Reghion

L'OLIO ED IL VINO

Un giorno di novembre il tempo dava al levantino, giornata adatta alla conversazione, considerando che a quell'ora le idee si erano schiarite. L'Olio chiamò il suo amico Vino per comunicargli che, l'amica comune, sorella Acqua aveva fatto arrivare una ambascia: voci di corridoio dicevano che circolava una nuova invenzione per cui l'Olio non sarebbe stato più trasformato in sapone o rielaborato per essere messo in commercio quando si fosse inacidito a causa della cattiva conservazione, ma sarebbe rimasto per sempre olio extra vergine fino al consumo; mentre il Vino non sarebbe stato più mutato in aceto. Si sarebbero salvati entrambi, grazie alla novità, sia dalla comune acerrima nemica l'Aria, sia dai danni provocati dai depositi di morchia e feccia. Stai tranquillo- disse al Vino- chiamerò via chat l'amica Acqua e mi farò raccontare per filo e per segno tutta la faccenda.

-Caro Vino, come ti avevo detto ho chiamato l'amica Acqua e mi ha confermato tutto: le voci provenivano da un laboratorio segreto sito in una cantina abbandonata. Mentre lei parlava prendevo gli appunti che ora ti leggerò. Si tratta di un contenitore a forma di cilindro con fondo conico,. Usando questo nuovo sistema, noi veniamo versati all'interno di questo contenitore. In cima alla superficie liquida viene poggiato un tappo mobile con una vasca galleggiante mentre una guarnizione aderisce alle pareti del cilindro contenitore, che a mezzo di valvole impedisce alla nostra nemica Aria di entrare. Man mano che veniamo prelevati il tappo mobile scende. Sulle pareti interne nella parte conica aderiscono diversi raschiatori con guarnizioni a labbro manovrabili dall'esterno ed alla estremità una valvola ne regola pressione ed un rubinetto per far defluire il deposito. In definitiva noi rimarremmo integri nel tempo, conservando tutte le nostre qualità organolettiche per cui siamo famosi in tutto il mondo.

Ti dico ancora di più, sembra che l'inventore sia un italiano del profondo sud, terra bagnata dal mar Mediterraneo e dallo Stretto di Messina, nella terra dove ancora fioriscono i cotogni e noi abbiamo radici profonde in quelle terra da diversi millenni-.

Per chiarimenti telefonare allo 096525879/
RC 27. Febbr.2017 mimmo@ Scuncia