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è pur sempre agosto.
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Filosofia del viaggio
Il viaggio fornisce l'occasione per dilatare i cinque sensi: sentire e comprendere in modo più profondo, guardare e vedere in modo più intenso, assaporare e toccare con maggiore attenzione. Teso e pronto a nuove esperienze, il corpo in subbuglio registra più dati rispetto al consueto.
Viaggiare intima il pieno funzionamento dei sensi.
Emozione, affezione, entusiasmo, stupore, domande, sorpresa, gioia e sbalordimento, ogni cosa si mescola nell'esercizio del bello e del sublime, dello spaesamento e della differenza.
Michel Onfray
James Michener
Man learns what he sees
and what he learns
influences what he sees
Visto da vicino, nessuno è normale.
Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci, è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati. |
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« cosa succede in città | Mi si perdonerà per il r... » |
Basta. La prossima volta che mi proporranno di andare a vedere un film vincitore del Torino Film Festival vorrei che, nel momento esatto in cui tutte le mie sinapsi allineate sull’attenti staranno per farmi dire sì, un fulmine mi incenerisse.
Garage ha vinto il premio come miglior film al Torino Film Festival del 2007 (nel 2008 il vincitore è stato Tony Manero, per dire). Suppongo premiato da una giuria formata da gente tristissima.
Siamo in un imprecisato luogo dell’Irlanda, dove Josie, uomo di un’ingenuità disarmante, lavora in una stazione di servizio di proprietà del sig. Gallagher. Costui gli propone di prolungare l’orario nei week end, e gli affianca il giovane David, introverso quindicenne.
Josie, inspiegabilmente ottimista, vive in un alloggio ricavato nel retro della stazione di servizio, passa le serate al pub e, rincasando, si ferma a parlare con un cavallo. Ma un giorno, arrivando alla stazione di servizio, trova ad attenderlo la polizia...
Fra l’altro il film era pure in lingua originale, con sottotitoli. Oh yeah.
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