Scintille
Scrivo che il vero rimane. Il resto è fatto per andare via. e va via.
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Post n°83 pubblicato il 20 Giugno 2011 da viparious
(Quello che conservo,di quest'ultimo esame di letteratura, oltre al ricordo di un’intera giornata a Napoli con Teresa, sono le poesie che non conoscevo e che mi hanno accarezzato in questo periodo di studio in cui le cose da ricordare erano molte. Confesso anche che la voglia di finire presto per poter bagnare, finalmente, i piedi nell’acqua salata del mio mare era infinita. Tuttavia ecco, in ritardo, la GOCCIA VIVA di ieri che per me rappresenta la poesia più bella scoperta in queste settimane di "studio matto e disperatissimo") Col termine “Xenia”, nella tradizione classica, s'indicavano i brevi componimenti, detti epigrammi, che accompagnavano i doni fatti ad un ospite nel momento in cui lasciava la casa che lo aveva accolto. E così Montale, attraverso questa raccolta di brevi poesie, intende fare un pensiero alla moglie nel momento della sua partenza senza ritorno. La poetica di questa raccolta dai versi facili è tutta racchiusa nel nesso tra immaginazione e commozione, tra speranza e struggente nostalgia della persona amata. E credo che questo possa bastare per farla diventare una delle opere più commosse della letteratura italiana. (By Viparious) |
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PROLOGO
Non sono mai stato bravo nelle presentazioni.
Ma ho riflettuto sul fatto che un blog, da qualche parte deve pur cominciare. Il mio comincia così: con un orizzonte ed un nome. Mi chiamo Stefano e quello che vedete è il mio mare.
Se sapete che adoro giocare con le parole, vi dico anche che amo sfiorare l’odore della carta (sembra impossibile riuscire a toccare un odore o un suono, ma nel mio mondo posso farlo). Adoro provocare emozioni, scuotere gli animi di chi si accomoda nella mia realtà irreale. E adoro anche guardare e ascoltare, con metà dell’anima in mare e l’altra metà sulla terra.
E con le due metà guardo il Mondo mentre ascolto lo scorrere dei mesi, delle stagioni. E del tempo che ci sfiora. Per questo scrivo, per fermare le immagini che velocemente fuggono via dai nostri ricordi, mentre silenziose scavano una traccia sulla nostra pelle, una cicatrice.
Non vi dirò altro e, soprattutto, non vi dirò dove sono in questo momento,perchè il mio altrove è un luogo troppo speciale. Ma se cercherete di trovarmi potreste scoprirmi, un giorno,di nuovo lì: su quello scoglio, a chiedermi ancora dove comincia il cielo e dove finisce il mare. Buona lettura.
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"[...]Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue."