Scintille
Scrivo che il vero rimane. Il resto è fatto per andare via. e va via.
Post n°153 pubblicato il 21 Ottobre 2012 da viparious
C’è un parco incustodito, non molto distante da casa mia, in cui anche i grandi fanno fatica ad entrare. Alcuni credono che sia un posto stregato, altri –semplicemente- magico. Un giardino dove le lancette del tempo non si muovono più, e infatti i fiori non appassiscono e i coriandoli non perdono il loro colore. Al centro del giardino c’è una scatola di vetro, oppure è di cristallo, che risplende e affascina come se l’intero Universo, compreso di tramonti e aurore boreali, fosse contenuto al suo interno.
Forse questa è soltanto una storia inventata da me.
[Continua..]
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Post n°152 pubblicato il 30 Settembre 2012 da viparious
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Post n°151 pubblicato il 11 Giugno 2012 da viparious
Inizia a farsi largo, tra i giorni piovosi di un maggio bizzarro, una “promessa d'estate” fatta di un sole caldo che si concede con parsimonia. Una passeggiata lunga qualche ora, durante la quale, però, la pioggia ti coglie inaspettatamente. E mentre pensi di essere finito ai tropici, l’acqua ti ha già bagnato i capelli e confuso le idee. La pioggia ad alcuni fa uno strano effetto: rallenta il battito cardiaco e il movimento. Inizi a vedere i contorni sbiaditi, confondi i volti delle persone e finisci per osservare la tua città senza badare ai dettagli. Quel profumo di acqua che non sapresti descrivere, ma che riconosci ogni volta, ti entra dentro: distingui il rumore dei passi che si affrettano tra le pozzanghere e lo scroscio dell’acqua che cade dalle grondaie. Pioggia fuori stagione e pensieri sopra le righe. L’orizzonte si perde nella foschia e i sogni ti sembrano lontano miglia e miglia; scorgi qualche imbarcazione che si affanna tra le onde e gabbiani che ti sembrano terribili rapaci. Osservi mani, occhi, gambe, scarpe: solo dettagli di chi si ripara alla meglio sotto ombrelli, tettoie o caffè. Vite accelerate che ti sfrecciano di fianco mentre il tuo tempo si dilata nello spazio. La pioggia ha di bello che coglie tutti di sorpresa: democraticamente strafottente o straordinariamente provvidenziale. È ritmo. Vita. Gratitudine. Leggera e pungente, come un sorriso inatteso. Quello che ho trascritto non è altro che una sintesi dei miei ultimi pensieri. Pensieri un po'sbiaditi che ultimamente mi hanno costretto a mettere tutto in pausa (blog, scintille e un po' anche me stesso). Una pausa che non so ancora quando terminerà, nel frattempo però ci tengo a ringraziare infinitamente chi continua a cercarmi e soprattutto a sentirmi, anche tra i miei mille silenzi. A presto. (By Viparious) |
Post n°150 pubblicato il 23 Maggio 2012 da viparious
Ma non tutti gli amori dovevano essere vissuti. Li si poteva conservare in silenzio, nel cuore. Dove non avrebbero provocato danni. Un silenzio che -di notte- fa rumore, un silenzio che ferisce al cuore. E’ tratta dal romanzo “La quinta costellazione del cuore” di Monika Peetz, la scintilla di oggi. Protagoniste: cinque donne, in pellegrinaggio lungo il cammino di Santiago, alla ricerca di una verità. Ad ognuna la sua. E a tutte tocca fare i conti con le proprie bugie, con i segreti nascosti e i desideri soffocati. Come quello di un amore represso, lasciato nel silenzio, fino ad essere dimenticato. Perchè è brutto quell'abbandono, quel silenzio che ferisce al cuore. Ma ancora più brutto è pensare che alla fine anche quella ferita si cicatrizzerà. (By Viparious) |
Post n°149 pubblicato il 21 Maggio 2012 da viparious
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PROLOGO
Non sono mai stato bravo nelle presentazioni.
Ma ho riflettuto sul fatto che un blog, da qualche parte deve pur cominciare. Il mio comincia così: con un orizzonte ed un nome. Mi chiamo Stefano e quello che vedete è il mio mare.
Se sapete che adoro giocare con le parole, vi dico anche che amo sfiorare l’odore della carta (sembra impossibile riuscire a toccare un odore o un suono, ma nel mio mondo posso farlo). Adoro provocare emozioni, scuotere gli animi di chi si accomoda nella mia realtà irreale. E adoro anche guardare e ascoltare, con metà dell’anima in mare e l’altra metà sulla terra.
E con le due metà guardo il Mondo mentre ascolto lo scorrere dei mesi, delle stagioni. E del tempo che ci sfiora. Per questo scrivo, per fermare le immagini che velocemente fuggono via dai nostri ricordi, mentre silenziose scavano una traccia sulla nostra pelle, una cicatrice.
Non vi dirò altro e, soprattutto, non vi dirò dove sono in questo momento,perchè il mio altrove è un luogo troppo speciale. Ma se cercherete di trovarmi potreste scoprirmi, un giorno,di nuovo lì: su quello scoglio, a chiedermi ancora dove comincia il cielo e dove finisce il mare. Buona lettura.
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