libero di pensare
Un giorno crescerò e nel cielo della vita volerò...
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Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare.
Che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare ma, soprattutto,
che io possa avere l'intelligenza di saperle distinguere.
(Tommaso Moro
Post n°65 pubblicato il 07 Giugno 2014 da oli.ver1960
Dal Colosseo proseguite, poi, verso un'altra tappa immancabile, il Palatino, luogo in cui Romolo fondò la Città Eterna nel 753 a.C. E' ai piedi di questo colle, infatti, che secondo la tradizione, Romolo e Remo vennero trovati da un pastore mentre una lupa li allattava.
Pur essendo il più basso e il meno esteso dei sette colli di Roma, (Aventino,Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale, Viminale) il Campidoglio è forse quello più legato agli avvenimenti storici della città, in quanto fulcro fin dall'antichità delle attività politiche e religiose di Roma. - Una carrellata sui punti panoramici a Roma deve necessariamente prendere avvio dal Campidoglio, centro ideale della città e simbolo della sua stessa vita. Diversi sono i luoghi da cui è possibile ammirare magnifiche vedute.
Una volta conclusa la salita della "cordonata", invece di proseguire nella piazza del Campidoglio il visitatore si recherà alle spalle del Palazzo Senatorio; sulla destra potrà quindi accedere ad uno slargo con ampia vista sul Foro Romano: si apre da questo punto uno scenario unico al mondo: si osservano monumenti che risalgono alla fondazione di Roma, altri che appartengono alla Repubblica e all'Impero. Viene subito spontaneo seguire con gli occhi il percorso dell'antica via Sacra, con il suo pavimento a lastroni di selce, il cui nome deriva dai santuari disposti lungo di essa e dalle processioni, anche quelle dei generali vittoriosi, che la percorrevano discendendo dall'Arco di Tito, che si staglia in lontananza insieme alla mole imponente del Colosseo. Avvicinando lo sguardo al nostro punto di osservazione, emergono la sagoma maestosa della Basilica di Massenzio e i resti di numerosi templi: fra tutti, il tempio del Divo Romolo, il tempio di Antonino e Faustina, la casa delle Vestali e il tempio di Vesta. Concludendo questo ideale itinerario visivo incontriamo quindi il tempio di Cesare, l'Arco di Augusto e il più antico tempio dei Castori, giungendo infine nella rettangolare piazza del Foro, proprio dove, passando dinanzi alla basilica Emilia ai rostri (la piattaforma che costituiva la tribuna degli oratori), termina la via Sacra davanti al tempio di Saturno. Nella piazza si erge la colonna di Foca, ultimo monumento onorario eretto nel Foro e, isolato sulla sinistra, sorge l'arco a tre fornici intercomunicanti di Settimio Severo.
Il Foro Romano, la più importante zona archeologica della città, era il centro politico, economico e religioso di Roma antica: una passeggiata lungo la Via Sacra, attraverso monumenti millenari, vi regalerà una suggestione romantica proveniente da una civiltà di cui siamo gli eredi. Verso la fine della Repubblica, il Foro Romano divenne insufficiente a svolgere le funzioni di centro monumentale e amministrativo della città: Cesare avviò, quindi, la realizzazione del primo dei Fori Imperiali.
- Alla fine del periodo repubblicano, quando Roma era ormai divenuta la capitale di un enorme impero che si estendeva dalla Gallia all'Asia Minore, l'antico Foro romano si rivelò insufficiente alle funzioni di centro amministrativo e monumentale della città. Giulio Cesare, nel 54 a.C., provvide per primo alla realizzazione di una nuova piazza, considerata all'inizio come un semplice ampliamento del Foro repubblicano. Al Foro di Cesare seguirono il Foro di Augusto, il Foro Transitorio (costruito da Domiziano e inaugurato da Nerva) ed, infine, il Foro di Traiano certamente il più grandioso. L'insieme di queste aree archeologiche costituisce, da un punto di vista urbanistico, un complesso organico ridenominato in epoca moderna dei "Fori Imperiali" che si estende tra il Campidoglio ed il Quirinale. - Tra il 1924 ed il 1932 i Fori Imperiali vennero riportati alla luce a seguito della demolizione degli edifici costruiti nell'area per la realizzazione dell'attuale Via dei Fori Imperiali.
Vi servirà un po' di ginnastica mentale per collegare il vecchio Foro con le altre splendide rovine: l'ottanta per cento della superficie di queste si trova, infatti, sotto l'omonimo viale realizzato nel 1933. Le porzioni riportate alla luce, tuttavia, rivelano aspetti importanti dei grandiosi complessi monumentali perciò non potete perderveli.
Menù itinerario. Antipasto: Panzerotti romani Primo Fettuccine alla papalina Secondo saltimbocca alla romana Contorno puntar elle con alici Dolce ciambelline al vino dei castelli romani Vini: est est est di Montefiascone
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Post n°64 pubblicato il 05 Giugno 2014 da oli.ver1960
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Post n°63 pubblicato il 03 Giugno 2014 da oli.ver1960
Che cosa è un citofono se non un grande orecchio da cui i padroni di casa ascoltano i suoni della strada? Deve essere quello che ha pensato Adolfo Wildt, scultore dell'inizio del Novecento, quando nel 1930 gli fu chiesto di realizzare una scultura funzionale a farsi annunciare a palazzo Sola Busca, in via Serbelloni 10 a Milano, nel famoso Quadrilatero del Silenzio.
RANA GIOCA CON L'I PHONE
dice il saggio:
W.C. PUBBLICO
Il concetto è semplice: godersi un vero momento di privacy in un luogo iperfrequentato. Io ti vedo, tu non mi vedi.
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Post n°61 pubblicato il 30 Maggio 2014 da oli.ver1960
La scoperta della città archeologica ci porta, poi, nel grande palazzo costruito da Nerone dopo l'incendio che devastò Roma nel 64 d. C.: la Domus Aurea. Se qualcuno di voi è già stato ai Musei Capitolini, di certo avrà ammirato i frammenti della colossale statua di Costantino. Da uno sguardo inesperto il Circo Massimo appare oggi solo come una vasta area verde dove i romani si allenano o portano a spasso i cani, in antichità questo prato oblungo era, come dice il suo nome, il circo più famoso e di gran lunga il più antico. Il Circo Massimo era destinato a competizioni sportive e atletiche di vario tipo, ma divenne famoso soprattutto per le corse dei carri che spesso andavano avanti dalla prima mattina fino al crepuscolo, fino a cento al giorno. Nei momenti di massima affluenza poteva ospitare dalle 250.000 persone alle 300.000 con i posti in piedi. Recenti scavi hanno portato alla luce dei reperti che ci permetto di delineare meglio le antiche fattezza del circo, una miriade di negozietti, bancarelle e taverne circondavano l'area delle corse. BASILICA DI MASSENZIO
Costruita tra il 306 e il 312 d.C. dall'imperatore Massenzio, fu completata dall'imperatore Costantino. Originariamente cinque grandi passaggi conducevano in un'enorme aula divisa in tre navate da colonne in marmo. L'unica colonna superstite fu rimossa nel 1613 e collocata di fronte alla Basilica di S. Maria Maggiore. Nell'abside della navata centrale Costantino fece alzare una sua gigantesca statua con le braccia, le gambe e la testa in marmo bianco ed il resto in bronzo dorato. La testa ed un piede sono esposti nei Musei Capitolini
CIRCO MASSIMO
. Il Circo Massimo, il più grande edificio per lo spettacolo di tutti i tempi, lungo 600 m. e largo 140, è dalla leggenda collegato alle origini stesse della città: qui infatti, in occasione dei giochi in onore di Conso, sarebbe avvenuto il ratto delle Sabine e quindi il nascere della vita nella città stessa. In realtà una prima sistemazione della Valle Murcia - Murcia era secondo la tradizione il nume tutelare della valle - risale all'epoca dei Tarquini ed è da collegare alla costruzione di una cloaca che permise di drenare tutta la zona e regolarizzare il terreno. Probabilmente poche furono le attrezzature disposte in questa fase, ma, successivamente, attraverso i secoli, molteplici dovettero essere gli interventi sulla sua area e, a cominciare dal II secolo a.C., anche monumentali come l'arco di Stertinio eretto nel 196 a.C., le colonne con statue, il sostegno con le uova per contare più agevolmente i giri. Solo con Giulio Cesare si ha un vero e proprio edificio in muratura, la cui pianta è conservata, almeno parzialmente, nelle costruzioni successive, come testimoniano i numerosi tratti in reticolato rinvenuti in vari punti durante gli scavi. Sicuramente di notevole entità fu l'intervento di Augusto: completò e restaurò l'ippodromo, lo decorò con l'obelisco ora a piazza del Popolo e costruì il pulvinar.
Menù itinerario: Antipasto: Filetti di baccalà Primo: Pasta alla checca Secondo: Pollo coi peperoni Contorno: Bieta o cicoria al pomodoro Dolce: Mostaccioli Vini consigliati: Castelli romani rosato/Cerveteri bianco secco
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Post n°60 pubblicato il 29 Maggio 2014 da oli.ver1960
Provo angoscia, di quella che toglie il respiro e brucia lo stomaco.
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