Creato da middlemarch_g il 24/01/2008
'Fallisci meglio' è il mio secondo nome
 

Messaggi di Ottobre 2008

CVPV: 6

Post n°308 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da middlemarch_g
 
Tag: CVPV

Oggi è il 15 ottobre e Ittica va via. Non si limita a uscire di casa. Se ne va davvero, va ad affrontare il mondo e il futuro, ed è chiaro che non sapremo più nulla di lei.

E' una ragazza stupenda. Ha più curiosità che capelli in testa, e tanto di quel senso dell'umorismo da non sapere a chi dare i resti. Tutto normale: una ragazza che non sa nulla della madre. Una madre senza figli che non conosce il padre. Un padre che forse ha figli e forse no, e che in ogni caso non conosce la madre. In condizioni simili il senso dell'umorismo sarebbe venuto a chiunque. Ma lei ne ha fatto qualcosa di più. Lei ne ha fatto arte e bellezza. Infatti adora l'arte. In questo ha preso da me. Se mi avessero raccontato che nella vita perfino io sarei arrivata a dire una cosa simile, mi sarei messa a ridere fino alla lacrime. Invece la dico. L'ho detta. Ho capito come ci si sente. Ah se è grandiosa la vita! Ti offre incredibili opportunità proprio quando credevi che non sarebbe più successo!

Vorrei mettervi un link per farla conoscere anche a voi, ma non si può. L'esistenza in vita di Ittica è l'esatto riflesso della sua vita interiore: è ovunque e dappertutto, ma non la puoi inchiodare in un luogo preciso, nemmeno uno adattissimo alle creature volatili come il web.

Oggi è il 15 ottobre e Ittica va via.

Mai avrei immaginato che questa cosa potesse farmi tanto bene e tanto male. 

 
 
 

Torniamo alle cose serie

Post n°307 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da middlemarch_g

Voi non ci crederete, ma esistono anche iniziative spontanee di questo tipo. 

E so di avere appena inserito un commento che costituiva in fondo una dichiarazione di fiducia nell'umanità. Ma forse faccio in tempo a rimangiarmela.

 
 
 

Semel in anno

Post n°305 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da middlemarch_g

Io con questo blog non ho grandi ambizioni. Diciamo che sono andata già molto più in là di quello che avevo immaginato aprendolo. In particolare, non mi sono mai sognata di pensare che fosse uno strumento adatto a parlare di cose davvero serie. O meglio: non credo sia adatto a parlare di cose serie in modo serio. Senza contare il fatto che al di là dei limiti intrinseci del blog, ci sono poi quelli personali. Su tutta una serie di questioni non la so tanto lunga, per cui non ne parlo, anche se ci penso, perchè farlo significherebbe solo dedicarsi alla nobile arte dell'aprire bocca e dargli fiato.

Però oggi c'è qualcosa che mi pesa. Qualcosa che supera largamente la mia capacità di partecipare all'evento, e che malgrado questo mi opprime. Ho sentito Saviano ieri sera al telegiornale. E oggi l'ho letto in quest'articolo che è ancora più arido di speranza. E mentre lo ascoltavo seduta a tavola, mio marito mi raccontava delle osservazioni di Fede  fatte in tivvù, a settembre, che mi ero persa, anche perchè è raro che sia in condizioni mentali così compromesse da transitare per il TG4. Fortuna che c'è You Tube, così possiamo archiviare l'evento a futura memoria. Chè sarebbe stato assai grave dimenticarlo.

Ora è ovvio che sarebbe del tutto privo di senso commentare le parole di Fede, non fosse altro perchè l'atto in sè legittimerebbe una qualche forma di confronto, seppure sperequato, tra la sua statura morale e quella di Saviano, due entità che in comune hanno solo il fatto di essere organismi senzienti a base di carbonio, e basta.

Non lo farò quindi. Ma anche se questo è un piccolissimo blog, con un piccolissimo uditorio, una piccolissima cosa voglio dirla a Roberto Saviano. Anzi no. Due. Due cose. Perchè per me oggi la giornata non può cominciare se non lo faccio.

La prima è: ti capisco. Capisco tutto. Hai fatto più del tuo dovere. Se resta qualcosa di cui occuparsi, ora tocca agli altri. E altrimenti vuol dire che era una battaglia persa in partenza. Adesso pensa a te.

La seconda invece è:  grazie. Di tutto.

 
 
 

Post N° 304

Post n°304 pubblicato il 14 Ottobre 2008 da middlemarch_g
 

Siete tutti testimoni, io ho doti medianiche: il post l'avevo chiamato o no She's the brightest star?

E infatti  sbarcano oggi nell'emisfero australe.

Confesso  che avevo davvero sottovalutato la potenza di richiamo dell'esordio letterario della Carfagna.

Magari a loro piace.

 
 
 

She's the brightest star

Post n°303 pubblicato il 14 Ottobre 2008 da middlemarch_g
 

Benchè di mestiere io faccia la bibliotecaria,  non mi era mai capitato di sentir nominare la Aliberti editrice . Non c'è da stupirsene. Le case editrici piccole e piccolissime sono migliaia. Questa poi è di Reggio Emilia, che non è proprio la Parigi del libro a stampa, e nemmeno la casa natale di Guttemberg.

Sul suo sito la Aliberti editrice afferma di avere una base culturale radicata nel territorio emiliano - e già qui, comincio a notare delle incongruenze che anticipano una progettualità piuttosto sganciata dalle scelte operative - perchè la terra emiliana è piena di memoria e di sogno, di acque e di terre, di città e di macchine. E anche questo glielo passo. Non capisco che cazzo c'entri con la vocazione editoriale, ma insomma una spiegazione può darsi che ci sia. Metti che tu sia il signor Aliberti in persona, e proprio il mese scorso  t'è toccato assumere in redazione il figlio di tua sorella con pruderie di lirismo d'accatto. Adesso quello  magari scalpita per dare prova di sè; e allora meglio dargli una mezza pagina per definire la mission  dell'impresa piuttosto che lasciarlo combinare casini peggiori.

Ma proseguiamo: da questa radice ineludibile si parte all'esplorazione del mondo. Bello. Potente. Di ampio respiro. Del resto da qualche parte bisogna pur partire. E più di una volta ho notato che le partenze dalle radici ineludibili sono quelle che danno più soddisfazione. Per riuscire a partire da una stazione o da un areoporto, per dire,  non è che ci voglia Ferdinando Magellano. Ma da una radice ineludibile è una cosa molto più delicata.

Sarà per questo che, consci della sfida che si apprestavano ad affrontare, hanno deciso di esordire alla gradissima con una grande utopia editoriale! La Aliberti editrice ha eroicamente accettato di pubblicare il primo libro di Mara Carfagna, che del resto è a sua volta un'autrice ambiziosa. Dopo la nomina a ministro senza sapere un cazzo di politica, è conseguenziale la pubblicazione di un libro senza sapere un cazzo di saggistica. E non si ferma qui, la Mara. Me lo sento. Di grinta ne ha da vendere, la ragazza.

C'è una cosa che un pochino colpisce, però. La Aliberti, come qualsiasi altra casa editrice, ha un suo motore di ricerca interno. Se cerchi un libro nel suo catalogo devi richiamare la maschera, inserire la parole chiave, e lanciare la query. Provate anche voi. Digitate carfagna e vedrete che il sistema vi risponde: attenzione, non sono presenti libri. Riprovate con il titolo del libro, che è Stelle a destra, e vi dà la stessa risposta. Mi ha colpito l'invocazione:  attenzione. Attenzione a che? Un'eventuale risposta positiva alla mia domanda potrebbe distruggere il software del mio pc? Disinstallarmi Windows? Fottermi il modem? Vai a sapere.

Rimane il fatto che del libro non c'è traccia. Del resto è vero che l'ha scritto la Carfagna. Non so se avete presente quella frasetta che c'è nel mio profilo, quella che dice che per fortuna le macchine non hanno ancora alcuna possibilità di comprensione semantica del testo. Ho pensato: magari le cose nel frattempo sono cambiate. Magari le macchine adesso capiscono. Potrebbe essere una spiegazione. Capiscono. E agiscono di conseguenza. Non sono presenti libri non va inteso in senso molecolare, ma nell'accezione filosofica del termine. Qualcosa di rilegato sotto quel nome magari ce l'abbiamo anche. Ma me lo chiami libro?

Mi sarebbe piaciuta una dimostrazione di altrettanto senno da parte di un editore, specie uno che si dice orgoglioso di partire da una radice ineludibile. Ma si vede che con le utopie oggi ci fermiamo qui.

 
 
 

Great expectations

Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.

Samuel Beckett

 

Tag

 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2008 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 19
 

Ultime visite al Blog

cassetta2zeno.colantonimarc1961udvenere_privata.xRuzowblackdevil5middlemarch_garienpassante_dickinsonlittlewing1970menta_mentelab79scalixaje_est_un_autre
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultimi commenti

2010

Ci siamo dati da fare altrove

 

Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi

Rosa Luxemburg

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963