Creato da: upmarine il 02/10/2006
Reporter a stile libero, anzi senza. Ovvero, un gatto attaccato ai maroni! Con le unghie. :-((

L’angolo dei barlumi

Però, dall'alto della mia età, ho visto fiordalisi correre dietro ai papaveri che si nascondevano tra le onde del grano. Ero giovane e molto meridionale.







Signore,
perché i nostri ragazzi hanno smesso di sognare il proprio futuro, mimetizzandosi nel gregge alla ricerca di un mediocre consenso?
Perché hanno perso la capacità di volare ad ali spiegate, al di sopra della vuota quotidianità?
Perché non si ribellano alla volontà di chi trova necessario che siano imbrigliati nel regno delle scimmie urlanti?
Perché hanno sacrificato il proprio diritto di sfidare il mondo?
Perché negano l'affermazione della propria capacità di eccellere?

Nemmeno Tu conosci la risposta. Vero?

 

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Tristezza su ... Upmariner Channel

Post n°66 pubblicato il 07 Settembre 2007 da upmarine
 

Ero immerso nella profondità della mia solitudine, quella che mi accompagna per necessità quando devo pensare. Isolato dal mondo, quindi. Quando riemergo ... le mie orecchie stentano a credere che possa essere successo così, senza un terremoto o una catastrofe per sottolineare al mondo che ha perso una meraviglia, una ragione di essere fieri dell'umanità. Ho perso, abbiamo perso, una grande anima, un grande cuore, l'emblema del bel Canto. E' finita un'era, portata con sé dal Maestro Luciano Pavarotti. Per chi non l'ha mai sentito cantare dal vivo non può capire. Non è facile immaginare che ascoltarlo comportava un'emozione tale da tramortire i sensi. Le vibrazioni vengono percepite attraverso il corpo e solo dopo attraverso le orecchie. Però, prima di tutto, percepivi la sua passione, il suo calore. E' stato, è e sarà per sempre il mio idolo, l'unico. Non ne ho altri.



Purtroppo in questi momenti mi prende un brutto pensiero: perché ci lasciano i migliori ed il mondo resta affollato da tanta feccia?



 
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Commenti al Post:
upmarine
upmarine il 08/09/07 alle 04:15 via WEB
odio_via_col_vento mi scrive ed io riporto:

io ho invece avuto delle pessime esperienze di Pavarotti.
riconosco che aveva (da giovane) una voce meravigliosa: il timbro, il colore. e in nome di quella voce gli veniva perdonato tutto. era troppo personalistico, però, troppo "belcantista".
ma poi perse anche quello. e soprattutto prese in giro il pubblico. ho assistito ad una boheme indegna. dove nemmeno ci provava. e se penso a quanto guadagnava per "non " esserci.
capisco altre cose. capisco il lavoro mediatico straordinario che ha fatto nell'avvicinare il grande pubblico alla lirica.
capisco che probabilmente è l'ultimo della grande idea italiana della lirica.
un personaggio felliniano, con tutte le luci e le ombre che l'aggettivo si porta con sé. baciato in fronte da una natura generosa come con pochi altri.

(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 08/09/07 alle 04:27 via WEB
Sono convinto che esprimi la tua verità. Io l'ho ascoltato in tre occasioni: una Tosca, una Turandot ed uno spettacolo di beneficenza in un piccolo teatro della mia città. In quest'ultimo, un paio d'anni fa, era visibilmente sofferente e non per il compenso che era stato di 0€ (serviva per dotare il reparto pediatrico dell'ospedale di uno strumento costosissimo). Forse, essendo melomane, apprezzo troppo il bel canto. Forse, come rispose lui a qualche cantante pop che l'accompagnava in qualcuno dei suoi "Pavarotti's friends", lui si presentava accompagnato da Puccini o Verdi. Però ti posso assicurare che in quest'ultima occasione, senza microfono ed accompagnato da una pianista decorosa ma senza esagerare, è stato sublime. C'erano anche altri tenori che timidamente abbozzavano qualche nota di petto. Poverini: ce la mettevano tutta ma non reggevano e lo sapevano. Sono contento di non averlo ascoltato nelle tue stesse occasioni. Grazie amica mia per il tuo contributo.
(Rispondi)
 
upmarine
upmarine il 08/09/07 alle 04:37 via WEB
E questo è stato invece inviato dalla mia diletta Mara:

So di essere fuori dal coro ma sono stata nutrita ed educata sin da piccola ad ascoltare musica classica e opere liriche da mio padre e la mia passione continua ad andare a Mario Del Monaco
... e quindi non ho mai trovato nulla di speciale in Pavarotti, troppo scenico e coreografico secondo il mio microscopico parere, nessuna umiltà dell'artista vero
... e poi il supporto della tecnologia lo ha aiutato, cosa, invece, di cui non ha potuto usufruire Del Monaco, morto quasi in silenzio e vissuto in un'epoca in cui gli antagonisti erano tanti
...a giocare da soli è facile vincere!

(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 08/09/07 alle 04:53 via WEB
Come vedi (commento precedente di odio_ecc.) non sei tanto fuori dal coro. Forse il mondo è bello perché è vario. E' stato un amore a pelle. Anch'io al suo posto sarei scenico e coreografico. Anzi lo sono anche senza essere al suo posto. Lo sanno i miei studenti. Nessuna falsa modestia, per un Maestro. La tecnologia lo ha aiutato a rendere l'immagine dell'Italia all'estero diversa da mafia, spaghetti e mandolino. Come un'altra creatura di Modena: la Ferrari. La sua voce era al di sopra della tecnologia. Era potente. Io tifo anche per l'Inter, chissà perché.
(Rispondi)
 
upmarine
upmarine il 09/09/07 alle 14:56 via WEB
Ed ecco cosa mi scrive una giovane lettrice tra le mie più affezionate: Gioasole
"Non so bene in che coro io mi trovi. So soltanto che anch'io sono crescita a pane e nutella e musica classica e lirica. Mio padre non amava molto Pavarotti, quindi non è un sentimento indotto, il mio. Però sono sicura che in Italia abbiamo perso una delle pochissime cose belle che potevamo esportare anche altrove. E 'Caruso' è una delle mie canzoni preferite che amo ascoltare cantata da lui."
Cara Gioialù,
Io sono triste per il solo fatto che sia morto e non possa più donare all'umanità un'altra sua interpretazione. Ho ascoltato Boccelli durante la messa funebre del Maestro. Apprezzo ma è un altro mondo. Non tutti sono d'accordo con me nel reputarlo un grande, ed infatti la madre della mia compagna, mentre ascoltavamo la messa di commemorazione, ha sbottato: "non è giusto, è morto prima Sabani". Nel suo mondo quel che conta è l'ordine d'arrivo. First arrived best served.
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 10/09/07 alle 01:11 via WEB
Ho sbagliato ... si chiama Bocelli. Non sono un suo fan e si vede.
(Rispondi)
 
upmarine
upmarine il 09/09/07 alle 15:12 via WEB
Leggete un po' cosa mi ha scritto la mia cantante lirica preferita (Ilike06):
"Anche per me, la voce di Pavarotti non si discute. Ma, come per la Callas, ciò che non approvo è l'eccessivo divismo. Non per niente sono una tebaldiana convinta."
Mia dolce e cara lettrice, divi si nasce e non si diventa. E Pavarotti lo nacque. Scherzi a parte, la sua bravura, come per la Callas, si prestava a sostenere il personaggio e lo rendeva un divo. Lui poteva permetterselo, un po' come te. Renditi conto di quante mezze calze nel mondo dello spettacolo si comportano da divi e meriterebbero di venire a pulire il cesso a casa mia. Sempre sotto stretta sorveglianza perché, secondo me, non sanno fare neanche quello.
(Rispondi)
 
upmarine
upmarine il 10/09/07 alle 14:13 via WEB
Ilike, di nuovo, mi mette al corrente di altre sfaccettature del mondo della lirica, e del canto in generale:
"Forse è vero, come tu dici, che divi si nasce ma, ti garantisco da addetta ai lavori, che nel mondo della lirica "tenori" si diventa. Ogni studente di canto, ancorché appena addentratosi nello studio, alla scoperta del proprio timbro di voce (l'insegnante: sei un tenore) diventa un "tenore" cioè un divo. E questo giustifica il fatto che, nell'ambiente, essere un tenore può anche non essere un complimento. Qualcuno, scusa ma a quest'ora non ricordo chi, ha coniato la frase "stupido come un tenore" che spesso corrisponde a verità ...
... i giovani studenti di canto con registro tenorile, noi, spesso li battezziamo "capa di tenore".... mi faceva piacere comunicarti questa nota di colore :-) con la solita stima.
Allora, ancora di più, essere tenori è una dote naturale che può essere solo affinata senza particolari requisiti intellettivi. Mi fido di te. Tuttavia, ho ascoltato ultimamente Pavavarotti in alcune interviste: non brillava di cultura ma non era certamente stupido.
Ricambio sinceramente la stima di sempre.
(Rispondi)
 
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