La vita come viene

Fiero aveva ricevuto dal padre pochi e rari consigli, diluiti nel tempo.
Nell'arco dei 19 anni in cui avevano vissuto nella stessa casa, il padre gli aveva lasciato come eredita' di sapienza queste perle di saggezza.
"Non portare mai botte a casa, altrimenti ci aggiungo la mia parte. Se sono in tanti, scappa. Se e' piu' grosso, scappa." Gli disse all'eta' di sei anni quando comincio' a frequentare la prima elementare. Quando a undici anni comincio' a giocare come velocissima ala destra, lo ando' a vedere giocare una sola volta. Fiero gioco' una partita bellissima, era molto contento. Ma all'uscita il padre gli disse solo questo: "In campo le botte si danno e si prendono durante il gioco. Se qualcuno ti da' un calcio, ridaglielo giocando." A 19 anni Fiero ando' via di casa e comincio' a frequentare le ragazze. Il padre gli infuse quest'altro "grano" di saggezza: "Non impegnarti con nessuna, ricordati che sono tutte uguali."
Fiero invece ebbe molte donne, e si impegno' con ognuna di loro. Visse il tratto di strada che percorse con ogni donna, come se fosse il tratto di cammino piu' importante della sua vita.
Piu' tardi, capi' finalmente che i "consigli" del padre erano solo espressioni del suo egoismo mascherato da saggezza. Tutti quegli ammonimenti erano tesi solo ad evitare che Fiero facesse qualcosa che avrebbe in qualche maniera prodotto un danno, un fastidio che potesse coinvolgerlo. Secondo il padre, Fiero avrebbe dovuto condurre un'esistenza grigia, piatta, senza emozioni e senza passioni che avrebbero messo a rischio la tranquillita' paterna.
Quando Fiero ne fu consapevole, comincio' a gareggiare in moto, in pista.



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