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Privarsi dell'anima

Post n°157 pubblicato il 01 Ottobre 2007 da semi.conduttore
 

Non so, scrivo senza sapere bene cosa scrivere. A dirla tutta ho anche bevuto un po'. Chi mi conosce sa cosa voglia dire un po'. Questo non significa che io sia un ubriacone, per carità. Significa solo che reggo bene (signore e signorine, spiegate pure senza pudore cosa voglia dire reggere bene, please, che poi sennò pare che mi avvanto). Che poi per uno che ha bevuto un po' conservo un uso dei congiuntivi che scanzate, mica male, ne converrete (ma guarda come sono barocco, "ne converrete", ma dimmi tu). Ma che ve lo dico a fare? Chi lo sa lo sa, chi non lo sa non lo sa. E questo è quanto.

Mentre scrivo, e penso all'amore, e a quanto sia (e daje co' 'sti congiuntivi) effimero, e a come sarebbe meglio infilare la testa dentro al water mentre qualcuno tira lo sciacquone, mi si schianta nelle orecchie "every breath you take".

Urca.

Torno indietro di, uhm, venti, ventuno, ventidue, forse ventitré anni, Cristo (maiuscola, poi non mi venite a dire che sono blasfemo) ventitré anni, sono ventitré, capite, forse qualche mese di più, fatto sta che è passato un fottìo di tempo.

Si era alla fermata dell'autobus, e pioveva. Forse era ottobre, come adesso, anche se preferisco credere che fosse novembre (a novembre, si sa, piove, e piove, e piove). Mi sono privato dell'anima, e non me ne sono neanche accorto. Devo dire la verità, avrei preferito accorgermene; l'anima non è mica una cosa che uno la dà via come il culo. Bisognerebbe pensarci, prima.

E ciò tutte le mani rotte. Nel frattempo è cambiata canzone nella playlist, ma non c'è un cazzo da fare, ventitré anni fa restano ventitré anni fa, anche se cambiano le canzoni. Insomma, redimere il passato sembra essere un'operazione che eccede le mie forze.

Amarti m'affatica, mi dà malinconia. Sì, cambiano le canzoni, ma amami ancora. Ormai mi ami, no? O no? Insomma, è importante sapere una cosa del genere. Anche perché amarti mi consola.

Però eravamo ancora alle vecchie storie fumanti alla fermata dell'autobus, era novembre e pioveva, ed era anche un fracco di anni fa. E' una bella idea per un racconto, in effetti, visto che è tutto falso. Quindi lo riscriverò da capo.


 
 
 
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