Creato da piccolofiore2008 il 31/07/2008

leparoledidentro

Il viaggio continua..ed è ciò che conta...

 

Ultimi Commenti

carmarry
carmarry il 26/04/13 alle 01:36 via WEB
Belle parole e molto ben articolato il concetto, però…a mio personalissimo parere –quindi per me…dal mio punto di vista- non del tutto condivisibile. Una volta tanto penso di non essere particolarmente d’accordo con quanto esprimi. L’immagine scelta è senz’altro suggestiva ma la mia opinione è diversa perché se è vero che possa capitarci di “infrangerci” credo sia opportuno ed utile soprattutto e anzi, direi innanzitutto chiedersi se ci siamo infranti per nostra sola volontà, per volontà altrui o se spinti da un’altrui volontà ed incapaci di opporci ad essa. La donna che viene violentata,si difende con le unghie e con i denti pur sapendo che difficilmente ha scampo oppure soccombe inerme con dolore senza ribellarsi, sperando che quella vergogna finisca al più presto ed imprimendosi bene in ogni cellula,il ribrezzo. Nell’uno e nell’altro caso ha già ben chiara nella mente la sua vendetta; il suo odio la alimenta. Ciò che le si sta imponendo solo grazie alla circostanza determinata dalla maggior forza del suo(o suoi)aguzzini avrà una sua precisa condanna grazie alla sua reazione successiva. E sa che ancora dovrà combattere perché verrà messa in discussione ogni sua parola,verrà usata contro di lei ogni sua abitudine(persino l’abbigliamento: vestire in maniera provocante ecc)…insomma sa che dopo la vergogna ed il sopruso,per dare giustizia alla sua vita,dovrà combattere e combattere senza arrendersi per far valere le sue ragioni ed i suoi diritti violati. In queste parole io invece leggo la rassegnazione(ormai mi sono infranta –non importa come,quando e perché-…forse raccolgo i pezzi ma non sono nemmeno sicura di volerli ricomporre) e la speranza(una di quelle componenti imprevedibili che non dipendono certo da una nostra “azione”,da un atteggiamento attivo, ma dal caso). L’immagine sognante del percorrere quella stessa riva “dove mi sono dispersa” a me trasmette persino l’idea della nostalgia…quasi come se la violentata si sia rassegnata soprattutto perché…chissà…forse conosceva il suo violentatore(circostanza frequentissima) e non lo condanna…forse perché ne era innamorata e l’idea che ne vien fuori…è che ancora lo sia ma dopo la violenza non riuscirà mai più ad ammetterlo ma neanche a determinarne la punizione. Lo punisce a modo suo, auto punendosi nel contempo e cercando un sostitutivo nella sua solitudine e lui si riterrà assolto…e non solo! Ed ecco l’ombra che si affianca alla sua. Niente d’importante…un’ombra: utile a vincere non “la solitudine” di cui è prigioniera per un amore nel quale forse credeva ed andato smarrito ma non perso tra le maglie della violenza opportunistica,ma “quel temporaneo momento” di solitudine. Del resto l’ombra serve molto a farci sentire in compagnia quando la luce ci porta alla ragione,ragioni che solo nel profondo dell’animo trovano un senso ed un significato e solo chi lo sa cercare lo trova. Non credo sia un caso il fatto che non si legga da nessuna parte(nemmeno tra le pieghe) la domanda nodale o non compare,nemmeno casualmente,un“perché”?(intendo:perché mi sono infranta?…quando esattamente? ed a causa di chi o di cosa?). Credo che questo,in fondo, giustifichi anche il dubbio in merito ai frammenti: “Vorrò ricomporli tutti?”. Già perché intanto, come tu dici:” C'è un tempo per ogni cosa..ed è un tempo che non ha repliche”…quel tempo che inesorabile scorre…l’orizzonte muta perché il sole va verso il tramonto e con la luce…anche le ombre scompaiono.Sembrerà bizzarra questa mia analisi…ma chiamiamola più semplicemente…questa mia chiave di lettura dei concetti che hai espresso,anche perché è ben evidente che le motivazioni che ti hanno indotto a scrivere questo Post,così concepito,sembrano,in superficie,partire da altro “sentire”.Scusa se sono stato lungo ma era da un po’ che non passavo sul tuo blog,come vedo,sempre ricco di spunti e…diciamo che,a modo mio,mi sono rifatto.Prometto che non lo farò più.Ti faccio i miei complimenti,tanti “in bocca al lupo” e ti auguro una serena notte.
 
piccolofiore2008
piccolofiore2008 il 23/04/13 alle 16:28 via WEB
^_^ Ma no, Nsm, non è una cosa voluta..E', semplicemente, che sono di corsa, negli ultimi tempi..Passo velocemente...ma ciò che leggo non è sicuramente "perso"..:) Tu..noioso? Naaa...E come dire che la MUSICA, in sè stessa, è noiosa: potrebbe mai esser una cosa del genere?? Ovviamente no!! Se i post impegnati dovessero generare noia, mi sa che i miei dovrebbero, a questo punto, implicare il tedio più assoluto!! ;)...Serena giornata e un bacio a te..
 
nonsolo_musica
nonsolo_musica il 22/04/13 alle 23:39 via WEB
Passi dal mio blog ma ormai non lasci più una tua traccia... :) Forse hai ragione, ultimamenti sforno post "impegnati" (si a per dire) e quindi rischio di essere un pò noioso. Ci vuole un pò di brio ogni tanti. Provvedrò ;) Serena notte. Bacio per te. :)
 
piccolofiore2008
piccolofiore2008 il 16/04/13 alle 11:40 via WEB
Beh, Carlo, in effetti, il film è abbastanza datato..Mi pare sia del 2001..ben 12 anni fà, poco più, poco meno.. E 12 anni, nel nostro tempo, così veloce nei cambiamenti e negli eventi, son davvero tanti... Ricordo che quando uscì nelle sale cinematografiche fu decisamente "innovativo": era una delle primissime volte (se non la prima) che si affrontava un tema scottante (l'amore omosessuale) in maniera così aperta..semplice...delicata e sensibile..in maniera così diretta, anche nelle scene. Quello che a me è piaciuto di più è stata la "naturalezza" con cui si snodava la convivenza in quel gruppo di persone, accomunate da una "diversità" che, poi, tanto diversità non è, se si bada ai sentimenti sottostanti. E' un film che trovo intriso di poesia: Hikmet la fà da padrone, coi suoi versi..e ben rappresenta la malinconia, la nostalgia, la dignitosa lotta interiore (intima, senza le estremizzazioni che tanto non appartengono, secondo me, a chi vive quel mondo, e che, invece, ritroviamo alla tv e nell'immaginario di molti di coloro che si fermano alle apparenze e fanno dell'intolleranza il loro vessillo), l'amore infinito che anima ciascuno dei personaggi.. Son contenta che ti sia piaciuto abbastanza..Vuoi che te ne consigli qualcun'altro?? ^_^ Buona giornata...e un bacio...
 
piccolofiore2008
piccolofiore2008 il 15/04/13 alle 17:21 via WEB
Persone che VIVONO appieno la vita e se stessi...nell'interezza.
 
piccolofiore2008
piccolofiore2008 il 15/04/13 alle 17:20 via WEB
Vero, Lab. Ho sempre pensato che ciascuno di noi è fatto di piccole tessere..come un mosaico..E chi incrociamo diventa, quasi sempre, una di esse....nel bene e nel male.
 
piccolofiore2008
piccolofiore2008 il 15/04/13 alle 17:18 via WEB
Grazie, sei sempre gentile..:)Eh, sì, NSM..L'amore e il rispetto per se stessi son fondamentali..esattamente come quello verso gli altri. La perfezione sarebbe che ci fosse un'equa spartizione tra le due forme di rispetto, nella vita. Ma, spesso, accade che non sia così..E, quando non lo è, è sempre un errore..Sempre..Ricambio, come sempre, il bacio..^_^
 
massimosognatore
massimosognatore il 15/04/13 alle 11:50 via WEB
C'é tutto in questo passo. Sentimento, passione, romantico trasporto fisico e cerebrale, l'esaltazione emotiva di un legame. Persone capaci di amare e di lasciarsi andare.
 
carmarry
carmarry il 15/04/13 alle 01:27 via WEB
Ho visto il film.Una storia come tante nella sostanza:una coppia giovane, evidentemente agiata,forse felice,ma di un affiatamento un po’ appiattito nel bon ton (come appare nella prima sequenza del finto abbordaggio,un po’ forzata e stridente,non saprei dire –per mancanza di competenze- se per scelta narrativa o per la maldestra recitazione dell’attore che interpreta il marito).Lui muore all’improvviso,e Antonia si isola in un silenzio affranto,finché non scopre che lui aveva un’amante.Che però si rivela un amante particolare e forse inatteso: un uomo,Michele,affranto quanto lei ma molto più rancoroso. E qui credo parta la vera storia che Ozpetek vuole raccontare,quella delle “fate ignoranti”,del gruppo di bizzarri, diversi (non solo omosessuali), profughi, ammalati(di Aids e d’amore),di cani sciolti di passaggio,che animano la “famiglia” di Michele e che diventano,tra asprezze e distrazioni,la nuova famiglia di Antonia,fino a farle scoprire volti nuovi nella sua vera famiglia e in se stessa.Non è perfetto, “Le fate ignoranti”, sospeso in equilibrio delicato tra la commedia di tutti i giorni e la sofferenza sottile che si nasconde dietro i sorrisi e le battute amare. Ma, anche imperfetto,anche con toni che a volte mi sembra sfiorino l’abisso soap nel quale è sprofondato il cinema italiano,è un film vivo.Vive del suo vero amore per i suoi personaggi, della voglia non di giustificarli ma di capirli, delle sfumature dell’anima alle quali arriva. Ha coraggio, non solo il coraggio di mettere al centro della scena i “diversi” (ho letto che Ozpetek insiste su un punto e mi sembra giusto che lo faccia a vantaggio dello spettatore un po’ distratto: il suo non è un film gay o di soli gay), ma soprattutto quello di prendersi i suoi tempi: i tempi delle pause addolorate e silenziose, degli sguardi di Margherita Buy persi nel vuoto, nel fiume e nel ricordo, i tempi necessari a una profuga per passare dal buonsenso casalingo alla malinconia, quelli capaci di trasformare una terrazza in un “luogo” narrativo e di rendere plausibili maturazioni e cambiamenti. E i tempi, nel cinema a rotta di collo dal quale siamo circondati, non sono poco. E’ un film vero…molto calato nel reale dato che “compagnie” del genere(anche di diversa ispirazione)ve ne sono più di quante non si creda. Sono felice di averlo visto anche se ormai,in una società in così rapida trasformazione,sembra un po’ datato. Notte serena
 
lab79
lab79 il 13/04/13 alle 04:40 via WEB
Forse nel nostro animo ci sono dei buchi, dei frammenti mancanti. Sono quelli che cerchiamo di colmare, con i frammenti degli altri.
 

MIRE

Scelgo di vivere per scelta

e non per caso.

Scelgo di fare dei cambiamenti,

anziche' avere delle scuse.

Scelgo di essere motivata,

non manipolata.

Scelgo di essere utile,

non usata.

Scelgo l' autostima,

non l' autocommiserazione.

Scelgo di eccellere,

non di competere.

Scelgo di ascoltare la voce interiore,

e non l'opinione casuale della gente.

( Eileen Caddy )

 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

tambo66mitic98BiancodiLuponp56personelwebmareman68piedistallo0Perturbabileokkinelventopiccolofiore2008r1ck1mariomancino.mpasqualeder1947marcoaurelio78
 

 

***

 

§

 

COLORE

 
Citazioni nei Blog Amici: 28
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963