Espressioni

Il 22 novembre 2002, nella mia piccola città di provincia, fondai, insieme ad un gruppo di liberi pensatori, un circolo che rompesse gli schemi consolidati nel tempo, che rendevano stantia la vita sociale e politica del territorio.
Lo statuto prevedeva che il Presidente durasse in carica solo un anno. Io vi rimasi per due e dovetti minacciare lo scioglimento del circolo per convincere qualcun altro a prendere il mio posto. Nei miei due anni fummo fautori di un numero non trascurabile di iniziative che ebbero anche risonanza tra la popolazione e furono ospitate anche sulle pagine locali dei giornali a larga diffusione.
Tra queste iniziative vi fu un dibattito, ospitato nella sala del comune, tra autorità istituzionali e i giovani studenti universitari. Feci molta fatica a convincere questi ragazzi che era una ghiotta occasione quella di portare al cospetto di chi deteneva il potere cittadino e accademico le proprie esigenze. Riuscii a vincere la loro diffidenza: erano convinti che noi non potessimo essere veramente disinteressati e ritenevano che nascondessimo secondi e nascosti fini.
Niente di tutto questo e, alla fine, mi dettero atto che il nostro unico scopo era quello di risvegliare il loro presunto torpore.
Ora è il circolo che è, invece, quasi dormiente, per colpa mia, in quanto ho scoperto col tempo che costa tanta fatica tenerlo in vita. Venendo a mancare la mia spinta propulsiva le cose sono andate lentamente a scemare.
Credo di voler nuovamente spendere energia. Non ora, per due motivi: uno è che ho troppo da fare; 2) sembrerebbe un'uscita strategica in appoggio a qualche lista civica.

Volevo giusto presentarvi il circolo, così come lo presentai alla stampa più di cinque anni fa:

Il Circolo ha finalità politiche, sociali e culturali e si propone di essere interlocutore - per quanto possibile - delle Istituzioni e della Società Civile su temi e problemi di rilevante interesse sociale per il territorio e, più in generale, per il nostro Paese.

Assume a proprio fondamento i principi di giustizia e libertà, di democrazia e solidarietà, di giustizia sociale, di laicità dello Stato, di riconoscimento e tutela dei meriti e dei bisogni, di lealtà e generosità verso i giovani.