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Creato da: Pytagoricum il 19/05/2008
Interrogativi senza risposta – sensazioni inspiegabili – realtà oltre ogni possibile comprensione

 

 
« IL SOGNO LUCIDO LA ZONA MORTA »

Nuovi templari che difendono il Papa e combattono Satana

Post n°13 pubblicato il 13 Giugno 2008 da Pytagoricum
 
Foto di Pytagoricum


CITTA’ DEL VATICANO - Aiuteranno i vescovi a riaprire le Chiese chiuse al culto e il Papa a difendere i luoghi sacri dalle profanazioni di esoteristi e satanisti. I Cavalieri e le Dame Templari Cattolici d’Italia si schierano “!al fianco del Santo Padre nella lotta contro Lucifero”. Un piano ambizioso, da neo-crociata nella “società secolarizzata”, che prevede “l’apertura e il presidio di centinaia di Chiese oggi chiuse al culto e abbandonate”, il risveglio dei “valori della cavalleria e della tradizione dei Poveri Cavalieri di Cristo, secondo le indicazioni di San Bernardo, attraverso la preghiera comune e la meditazione”. Dai miti di cappa e spada, dunque, a “pubblica collaborazione” con vescovi, abati, sacerdoti e religiosi per recuperare e presidiare Chiese abbandonate e profanate come la Chiesa di Santa Maria di Mucciatella, vicino Reggio Emilia, la Pieve di Santa Maria Maddalena di Fidenza e la Chiesa di Camposanto Vecchio a Borgotrebbia, in provincia di Piacenza, un santuario mariano la cui cripta accoglie le ossa di 19mila vittime della peste manzoniana del 1630, chiusa al culto per motivi di sicurezza nel 1967, poi abbandonata e divenuta luogo di devastazione di vandali, messe nere e consacrazioni al diavolo da parte di satanisti. Un ‘calendario di impegni’, illustrato presso la segreteria dei
 Cavalieri e delle Dame Templari Cattolici d’Italia dal cavaliere Alfredo Delporto. “Oggi in Italia la galassia neo-templare comprende oltre diecimila persone - spiega il sociologo Massimo Introvigne, fondatore del Centro studi sulle nuove religioni -. Quelli che non hanno intenzioni truffaldine e non vendono iniziazioni a caro prezzo, la Santa Sede li accetta come confraternite di spiritualità cattolica a patto che non rivendichino la continuità con l’ordine templare soppresso sette secoli fa. Pregano secondo le antiche formule templari e recitano le lodi di San Bernardo. A partire dal 2000 le attività dell’organizzazione che discende dal Gran Priorato italiano (il “Supernus Ordo Equester Templi”, che oggi sottolinea con forza la sua ispirazione cattolica) sono divenute decisamente più pubbliche”. Ora dame e cavalieri affermano di impegnarsi in “ritiri spirituali, difesa della fede cattolica, studi storici, lotta contro l’esoterismo e la magia dilagante soprattutto tra i giovani”. Un’azione sul territorio, diocesi per diocesi, per “combattere Satana, portando la croce di Cristo”. I Templari Cattolici si presentano come “un forte drappello di uomini e donne che hanno deciso di giungere a Cristo seguendo la difficile via dell’azione cavalleresca”. Sono cattolici “per tradizione, fede, scelta e decisione”. Si considerano “custodi e difensori del Tempio di Cristo” e il loro servizio sarà svolto negli edifici sacri, “a difesa del Santissimo Sacramento dell’altare contro i sacrilegi, i riti satanici e le profanazioni mediante la preghiera, l’adorazione, le veglie nella notte, la partecipazione al rito sacrificale della Messa in piedi in segno di prontezza e disponibilità”. Sostengono di voler agire “a difesa della Chiesa, del Pontefice, dei suoi vescovi, sacerdoti, religiosi e dei fratelli del laicato cattolico” e, in particolare, di “donne, poveri, pellegrini, penitenti e tutti coloro che sono ultimi”. Si propongono come difensori del “Tempio materiale di Dio, soprattutto le antiche Chiese templari oggi oltraggiate dall’incuria, dalla chiusura, dalle intemperie, dal disonore, dall’abbandono, affinché tornino a risplendere e ad essere Casa del Signore”. Finora, per la verità, i neo-templari si sono caratterizzati, nella migliore delle ipotesi, come società iniziatiche che semplificano la complessità della storia in un cocktail surreale di ‘iniziati’, fascinazioni, leggende. “Alcuni parroci si sono rivolti a noi dopo aver scoperto di aver concesso le loro Chiese per le investiture di cavalieri templari officiate da false autorità ecclesiastiche o presuli di rito orientale non in comunione con Roma - racconta Introvigne -. Sia in Italia sia negli Stati uniti ci sono stati casi recenti di vescovi diocesani che, su richiesta di maggiorenti locali, hanno autorizzato le cerimonie e hanno approvato l’attività di gruppi templari che, contrariamente ai paletti fissati dal Vaticano, rivendicano la discendenza storica con il vero Ordine del Tempio o si propongono di ricostituirlo”. Al Centro studi storici templari di Santa Maria di Mucciatella (Reggio Emilia) a al Santuario Beata Vergine Maria del Suffragio dei poveri (Piacenza) assicurano che “l’ordine e l’associazione sono senza fine di lucro e completamente autofinanziate sulla base delle effettive possibilità dei soci”. “L’iscrizione annuale è di 60 euro. Nessuna somma è richiesta per attestati o passaggi di grado, a differenza di conventicole truffaldine ed approfittatrici”. Sulla loro rivista «Templari, i poveri cavalieri di Cristo» e nel sito Internet (www.templarioggi.it) sono riportate le regole, gli obblighi, l’araldica, l’organizzazione regionale delle ‘commanderie’ e delle ‘lance’, lo statuto dell’Ordine equestre del Tempio, le convocazioni per le cerimonie religiose e i raduni in Chiesa, nonchè i progetti di recupero dell’edilizia sacra.

Giacomo Galeazzi*

Era ora che si parlasse dei Templari per quello che veramente sono sempre sono stati, e non solo per le menzogne tramandate, che fossero idolatri e neopagani, profondi conoscitori di antichi segreti, dediti all’esoterismo e alla magia, e per cui a migliaia sono stati arsi vivi sui roghi di tutta l’Europa per le storielle inventate a  beneficio di Filippo il Bello, per impadronirsi delle loro ricchezze e distruggere un presunto potere che rischiava di mettere in discussione quello del sovrano.
Esistono molte prove che i Templari non erano cinici speculatori che si accordavano con i nemici della Fede per conseguire potere e ricchezza, e a parte qualche inevitabile mela marcia, erano veramente i “ Poveri Cavalieri di Cristo” che pagarono un pesante tributo di sangue cadendo a migliaia e migliaia per presidiare dall'attacco dei nemici della Fede impossibili avamposti in Terra Santa.
Ma a parte quelli citati nell’articolo di Giacomo Galeazzi, esistono molti sedicenti “ordini” tutt'altro che  soldati di Cristo, ma che si rifanno a un templarismo deteriore originato dalla diffamazione che dei Templari fu causa della loro ingiusta distruzione, e continuano a vantarne la discendenza in nome di presunte pratiche occulte, conoscenze iniziatiche, esoteriche da essi illusoriamente ereditate.
A parte i gruppi folkloristici, che costituiscono un innocuo fenomeno di colore e tradizione storica, é venuto il momento di dare alle cose il loro vero nome, indentificando gli impostori che costituiscono oltraggio alla dignità e alla vera tradizione Templare.

 
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