ismail Haktan per Alper Potuk. L’Italia legittima la vittoria con due belle azioni. Prima c’è un bel lancio di Tatini per Borini, ma la punta del Chelsea viene anticipata al limite dell’area dall’uscita alla kamikaze di Ozkan. Poi lo stesso Borini smarca di tacco Misuraca, che serve un assist a Gabbiadini: l’attaccante del Cittadella colpisce di testa e centra in pieno il palo alla sinistra di Ozkan. Sul finire di gara ancora sostituzioni. Nell’Italia entrano Tonelli per Donati, Faraoni per Caldirola e Rizzo per Romizi. Nella Turchia in campo Soner per Sahin e Musa per Sakib. All’89’ la Turchia accorcia le distanze con Ismail, che intercetta un passaggio di Tonelli e tutto solo davanti a Perin, lo trafigge da pochi passi. Il match si incattivisce un po’, e dopo aver ammonito Yusuf Onur,  Bertolini estrae il cartellino giallo anche per l’autore del goal Ismail. Non c’è però più tempo per la rimonta avversaria, e Ciro Ferrara può sorridere per un esordio vincente sulla panchina dell’Under 21. A Fermo finisce 2-1 per gli azzurrini.    

CHIAVE – La differenza la fa la maggior qualità offensiva dell’Italia. La Turchia gioca bene, ma alla fine tira poche volte in porta. L’Italia soffre a tratti, però in area di rigore ha attaccanti di peso che alla lunga risolvono il match.

CHICCA – L’azione più bella della partita è quella che conduce al goal dell’1-0. Macheda scende palla al piede sulla destra, c’è un rimpallo con un difensore ma il pallone torna fra i suoi piedi. Macheda scambia allora con Fabbrini, che con un passaggio filtrante lo smarca a centro area. L’attaccante dei Red Devils è molto freddo e di sinistro fulmina Ozkan.

MOVIOLA – Gara piuttosto semplice da arbitrare per lo svizzero Bertolini. Ci sono però due azioni dubbie. Al 28’ Fabbrini viene fermato in area dal turco Yusuf Onur con un’entrata al limite del regolamento, sulla quale il direttore di gara lascia proseguire. Al 56’ è invece Borini a finire giù in area turca, ma anche stavolta l’arbitro fa continuare il gioco.

TATTICA – Per la sua gara d’esordio sulla panchina dell’Under 21 Ferrara schiera la squadra azzurra con un classico 4-4-2. Modulo più offensivo invece per Cetiner, che manda in campo i giovani turchi con il 4-3-3.

PROMOSSI&BOCCIATI – Il migliore in campo è sicuramente Chicco Macheda (Voto 7.5), non solo per la doppietta, ma per l’impegno profuso finché rimane in campo. Prestazione di qualità anche per i centrocampisti azzurri. Il peggiore è invece Tonelli (Voto 4.5), che pur in campo per pochi minuti, fa un errore madornale, servendo in pratica a Ismail l’assist per il goal della bandiera.

 
 
 

Mamma mia che sballo sarebbe FORLAN in maglia Bianconera.....Che fisicaccio

Post n°2190 pubblicato il 17 Novembre 2010 da magicjuves

Forlan con trenzas

CALCIOMERCATO JUVENTUS – Che Forlan dell’Atletico Madrid è la soluzione giusta per l’attacco della Juventus non c’è nulla da inventarsi. Forlan per la Juventus sarebbe quella soluzione al problema relativo ai goal delle punte che latitano un po per imprecisione un po perchè Amauri e Del Piero non hanno dimostrato quella continuità che alla Juve manca. Marotta ha parlato di Forlan, il dg bianconero ha lasciato la porta aperta ma attualmente è troppo presto per parlare di un futuro di Forlan in bianconero. La proprietà della Juve deciderà in merito anche perchè molto dipenderà dal rinnovo di Del Piero. Se la Juventus come si dice rinnoverà il contratto del suo capitano per altri due anni, difficilmente Marotta potrà portare Forlan alla Juve. L’uruguyano sembra nelle ultime ore essere entrato nei pensieri di Josè Mourinho che lo vuole al Real. L’unico problema sarà la rivalità fra Atletico e Real. Proprio per questo la Juventus potrebbe essere la soluzione ideale anche per lo stesso Forlan. La Juventus vorrebbe rinnovare un altro anno con Del Piero e prendere Forlan. Il capitano bianconero accetterà? Del Neri ha tante soluzioni come trequartisti avanzati e con il 4-4-2 adottato la davanti sono necessarie due belle punte. Forlan è una di queste!

 
 
 

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«Pavel Nedved, che non solo rappresenta un pezzo di storia juventina estremamente importante, ma porta con sé i valori cui la Juventus si ispira: la determinazione e la voglia di non mollare mai fino al 94°, perché se si ha la consapevolezza di dare tutto, come Pavel ha fatto nella sua carriera, i risultati arriveranno».

Riprendiamo con piacere le parole del Presidente Andrea Agnelli sposandone in pieno il contenuto; determinazione e voglia di non mollare mai, gli stessi principi che animano da sempre anche la nostra associazione: Giulemanidallajuve. 

Non a caso questi valori li abbiamo sempre riconosciuti a Pavel. Campeggia da tempo nel nostro sito la sua immagine a testimonianza di quello che da sempre ha rappresentato e che rappresenta tutt’ora per i colori bianconeri.

Durante l’assemblea degli azionisti del 27 ottobre, il nostro Presidente Belviso, ha consegnato a Pavel la tessera di socio onorario di giulemanidallajuve. 

Vogliamo condividere, sperando che vi faccia piacere, questo gesto simbolico con tutti voi che da sempre sostenete la nostra associazione.

Forza Juve e forza Giulemanidallajuve! 

 

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Repertorio dell'Avvocato

"Mi emoziona anche solo leggerla una parola che inizia con la J di Juventus"

 

-"Avvocato, che vinca la Juve o che vinca il migliore? - Sono fortunato, spesso le due cose coincidono"

-"Mi emoziono anche quando vedo la lettera "J" in un titolo di giornale"

- Michel Platini "l' abbiamo comprato per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras"

- Su Micheal Schumacher:"Il migliore.Quando si ha in squadra uno come quello,se non si vince è colpa loro".Riferendosi al team Ferrari.

- Ancora su Schumi:"Schumacher è come Pelè, come Fangio, e se Del Piero è Pinturicchio, Schumacher è Andy Warhol".

- Dopo il 5 maggio 2002 "Dopo i due missili di Seedorf a San Siro non ci credevo più.Ma quando ha parlato Sensi.."

- Quando l'Avvocato ricevette in visita Gorbachov,la prima cosa che gli disse fu "venga,la porto a vedere la Juventus"

-Prima di Juve-Ajax del 22 maggio 1996(Juve campione d'Europa):"Se loro sono una squadra di pittori fiamminghi,noi,saremmo i piemontesi tosti"

-Dopo Juve-Milan 1-0 e Roma-Lecce 2-3:"Mi aspetto sempre di tutto dalla giornata.La divina provvidenza non ha limiti".

- Giovanni Buscetta "ha detto di essere ossessivamente un tifoso della juventus?Se lo incontrate ditegli che è la sola cosa di cui non potrà pentirsi"

-Su Boniperti "Bei tempi quando lo buttavo giù dal letto all'alba. Ora devo svegliarlo alle 4 del pomeriggio!"

- "Sivori è un vizio",

- Franco Zeffirelli "è un grande regista ma quando parla di calcio non lo sto nemmeno a sentire"

- Boniek "il bello di notte"

-Didier Deschamps: "Sembra un maresciallo di Napoleone."

- Serena "bravo dalla cintola in su"

- Del Piero " Mi ricordava Pinturicchio, adesso è Godot"

- Diego Armando Maradona "è stato migliore di qualunque allenatore"

- Zinedine Zidane "lo abbiamo preso perchè ci farà vendere molte auto a Marsiglia ed in Algeria"

- Zidane2 " in fondo è stato più divertente che utile"

- Zidane3 "Poveretto con un colpo di testa ha perso tutto quello che ha fatto in un anno con i piedi"

- Rui Barros " non prenderemo più piccoletti: dalla tribuna non si vedono

- Edgar Davids " se lo incontri di sera cambi strada quegli occhi sono terrorizzanti"

- Adriano Galliani " io so che era un gran competente di calcio. Ha smesso di esserlo quando ci ha ceduto Davids"

- Se Vialli è Raffaello,Del Piero è Pinturicchio

- Baggio? E' un coniglio bagnato. E' il più grande giocatore che abbia mai visto

- Le scorrettezze di Couto sono così solari, così facili e belle da fischiare che, se fossi un arbitro gli darei una medaglia

 
 

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AI MIEI NONNI

non dimentichero' mai i mie nonni...........nonno peppino e nonna vittoria siete stati i pilastri della mia vita e vi portero' per sempre nella mia anima.....grazie gesu' di avermeli donati.....nessuna mai vi ha amati come vi ho amata io mi mancate tanto.............stefania  AL MIO CARO NONNO PEPPINO

il tuo nome è scritto tra le stelle incastonato tra le piu belle .il cielo sembra una rete di pesci :tu mio amato nonno peppino voli in alto ma dal mio cuore non uscirai mai......grazie nonno mio per tutti gli insegnamenti che mi hai dato......e per l'amore che mi hai dato e che  donavi alle persone che ti circondavano.....dicesti:quando moriro' vi ricorderete di me non piangendo ma ridendo .....e stato fatto!!!!!!!nonno non ti dimentichero mai farai sempre parte del mio cielo ,delle mie stelle della mia anima e amero la vita come l'amavi tu

 
 
 

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