Scintille
Scrivo che il vero rimane. Il resto è fatto per andare via. e va via.
« Una notte che mi tinge d... | E' la speranza che ci r... » |
E poi, c’era l’alternarsi del vento e dei silenzi che mi cullavano: se il vento mi portava un messaggio, i silenzi mi lasciavano il tempo per decifrarlo.
(C.Orban)
Ma in questi giorni di silenzio l’unico messaggio che vorrei dal vento è un tuo bacio. Sono sicuro che lo sentirei.
La frase di oggi è tratta da un libro, scritto da Christine Orban, che mi è piaciuto tantissimo. A cominciare dal titolo, “Ricordati di essere felice”, che è anche la frase pronunciata dal padre a Maria-Lila (è così che si chiama la protagonista) prima di salutarla per l’ultima volta. Maria, infatti, sogna di vivere lontano dalla sua città – una città di mare dove non succede mai nulla, c’è sempre il sole, fa sempre caldo e il mare è sempre azzurro. Sogna di essere come sua cugina Fifi, ovvero di essere magra ed abitare a Parigi. Sogna una vita diversa e felice. Soltanto alla fine capirà cosa voleva dirle il padre prima di morire, e cioè che la felicità è come quegli oggetti semplici della cui mancanza ci accorgiamo solo dopo averli persi.
Con questo post voglio ricordare anche la scomparsa di un grande uomo e poeta, Lucio Dalla. Sono sicuro che anche lui -come tutti noi- inseguiva il desiderio della felicità, lo stesso desiderio che permette agli alberi di crescere, tirare i rami, fiorire. Toccare il cielo.
(By Viparious)
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PROLOGO
Non sono mai stato bravo nelle presentazioni.
Ma ho riflettuto sul fatto che un blog, da qualche parte deve pur cominciare. Il mio comincia così: con un orizzonte ed un nome. Mi chiamo Stefano e quello che vedete è il mio mare.
Se sapete che adoro giocare con le parole, vi dico anche che amo sfiorare l’odore della carta (sembra impossibile riuscire a toccare un odore o un suono, ma nel mio mondo posso farlo). Adoro provocare emozioni, scuotere gli animi di chi si accomoda nella mia realtà irreale. E adoro anche guardare e ascoltare, con metà dell’anima in mare e l’altra metà sulla terra.
E con le due metà guardo il Mondo mentre ascolto lo scorrere dei mesi, delle stagioni. E del tempo che ci sfiora. Per questo scrivo, per fermare le immagini che velocemente fuggono via dai nostri ricordi, mentre silenziose scavano una traccia sulla nostra pelle, una cicatrice.
Non vi dirò altro e, soprattutto, non vi dirò dove sono in questo momento,perchè il mio altrove è un luogo troppo speciale. Ma se cercherete di trovarmi potreste scoprirmi, un giorno,di nuovo lì: su quello scoglio, a chiedermi ancora dove comincia il cielo e dove finisce il mare. Buona lettura.
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