LIBERA.MENTE.libera

• Nel nuovo mondo globalizzato si assiste ad una dinamica ed incessante mutevolezza in materia di diritti umani, i quali allo stesso tempo scompaiono, si reinterpretano,proliferano e si impoveriscono attraverso la loro negazione.
• Contesto caraterizzato poi dal dissolvimento dei confini territoriali per cui i diritti appaiono orfani da tutele e si prestano a pericolose soggezioni, promosse in nome della sicurezza collettiva, dello sviluppo del mercato e della economia.
• Diritti che coinvolgono l'intera umanità, donne e uomini che si mobilitano anche attraverso nuovi mezzi tecnologici, per il riconoscimento e la tutela dei diritti fondamentali. Non più astrattezza dunque, ma attenzione alle situazioni concrete e ai bisogni delle persone.
• Si parla dunque di "rivoluzione dell'eguaglianza", rimasta incompiuta ed oggi accompagnata dalla "rivoluzione della dignità", che insieme non solo creano una nuova antropologia ma invoca l'autodeterminazione delle persone, la costruzione di identità collettive (e individuali), e le responsabilità pubbliche.
• C'è una nuova dinamica intesa come "rivoluzione dei beni comuni" che ci spinge oltre la contrapposizione tra pubblico e privato e ponendo l'attenzione sull'aria, sull'acqua,sul cibo, sulla conoscenza...
• E infine "la rivoluzione della tecnoscienza" e di internet capace di ridisegnare non solo i confini umani ma anche il rapporto tra umano e non umano.

(Fonte : Recensione di Francesco DI TANO del libro di Stefano Rodotà : Il diritto ad avere diritti).