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Ma scusa una cosa Mario. Dai spegni quel coso. Ma tu ti ricordi i film, quelli americani, cioè quelli dove c’erano gli indiani  e gli sceriffi… Quelli americani Mario, è facile ce la puoi fare: “Bang bang”, “Hey gringo”. Ecco quelli là. La trama era sempre la stessa, perché gli americani vanno rassicurati. Dunque: c’erano i bianchi, che siccome stavano lì per conquistare, rimediare schiavi e spazzare via i villaggi indiani da casa loro, erano i buoni. Poi c’erano appunto gli indiani, che siccome dovevano difendersi da questi che erano arrivati con la scusa di portare civiltà mentre loro avevano chiaramente risposto che già ce l’avevano e che in caso avrebbero telefonato loro se avessero avuto bisogno di qualcosa, erano i cattivi. Non farmi domande Mario, perché non è questo l’argomento.
Insomma, ad un certo punto del film, il fortino degli autoproclamatisi eroi era asserragliato dai cattivi, cioè gli indiani che in realtà stavano solo difendendo casa loro. Per farti capire Mario, è come se un giorno tu ti svegli è trovi un forte con tanto di cannoni sul tuo balcone, tu come minimo dici “cazzo” e provi a levarlo da lì, ma quelli dentro il fortino di gridano “sporco invasore” e si difendono. Ecco, Mario più o meno, per approssimazione in difetto. Però, sempre in quel genere di pellicole, quando tutto sembrava perduto per gli assaliti, giungeva da non si sa bene dove, e non si sa bene avvertiti in che modo, un esercito immenso che sconfiggeva i poveri indiani. E, di solito, il generale che aveva quasi sempre un cognome mezzo irlandese annunciava ai suoi soldati stremati dalla lotta: “Arrivano i nostri”. Hai capito Mario? “Arrivano i nostri!”, come per dire non i nemici, non qualcuno che ci farà del male, no Mario, arrivavano i “loro”, gli amici insomma. Fino a qui ci sono Mario. E’ tutto chiaro: io sono in difficoltà, chiedo aiuto, e arrivano i “miei”, cioè quelli che mi salveranno. Ci siamo Mario?
Mario, però poi ad un certo punto mi è venuto un dubbio. Mario, ma tu ti ricordi come andavano a finire quei film, Mario? Cioè, io mi ricordo fino a quando il generale mezzo irlandese gridava ai suoi: “Arrivano i nostri!”, ma dopo cosa succedeva di preciso? Secondo te, Mario, è plausibile la ricostruzione che mi sono fatto, in cui arrivavano gli aiuti, sgominavano gli indiani, poi entravano nel fortino e impalavano tutti a testa in giù?... Come no… In che senso Mario?
E allora perché in Grecia gli abbiamo detto che se vogliono che gli aiutiamo a salvarsi devono impalarsi a testa in giù?