La vita come viene

Ho visto Report ieri sera.
Ed i servizi dalla Spagna hanno riaperto un mia vecchia voglia
Quella di trasferirmi in Spagna a vedere da vicino il miracolo laico, Zapatero.
Di Zapatero sapevamo gia' che ha ritirato le truppe spagnole dall'Iraq, senza aver paura di ritorsioni Usa.
Non ha avuto il minimo timore di andare contro la chiesa cattolica legalizzando i matrimoni omosessuali.
E neanche di inimicarsi la parte politica piu' a sinistra della sua coalizione, chiudendo le frontiere nell'enclave spagnola in terra d'Africa ed annunciando reimpatri forzati per centinaio di migliaia di extracomunitari clandestini.

Ieri abbiamo saputo, o ci hanno ricordato, che in Spagna chi e' concessionario dello stato, (autostrade, Tv, etc.etc.) non puo' finanziare in alcun modo un partito politico.
Che anche loro hanno avuto Tangentolpoli negli anni '90, ma tutti i politici condannati sono fuori dai palazzi del potere e non possono piu' candidarsi per legge.
E, anche se richiama nere allusioni al ventennio, i treni arrivano precisi al minuto.
E se ritardano, non succede mai, di soli 5 minuti il viaggiatore ha diritto al rimborso immediato dell'intero importo del biglietto.
Se penso a come siamo trattati noi da Trenitalia, non so se piangere o ridere.

Si, la Spagna e' un treno in corsa verso il benessere, la giustizia sociale nell'interesse di tutti, e la Vita con la V maiuscola.

E la tentazione di comprare un biglietto di questo viaggio diventa sempre piu' forte.

Chissa' se c'e' il rimborso in caso di ritardo.



Qui, VIVA ZAPATERO!



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