Creato da viparious il 28/07/2010

Scintille

Scrivo che il vero rimane. Il resto è fatto per andare via. e va via.

 

E' la speranza che ci riempie il cuore.

Post n°133 pubblicato il 12 Marzo 2012 da viparious

Avviso, come sempre, per i nuovi sintonizzati: quella che vedete è la scintilla che pubblico ogni Domenica sul quotidiano TargatoSA (questa settimana in leggero ritardo, dovuto -anche- per il troppo tempo impiegato a vestire il mio blog). Se vi piace, condividetemi, cliccate sul "Mi piace", fatemi diventare un sms, come spesso faccio anch'io. Insomma, diffondetemi!

Nella vita di ognuno esistono momenti –quando la porta sbattuta all’improvviso e senza alcun visibile motivo di colpo si riapre, quando lo spioncino chiuso un attimo fa viene di nuovo aperto, quando un brusco “no” che sembrava irrevocabile si muta in “forse” – momenti in cui il mondo intorno a noi si trasfigura, e noi stessi ci riempiamo di speranza come di nuovo sangue.
(N. Berberova)

E’ la speranza che ci fa andare avanti, che sostituisce l’assenza, il distacco. Il dolore.
E’ la speranza che ci riempie il cuore.

La scintilla di oggi non è altro che l’incipit del libro “Il giunco mormorante” di Nina Berberova, un piccolo racconto che ruota intorno alla riflessione sulla libertà individuale, sull’amore e su quella “terra di nessuno”, la famosa no man’s land che già altre volte vi avevo nominato. Quella terra dove ognuno è totale padrone di sé stesso. Quella terra dove “possono accadere stane cose, si possono incontrare altri esseri simili, si può leggere e capire un libro con particolare intensità, o ascoltare musica, oppure nel silenzio e nella solitudine può nascere un pensiero che in seguito ti cambierà la vita.

(By Viparious)

 
 
 

Ricordati di essere felice.

Post n°132 pubblicato il 04 Marzo 2012 da viparious

E poi, c’era l’alternarsi del vento e dei silenzi che mi cullavano: se il vento mi portava un messaggio, i silenzi mi lasciavano il tempo per decifrarlo.
(C.Orban)

Ma in questi giorni di silenzio l’unico messaggio che vorrei dal vento è un tuo bacio. Sono sicuro che lo sentirei.

La frase di oggi è tratta da un libro, scritto da Christine Orban, che mi è piaciuto tantissimo. A cominciare dal titolo, “Ricordati di essere felice”, che è anche la frase pronunciata dal padre a Maria-Lila (è così che si chiama la protagonista) prima di salutarla per l’ultima volta. Maria, infatti, sogna di vivere lontano dalla sua città – una città di mare dove non succede mai nulla, c’è sempre il sole, fa sempre caldo e il mare è sempre azzurro. Sogna di essere come sua cugina Fifi, ovvero di essere magra ed abitare a Parigi. Sogna una vita diversa e felice. Soltanto alla fine capirà cosa voleva dirle il padre prima di morire, e cioè che la felicità è come quegli oggetti semplici della cui mancanza ci accorgiamo solo dopo averli persi.

Con questo post voglio ricordare anche la scomparsa di un grande uomo e poeta, Lucio Dalla. Sono sicuro che anche lui -come tutti noi- inseguiva il desiderio della felicità, lo stesso desiderio che permette agli alberi di crescere, tirare i rami, fiorire. Toccare il cielo.

(By Viparious)

 
 
 

Una notte che mi tinge di blu fino alla punta delle dita.

Post n°131 pubblicato il 27 Febbraio 2012 da viparious

Chissà perché quel senso di inspiegabile malinconia non si staccava mai da me, come il pensiero di una luna che brilla lontano mentre m’immergo nel fondo della notte, una notte che mi tinge di blu fino alla punta delle dita.
(B.Yoshimoto)

Perché quando non ci sei -quando tu non sei con me- resta solo la malinconia. E il desiderio di te, sospeso sul cuscino. 

La scintilla di oggi è tratta dal libro “Sonno profondo” di Banana Yoshimoto. Ovvero, una raccolta di tre racconti che hanno come elemento in comune il rapporto con la notte e la paura di non riuscire a superarla, soprattutto quando sembra lunghissima. Perché ci sono notti stellate, altre di luna piena. Ma ci sono anche notti di pioggia e malinconia in cui l’alba diventa un faticoso traguardo. Ed è proprio in queste ultime che abbiamo bisogno di qualcuno che ci accarezzi, che ci tenga per mano.

(By Viparious)

 
 
 

Il primo appuntamento.

Post n°130 pubblicato il 22 Febbraio 2012 da viparious

Passeggiare a Saluzzo con te ha un sapore strano: il sapore della prima volta, quando quella prima volta non la provi da tanto -troppo tempo...

(By Viparious)

 
 
 

Domani. Succederà domani.

Post n°129 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da viparious

Ho capito subito che il treno era entrato in Piemonte perchè quando ho guardato fuori dal finestrino l'unico colore che ho visto era il bianco lucente della neve. Me ne stavo seduto sull'ultima carrozza - credo ci sia stato qualcosa di magico anche in questo- mi sono alzato per osservare il mio viaggio dai vetri delle ultime porte all'estremità del treno e quel che ho visto in un breve istante era la metafora perfetta di come sto vivendo adesso.

E'così che vivo questa giornata: come un treno in corsa che sa con certezza cosa sta lasciando dietro di sè, ma non sa ancora cosa troverà dall'altra parte. Eppure corre. Perchè una cosa è certa, qualcosa succederà. Domani. Sì, succederà domani...

 
 
 

PROLOGO

Non sono mai stato bravo nelle presentazioni.
Ma ho riflettuto sul fatto che un blog, da qualche parte deve pur cominciare. Il mio comincia così: con un orizzonte ed un nome. Mi chiamo Stefano e quello che vedete è il mio mare.
Se sapete che adoro giocare con le parole, vi dico anche che amo sfiorare l’odore della carta (sembra impossibile riuscire a toccare un odore o un suono, ma nel mio mondo posso farlo). Adoro provocare emozioni, scuotere gli animi di chi si accomoda nella mia realtà irreale. E adoro anche guardare e ascoltare, con metà dell’anima in mare e l’altra metà sulla terra.
E con le due metà guardo il Mondo mentre ascolto lo scorrere dei mesi, delle stagioni. E del tempo che ci sfiora. Per questo scrivo, per fermare le immagini che velocemente fuggono via dai nostri ricordi, mentre silenziose scavano una traccia sulla nostra pelle, una cicatrice.

Non vi dirò altro e, soprattutto, non vi dirò dove sono in questo momento,perchè il mio altrove è un luogo troppo speciale. Ma se cercherete di trovarmi potreste scoprirmi, un giorno,di nuovo lì: su quello scoglio, a chiedermi ancora dove comincia il cielo e dove finisce il mare. Buona lettura.

 
 

 

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