Espressioni

Lady Mastella: «Io e mio marito nel mirino perché siamo cattolici»

Risponde Uolter Weltroni: «Oggi non vado a messa perché c'ho le emorroidi infiammate»

Ed intanto le palle colorate cascano a piazza di Spagna. E' la nuova metafora satirica della politica. La madre dei testicoli è sempre incinta. Notare la raffinatezza.

Passo all'espretrazione di un post semiserio:

Nella prima affermazione è chiaro il senso di controaccusa della coppia udeurica che allude ai protomartiri cristiani. Poichè non credo alla casualità delle informazioni diffuse dai giornali, è plausibile che la difesa verterà sul parallelismo: "chi è contro di noi è contro la Chiesa", ossia "peste lo colga". Abile la mossa di forte richiamo teologico, irrobustita dal ricorso al patto coniugale che impone di chiamare in causa il marito anche quando, al momento dell'affermazione, era solo la moglie a subire gli arresti domiciliari.

La mia seconda notizia, seppur goliardica e debolmente scurrile, pone l'accento sulla tempestività dell'azione degli alleati di governo. Non potendo dissentire apertamente dalle motivazioni religiose dell'attacco al Ministro da parte della magistratura, Veltroni si è dovuto assentare dalla scena politica per problemi brucianti: la sua laicità non è cioè una scelta incondizionata, ed infatti l'allontanamento dalle posizioni della Chiesa è solo una conseguenza di un problema contingente. Non l'ho sentito pronunciare, in questa vicenda, una sola volta il suo carismatico "ma anche". Degno di un capo di una forza politica.

Infine lasciatemi esprimere un forte senso di disagio allorquando viene dato spazio, sulle Tv nazionali, ad un qualunque Cecchini che si dichiara artista di strada. La sua abilità, consistente nel far roteare le palle, ha una grave conseguenza: autorizzare qualunque altro fesso in circolazione a scrivere sui muri e sulle statue "sono un coglione postfuturista" e chiederne il copyright.

Scusate se ho rubato la scena troppo a lungo con queste considerazioni. E' un forma di dissenso piuttosto pacato, il mio. Prima che la furia mi porti via con se.