viaggiando... (meno)

quanto manca?

Poco meno più di un mese.
E poi anche io andrò in vacanza.
Che è dall’inizio di luglio che alla fatidica domanda “Quando vai in vacanza?” mi ascolto rispondere, con voce quasi annoiata “il 27 settembre”. Ovviamente non finisce lì, perchè subito dopo arriva puntuale il “e dove vai?” “In Namibia”.
E qua si manifestano le due scuole di pensiero.
Quelli che sanno che la Namibia esiste e ne hanno sentito parlare e ti dicono “Wow, che bello!” e gli altri.
Che li sgami subito, perchè appena tu dici Namibia li vedi con lo sguardo a punto interrogativo, che piombano in un imbarazzato silenzio. E poi, riprendendo coraggio abbozzano un: “Ah. E dov’è?”
E tu gli spieghi che è in Africa, sopra il Sudafrica, sotto l’Angola e di fianco al Botswana. Dall’altra parte c’è l’oceano Atlantico.
“Ah, c’è anche il mare?”
Vedi un po’ tu.
Che l’altro giorno questo discorso l’ho fatto col benzinaio occasionale, quello trovato a 7 km di distanza da Poisonville. Che dopo averci tenuto a rendermi partecipe del fatto che fossi la prima donna della giornata (va che culo) è partito col pippotto vacanze. E quando gli ho detto “Namibia”, dopo il dov’è, non pago, ha chiesto: “e cosa c’è in Namibia?”
E io, con la mia aria da peppia saccente: “C’è un po’ di tutto, ci sono altopiani, deserto, parchi, animali, città, costa...”
E lui: “ah, ma allora non mi piace!”
E vabbè, pazienza. Se non ti spiace io parto ugualmente.
Però oggi c’è stato chi si è superato, perchè, sinceramente, alla domanda “E come ci vai?” non ero davvero preparata.
In aereo, ad esempio?