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Cortili

Post n°567 pubblicato il 23 Gennaio 2007 da ventodamare
 


immagineMentre percorro un cortile di un palazzo di Porta Romana, ripenso ai cortili in cui ho vissuto io.


Cominciando da quello di Torino, dove giocavamo con la neve piu' alta di noi, gonfi di maglioni e sciarpe, a far da corona festante alla contadina di Giaveno che arrivava in bici a vendere i suoi prodotti, i conigli, le galline direttamente in cortile.

E poi quello in Puglia pieno di vita, da dove sparii in una tarda mattinata di settembre per intraprendere il primo viaggio della mia vita, a cinque anni.
Alla ricerca di un cagnone marrone che giocava con noi in cortile. Era un vecchio randagio, ma ogni giorno veniva per partecipare ai nostri giochi con l'entusiasmo di un bambino. Dopo tre giorni che non veniva piu' a trovarci, ed una mattinata passata a progettare spedizioni di ricerche, pensai che toccava a me ritrovarlo e ridare al cortile il suo protagonista di giochi.

E succede ancora adesso cosi', e' stata una costante della mia vita decidere che in una battaglia in cui nessuno si fa avanti, quel passo avanti lo faccia io e che diventi la mia battaglia.
 Avevamo deciso, non chiedetemi perche', che qualcuno l'avesse rapito ed ora si trovasse legato da qualche parte, prigioniero di chissa' quale mostro.
Per quello salii da mia nonna a prendere un coltello da cucina e partii verso la periferia non senza aver mostrato fiero ai compagni di cortile il coltello, lo strumento che avrebbe liberato il nostro cagnone. Mentre gli altri rimanevano nel cortile.
All'ora di pranzo, scoprirono che non ero piu' in cortile, e che avevo preso un coltello dalla nonna.
Si scateno' una ricerca con decine di parenti in giro fino all'estrema periferia.
E fu uno di loro che mi trovo', nel tardo pomeriggio, mentre vagavo nei terreni dell'arcivescovato dove di li' a poco, sarebbero sorti enormi grattacieli.
La gioia di avermi trovato soffoco' del tutto la voglia di sculacciarmi, ma con grande dispiacere, mi proibirono di andare in cortile per quasi due settimane.
 Ma il dolore piu' grande, fu non aver trovato il cagnone, che non torno', mai piu'.

E guardo i cortili di oggi, zeppi di cartelli di divieto.

E' proibito parcheggiare, auto, moto, biciclette.
E' proibito schiamazzare in cortile, e' proibito depositare merce di qualsiasi natura, anche temporaneamente, anche i bambini.

Ma oggi forse i bambini sono tutti a casa, attaccati alla playstation, oppure in piscine, palestre e campi a pagamento dove li iscriviamo.

Allora chiudo gli occhi, e risento le voci dei compagni di cortile di allora, i latrati felici del cane marrone, e mia nonna che mi chiama dal balcone.

Forse perche' oggi siamo piu' ricchi, abbiamo piu' esigenze indotte da soddisfare.

Ma non le scambierei col mio cortile, un pallone Super Santos ed un vecchio cane marrone.





 
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Commenti al Post:
pulcenelcuore
pulcenelcuore il 23/01/07 alle 19:41 via WEB
o forse perchè oggi siamo più stupidi. lasciamo che tante cose inutili ci riempino la vita. bellissimo post
(Rispondi)
 
 
ventodamare
ventodamare il 23/01/07 alle 19:45 via WEB
Forse piu' ricchi e stupidi, inebetiti dalla voglia di bisogni sempre maggiori che ci instillano ogni giorno di piu'. Un sorriso, grazie.
(Rispondi)
 
bicenzi21
bicenzi21 il 23/01/07 alle 20:25 via WEB
siamo noi i nostri divieti....io gioco ancora in cortile...con il palo del divieto,dopo aver accuratamente svitato il segnale per la mia ormai quasi completa collezione....
(Rispondi)
 
 
ventodamare
ventodamare il 23/01/07 alle 20:35 via WEB
Mi hai suggerito un'idea, domani togliero' tutti i cartelli e ne mettero'uno solo: "Vietato vivere" :-)
(Rispondi)
 
 
 
bicenzi21
bicenzi21 il 24/01/07 alle 07:36 via WEB
bene...così...nascondendomi dietro l'angolo con la mia chivetta 10 in mano...verrò a svitare tutto...sai il caretllo di "vietato vivere"...mi manca...mi prometti,però,che poi giochi con me?baci.simo
(Rispondi)
 
Orckidea
Orckidea il 23/01/07 alle 21:36 via WEB
credo che noi siamo i primi , come generazione, a subire in maniera così forte la nostalgia del tempo passato, perchè da quando eravamo bimbi ad ora le cose sono cambiate tantissimo ... forse per i nostri nonni non è stato così e nemmeno per i bis nonni, la vita andava sempre più o meno uguale, con cambiamenti lenti... Beh mi vien da chiedere ... cosa ricorderanno i bimbi di oggi quando saranno grandi ... il cane marrone chissà .. se loro ce l'avranno .. fortunato te .. fortunati noi .. a ricordarcelo!
(Rispondi)
 
 
ventodamare
ventodamare il 23/01/07 alle 21:49 via WEB
E' vero, dagli anni sessanta ad oggi quante cose son cambiate e come son cambiare.. tantissimo. Abbiamo scritto le ultime lettere abbiamo spedito le prime email (la mia prima a Motociclismo ben 13 anni fa), abbiamo girato in citta' lontane da casa con le tasche piene di gettoni telefonici e telefonato in auto con un auricolare bluetooth.. non so se siamo stati fortunati. e' come la differenza fra chi nasce cieco e chi lo diventa. Chi lo diventa dopo ricorda quando vedeva, e soffre.. un sorriso.
(Rispondi)
 
Odette292
Odette292 il 23/01/07 alle 22:00 via WEB
bellissimo post. Visto che ami i cortili, ti suggerisco una passeggiata ad Erice...molto suggestivi. Da fotografare.
(Rispondi)
 
 
ventodamare
ventodamare il 23/01/07 alle 22:41 via WEB
Non sono mai stato ad Erice, nel mio viaggio in Sicilia sono andato da Palermo ad Agrigento, me lo segno per il prossimo, grazie :-)
(Rispondi)
 
DolceA0
DolceA0 il 23/01/07 alle 22:30 via WEB
Come al solito ti sei armato e sei partito. Immagino l'ansia dei tuoi parenti nel non trovarti e nel notare un coltellaccio mancante...fiuuuuuuuu. Cortili = un post(o) malinconico :)
(Rispondi)
 
 
ventodamare
ventodamare il 23/01/07 alle 22:43 via WEB
Coltellaccio.. insomma.. era un coltello da tavola, di quelli che tagliavano solo l'acqua fresca ;-)BAU!
(Rispondi)
 
Donna_Ombra
Donna_Ombra il 24/01/07 alle 11:29 via WEB
Per mio figlio è ancora così....e i soldi dell'affitto sono ben spesi....
(Rispondi)
 
 
ventodamare
ventodamare il 24/01/07 alle 20:04 via WEB
invidia rossa.. :-)
(Rispondi)
 
scalzasempre
scalzasempre il 24/01/07 alle 13:02 via WEB
Y--->>>è il tempo pieno che ci ha tutti schematizzati. Io lo libererei il CLB ma poi lo dovrei parcheggiare lo stesso che il mutuo per la cyppa.casa non me lo pago con le corse nei prati. Certo, se fossi una maratoneta, potrei anche tentare con una vittoria e di seguito una bella pubblicità atta a risistemare la cassa del mio staterello. Che t'aggia dì? Qualcuno l'avrà cambiato questa roba e in mezzo a quel qualcuno c'è pure una parte di je moi. Resta solo la possibilità estrema di naufragare su un'isola dove il tempo si è fermato ad allora. BacYllY*
(Rispondi)
 
 
ventodamare
ventodamare il 24/01/07 alle 20:12 via WEB
Se corri le maratone nei prati, perdi per forza.. si fanno per strada! :-) I tempi cambiano, e' vero.. ma non sempre in meglio.. io preferisco il super santos. 'yllo.
(Rispondi)
 
v_mom
v_mom il 24/01/07 alle 17:07 via WEB
Ci stiamo battendo contro i cerebrolesi del condominio per far sì che i nostri figli possano utilizzare il cortile per poter giocare, trovarsi, stare, chiacchierare, fare feste d'estate. Mi chiedo se qualcuno di loro, adesso, provi ogni tanto a ripensare alla propria infanzia. Basterebbe così poco.
(Rispondi)
 
 
ventodamare
ventodamare il 24/01/07 alle 20:15 via WEB
Brava! Rompigli le scatole, falli sentire dei vermi.. :-) Batti il chiodo del ricordo... :-)
(Rispondi)
 
tigre.grintosa
tigre.grintosa il 24/01/07 alle 19:51 via WEB
Sono stata una frequentatrice di cortili...la campana,il salto della corda,i tappini e i girotondi.
Oggi sono interdetti ma comunque io mio figlio in cortile avrei timore a lasciarlo...coi tempi che corrono.
Mi rassicura di più saperlo davanti al pc e non è un problema di ricchezza ma solo di sicurezza.
Latrati poi...a bizzeffe!!!
Grazie per il link,ti abbraccio.
ps:pochi minuti fa ho incontrato il "vastaso",ti saluta.
(Rispondi)
 
 
ventodamare
ventodamare il 24/01/07 alle 20:20 via WEB
Dai, il bimbo parcheggiato davanti al pc.. ma lascialo andare.. :-) Grazie dei saluti! Ricambio volentieri anche l'abbraccio (solo a te, l'abbraccio..) :-)
(Rispondi)
 
 
 
tigre.grintosa
tigre.grintosa il 25/01/07 alle 00:37 via WEB
Beh,forse mi sono spiegata male e ci tengo a precisare:il bimbo ha 14 anni,possiede un cellulare ed un abbonamento dell'autobus con cui(in "controllata" autonomia)raggiunge la scuola,gli scout,la palestra,gli amici per una serata al cinema o in pizzeria o solo per passeggiare.
Tutti luoghi affidabili e persone a me note e di cui mi fido;è quando mi dice che non sa dove va che comincio ad avere timori:l'ignoto mi spaventa,per me rappresenta un cortile pieno di anfratti bui e oscurato da nuvole gonfie di pioggia...a questo preferisco vederlo seduto davanti al pc.
Ariabbracciamoci di nuovo...io e te e te ed io!!!
(Rispondi)
 
 
 
 
ventodamare
ventodamare il 25/01/07 alle 19:43 via WEB
;-))
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 24/01/07 alle 20:30 via WEB
ho giuocato per strada, nel cortile, nell'oratorio, ma più che altro nel borghetto a fianco alla mia via, eravamo in una ventina tra bambini e bambine (capirai, solo noi, in sei..) c'era il pallone, il gioco del mondo, poi suonare i campanelli e scappare, nascondino..insomma un mondo incantato. mio figlio non sa nemmeno di cosa parlo. mia figlia è stata più fortunata. abitavamo in un piccolo paese e i bambini ancora giocano per strada... mi dispiace per jaky. ma non pootuto far meglio. però gioca a rugby da quando aveva 6 anni...:-)))
(Rispondi)
 
 
ventodamare
ventodamare il 24/01/07 alle 23:14 via WEB
Si giocava per strada avvolti dalla comunita', hai ragione, un mondo incantato. L'ho ritrovato in un paesino delle Marche, provincia di Pesaro con meno 70 abitanti ed una ventina di bambini liberi di giocare ovunque insieme, per strada, in piazza. I miei si sono uniti a loro per i pochi giorni che siamo stati li', e poi ne hanno parlato estasiati per mesi, una volta tornati a Milano.
(Rispondi)
 
rimescolareilvolga
rimescolareilvolga il 24/01/07 alle 20:50 via WEB
Ciao, secondo me tu hai avuto una piccola grande fortuna, un'infazia ritenuta tale; non tutti possono conoscerla, tantomeno viverla. Chiudere gli occhi e tornare indietro e scoprire che si è stati bambini, casinisti, ma bambini...Buona serata, Mauro
(Rispondi)
 
 
ventodamare
ventodamare il 24/01/07 alle 23:16 via WEB
Penso di si, Mauro, fortuna. Buona serata :-)
(Rispondi)
 
herice
herice il 25/01/07 alle 00:19 via WEB
belli quei cortili, l'infanzia è trascorsa lieve lieve.. vivo ancora in una zona dove ci sono spazi e giardini per giocare, in aggiunta però la paura,quella del mostro, del violento, che prima non c'era, è quella che fa preferire di tenere i piccoli in casa, al sicuro..
(Rispondi)
 
 
ventodamare
ventodamare il 25/01/07 alle 19:45 via WEB
Forse bisogna accettare che tutto cambia, noi ed i cortili.
(Rispondi)
 
sar.a
sar.a il 25/01/07 alle 09:23 via WEB
Avevo 5 anni quando è iniziata la mia vita di cortile.Ho iniziato a "razzolare" presto, un senso di libertà impagabile. noi li chiamavamo i portoni, perchè erano tutti protetti da grandi portoni, perennemente spalancata: non ci si doveva proteggere allora, da niente: nè dalle interferenze di vita nè dai ladri. Attraversavo la strada e si apriva il mio sogno di libertà. Adesso la strada è piu' faticosa. per essere libera devo attraversare l'anima
(Rispondi)
 
 
ventodamare
ventodamare il 25/01/07 alle 19:48 via WEB
Nella foto c'e' proprio un portone del sud, in Puglia.
(Rispondi)
 
sar.a
sar.a il 25/01/07 alle 09:25 via WEB
Merini e Terzani...bei riferimenti....
(Rispondi)
 
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