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Post N° 195

Post n°195 pubblicato il 18 Febbraio 2008 da donulissefrascali

PENSIERO DI PAPA PACELLI

Saremmo dei cristiani distratti ed inetti, se non prendessimo adeguata coscienza della potenza e della ricchezza di parola sgorgata dall’incomparabile fecondità e dalla meravigliosa versatilità di Pio XII, desideroso di soccorrere con nuovo argomento di perenne dottrina l’insorgenza moderna di mille nuovi problemi. (Mons.Montini)

Nel nostro secolo il sistema capitalistico ha assunto proporzioni gigantesche. Sua caratteristica è la produzione di massa a cui si accompagna anche la formazione di masse umane: agglomerati amorfi e tumultuosi in cui i singoli risultano spesso spersonalizzati. E dalle masse umane è quasi inevitabile che si esprimano movimenti politici sfocianti in regimi meccanici, rigidi soffocatori. Come contrapporsi alla progressiva paurosa meccanizzazione della vita in società?

Andando alla radice: occorre che l’uomo riacquisti coscienza di sé, prenda diretta responsabilità del suo agire nella società a raggio sempre più ampio. Occorre che l’uomo si inserisca sempre più negli organismi economici e politici, partecipi attivamente alla loro vita, raggiungendo la dignità di soggetto. La questione sociale è senza dubbio anche una questione economica, ma assai più è una questione riguardante l’ordinato regolamento del consorzio umano, ed è,nel suo senso più profondo, una questione morale perciò religiosa. Come tale essa si compendia così: posseggano gli uomini – dal singolo attraverso il popolo, fino alla comunità dei popoli - la forza morale di creare tali condizioni pubbliche, che nella vita sociale nessun individuo e nessun popolo sia soltanto oggetto, vale a dire privo di ogni diritto ed esposto all’altrui sfruttamento, ma che piuttosto tutti siano anche soggetto, vale a dire legittimamente partecipi alla formazione dell’ordine sociale, e che tutti, in modo corrispondente alla loro arte e professione, possano vivere tranquilli e felici, con sufficienti mezzi di sostentamento, efficacemente protetti contro le violenze di una economia egoistica, in una dignità umana, che ciascuno rispetti negli altri come in se stesso. (Pio XII – discorso ai giovani di azione cattolica, 12 settembre 1948)

Partendo quindi dal compito di ogni Cristiano di contribuire al risanamento sociale non può non esservi la necessaria dottrina sociale Cristiana. Per convertire il mondo non basta essere santi e vivere secondo il Vangelo che si va predicando se non ci si sforza di assicurare a tutti gli uomini quelle condizioni di alloggio, lavoro, cibo, riposo, cultura senza le quali non si può parlare di vita umana. (Card. Suard, 1948)

 
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