la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 46
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

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Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

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Messaggi di Gennaio 2013

MUFFIN ARANCIA E AVENA

Post n°1347 pubblicato il 30 Gennaio 2013 da sillylamb
 

SG è la nostra comportamentista. L'altro giorno una cliente le ha chiesto come mai nn avesse fatto figli. Invece di mandare a quel paese la cliente curiosona, la risposta è stata: "Perchè sono stata vittima di errori materni troppo gravi e gli errori si ripetono. Sempre." A parte che io sono contraria al pessimismo cosmico contenuto in quel lapidario "sempre" e sono più dell'idea raccontata da V. Diffenbauch in "Il linguaggio segreto dei fiori" dove il muschio è il simbolo dell'amore materno perchè senza radici, vorrei spezzare una lancia in favore delle nostre madri.  La mia nn è stata una madre perfetta, anzi nn ricordo di aver mai giocato con lei. Ma erano altri tempi e credo che cmq lei abbia fatto del suo meglio. So che mi vuole bene, nei momenti più bui, quando ho anche valutato l'ipotesi del suicidio, quello che mi ha tenuto qua è stato spt il pensiero del dolore che mi sarei lasciata dietro. NN sarà stata una madre perfetta come io nn sono stata una figlia perfetta. NN ha saputo trasmettermi alcune cose (mi manca spt il senso della famiglia, noi eravamo più che altro persone che vivevamo sotto lo stesso tetto, la severità e la difficoltà di condividere e comunicare hanno fatto sì che ci isolassimo un po' in noi stessi, ognuno nella sua stanza della grande casa), ma me ne ha insegnate altre. Il senso del dovere, a sapermela cavare da sola, l'onestà sono solo alcune delle cose che ho imparato nella mia infanzia. Sono sopravvissuta e ora sono orgogliosa di quello che sono e quello che sono lo devo anche a lei. Quindi forse dovremmo smetterla di puntare il dito contro quello che nn abbiamo avuto, ma dovremmo invece prenderci le nostre responsabilità sulle nostre scelte. Forse, come sempre, tutto sta in come la si guarda.

Ingredienti: 150g zucchero di canna, 100g burro, 150g farina, 100g fiocchi di avena, 1dl di latte, il succo e la scorza di un'arancia, 1/2 bustina di lievito, 2 uova
Preparazione: lavorate lo zucchero a crema con il burro, poi incorporatevi le uova, una alla volta. Unite quindi la farina setacciata con il lievito, il latte, il succo e la scorza dell'arancia e i fiocchi d'avena. Mescolate fino ad ottere un composto omogeneo che suddividerete in 12 stampini da muffin. Infornate a 180° per 30 minuti.

 
 
 

CIASPOLALUNA AL RIFUGIO JERVIS

Post n°1346 pubblicato il 29 Gennaio 2013 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Nonostante l'incazzatura dell'anno scorso, ci sono ricaduta e anche quest'anno ho organizzato la solita ciaspolata in notturna. Delegando molto di più nella fase organizzativa, è andata decisamente meglio: sono riuscita a litigare con una sola persona, decisamente inaffidabile. Ma forse dovevo già saperlo e come al solito incazzarmi nn è servito a nulla. In ogni caso, anche quest'anno eravamo un buon numero (nn so di preciso quanti, credo 26) e anche quest'anno l'evento ha riscosso successo lasciando tutti soddisfatti. Bella la valle, buona la cena in rifugio, di soddisfazione la cima salita l'indomani con una cresta nn proprio banale. L'unico neo è che siamo partiti troppo presto e la luna è riuscita a superare le pareti che chiudevano la valle solo poco prima che arrivassimo in rifugio. Come sempre complimenti a tutti i partecipanti, in particolare a chi ha battuto la traccia (io sono sempre stata nella retrovie controllando di nn perdere pezzi) e agli 11 in vetta e una menzione speciale va a Nevermind che, pur nn essendo in forma, ha tenuto duro ed è arrivato fino in cima.

I giorno: salita al rifugio
Regione: Piemonte, provincia di Torino
Località di partenza: A4 fino a Torino, quindi prendere la tangenziale e poi A55 fino a Pinerolo. da qui seguire le indicazioni per la val Pellice che si risale fino a Villanova (1225m)
Meta: RIFUGIO W. JERVIS (1732m): di proprietà del CAI Val Pellice, è sempre aperto e dispone di 90 posti letto in camere e camerate; gestore competente e disponibile, bagni con doccia calda, standard di pulizia molto buoni, 38€ la mezza pensione
Dislivello: 500m
Punti di appoggio: nessuno
periodo: l'itinerario è in genere percorribile da dicembre a inizio aprile; io l'ho fatta sabato 26-1-13: neve dalla partenza
tempo di percorrenza: 1h30
Tipo di percorso: traversata su mulattiera strada innevata battuta
cartografia IGC
difficoltà: T/E 
Pericoli oggettivi: la parte bassa dell'itineraio può essere soggetta a caduta valanghe; informarsi presso il rifugio sulla percorribilità dell'itinerario
Itinerario: lasciata l'auto nell'apposito spiazzo al termine della strada, ci si incammina tra le case di Villanova ad imboccare la mulattiera. Questa compie un primo traverso, poi acquista quota con alcuni tornanti immettendosi sulla strada sterrata nei pressi della cascata del Pis. Si segue ora la strada che alterna traversi ad alcuni tornanti fino a raggiungere la conca del Pra. Qui si svolta a destra e si raggiunge in breve il rifugio già visibile.

II giorno: Cima barant
Località di partenza: rifugio Jervis (1732m)
Meta: Cima Barant (2425m)
Dislivello: 700m
Punti di appoggio: nessuno
periodo: l'itinerario è in genere percorribile da dicembre a aprile; io l'ho fatta domenica 27-1-12: sulla parte terminale il vento aveva eroso il manto nevoso fin quasi al terreno
tempo di percorrenza: 2h30 solo salita
Tipo di itinerario: A/R per la stessa via
difficoltà: E
Pericoli oggettivi: prestare attenzione da quota 2200m
Itinerario: dal rifugio ci si abbassa ad attraversare il torrente su di un ponticello di legno, poi si piega a destra fino a individuare la strada militare che sale al colle barant. La si imbocca in salita nel lariceto che si fa più rado man mano che si sale. La si segue fino all'ultimo tornante (2200m circa) dove la si lascia per affrontare un ripido pendio che porta in cresta. Seguirla verso destra fino in vetta.
Discesa per la via di salita

In FOTO (MIA): la conca del Prà inondata dalla luce della luna e il rifugio Jervis

 
 
 

TROFIE AL CURRY

Post n°1345 pubblicato il 22 Gennaio 2013 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Sto attraversando un periodo di pessimismo cosmico: in questo periodo la mia frase preferita è "moriremo tutti". Di per sè ciò nn costituirebbe un problema. So che a volte capita anche a me di essere abbandonata da pollyanna e che poi passa. Questa volta so anche che la causa scatenante è che sono preoccupata per la patagonia: manca circa un mese e mi sembra di essermi imbarcata in un'avventura più grande di me. Il vero problema è che ho la brutta abitudine di consolarmi col cibo e dopo il periodo natalizio nn è proprio l'optimum rimpinzarmi di biscotti, con conseguenti sensi di colpa e l'impressione di sentirmi una palla. S nn è affetto preoccupato, anzi dice che sono scorte utili per il viaggio. Ma io ero di diverso parere. Così domenica, dopo aver ordinato on-line 200€ di cibo inglese che sarà immangibile ma ipercalorico, mi sono messa a fare una ricerca e ho scoperto che l'ultima morte recensita on-line sullo Hielo Sur risale a 2 anni fa e nn per fame (so che fa ridere ma io ero davvero preoccupata di morire di fame). Ora sono più tranquilla. Credo che mi godrò di più la fase dei preparativi e spero di riuscire a contenere il pessimismo cosmico e la fame nervosa.

Ingredienti (per 2 persone): 200g di trofie, 1/2 mela, 1/2 cipolla, 50g di spek a cubetti, burro, curry, sale, 2 cucchiai di panna
Preprazione: fate appassire la cipolla tritata nel burro. Unite la mela a cubetti e fate cuocere a recipiente coperto per 5 minuti. Unite il curry e la panna e frullate fino ad ottenere una crema. Fate saltare lo spek in una padella senza condimento finchè nn sarà croccante. Lessate la pasta in acqua bollente salata, scolatela e conditela con la crema e lo spek.

 
 
 

LEI NN SA CHI SONO IO

Post n°1344 pubblicato il 21 Gennaio 2013 da sillylamb
 

Visto che questo we tra lavoro e maltempo, mi sono fermata per davvero trascorrendo la domenica tra fornelli e cinema, vi lascio questo raccontino con cui avrei potuto partecipare al gioco letterario "Lei nn sa chi sono io" indetto da Elliy.writer prima di natale. Si sa che sono precipitosa, ne avevo già scritto un altro e spesso i miei racconti si rifiutano di nascere a comando.

Vivo a Milano da sempre, sono orgogliosa di essere milanese tanto che mi ritrovo anche in molti stereotipi e riesco orgogliosamente a girare in città senza navigatore. Eppure ci sono ancora realtà che riescono a sorprendermi.
Da marzo lavoro in un ambulatorio vicino a viale Certosa. E' una zona un po' triste, ridendo dico che mi ricorda il Bronx. L'altro giorno arriva un tizio di mezza età. La prima cosa che si nota è una cicatrice che gli attraversa tutto il lato destro della faccia, dal sopracciglio al labbro. Accompagna uno splendido dogo argentino, rigorosamente senza collare nè guinzaglio. Mi chiede se può pesare il cane. Acconsento e praticamente il cane viene sollevato di peso. Gli dico: "Ma nn sarebbe più comodo se avesse un guinzaglio? sarebbe anche più sicuro: se le scappa in mezzo alla strada e provoca un incidente poi è lei che deve risponderne. Senza contare che il regolamento comunale impone medaglietta e guinzaglio: se la ferma un vigile le fa la multa." Il tizio mi guarda con aria di strafottenza come a dire: "Lei nn sa chi sono io". Risolleva il cane e lo porta fuori senza dire una parola. Vedo la titolare che nn sa se ridere sotto i baffi o essere preoccupata. Mi dice: "Sai chi è quello? E' il capo dei Surace, il clan mafioso che ha in mano la zona. Anni fa mi ha anche dato fuoco all'ambulatorio perchè quando c'è stato il funerale di suo fratello, gambizzato in strada a 200m da qui, nn ho tenuto la saracinesca abbassata in segno di lutto. Sai cosa se ne fa quello della multa del vigile perchè nn ha il collare?" E così, io che mi sono laureata con 110 e lode e che settimana scorsa ho fatto una diagnosi di Addison al volo, mi sono sentita molto stupida.

Ora sono io a indire un giochino: indovinate quanto c'è di vero in questa storia.

 
 
 

REGINETTE AL RAGU' DI CONIGLIO

Post n°1343 pubblicato il 17 Gennaio 2013 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Quando in biblioteca ho trovato "I figli dei guardiani di elefanti" di P. Hoeg, l'ho preso subito. Avevo amato quell'autore dai tempi de "Il senso di Smilla per la neve" e "La donna e la scimmia" e il titolo era davvero promettente. Il libro in realtà si è dimostrato un po' lento e con una trama piuttosto debole, ma mi ha strappato alcune risate e ha una bellissima conclusione, quindi tutto sommato direi che ne è valsa la pena. Queste le frasi da ricordare:

NN è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice.

Qualche volta penso che l'avversione di Tilte nei confronti del "E vissero felici e contenti fino alla fine dei loro giorni" sia innanzitutto dovuta al fatto che è troppo poco, che lei ritiene che l'amore destinato a durare solo 50 o 60 anni ridicolo perchè quella che cerchiamo è l'eternità.

Ingredienti (per 2 persone): 160g di pasta formato reginette, 150g di polpa di coniglio, 1/2 carota, 1/2 costa di sedano, 1 pezzetto di cipolla, 1 cucchiaio d'olio, 1/2 bicchiere di marsala, 1dl di panna, sale, pepe, meggiorana, timo
Preparazione: tritate la carota con il sedano e la cipolla e fateli appassire nell'olio, poi unite il coniglio a pezzetti e fate rosolare per 5 minuti. Bagnate con il marsala, fate evaporare, regolate di sale e pepe, profumate con timo e maggiorana, poi cuocete a fuoco dolce e recipiente coperto per 10 minuti. Aggiungete la panna e alzate il fuoco per fare addensare. Nel frattempo lessate la pasta in acqua bollente salata, scolatela e fatela saltare con il sugo.

 
 
 

IL MIO TERZO GRIGNONE: IN INVERNALE, PER LA CRESTA DI PIANCAFORMIA

Post n°1342 pubblicato il 16 Gennaio 2013 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

E' vero, nn amo mai salire 2 volte sulla stessa montagna. Ma ci sono montagne dove mi capita e mi piace ritornare, sempre per vie diverse e che quindi mi regalano sempre emozioni diverse. Il Grignone è una di queste. Sabato ci sono salita per la terza volta, la prima in invernale lungo la cresta di Piancaformia. Il resto poi sta in come la vedi. Se lo scopo era fare una gita breve, vicino a casa, senza levatacce per riprendersi dall'influenza, abbiamo sbagliato tutto. Se invece lo scopo era provare qualcosa di nuovo realizzando un piccolo sogno che avevo lì da un po', allora l'obiettivo è stato centrato e poco importa essere usciti alla bocchetta del Guzzi per le condizioni nn ottimali.

Regione: Lombardia, provincia di Lecco

Località di partenza: SS36 uscita Bellano, quindi scendere sul lungolago e raggiungere varenna da dove si seguono le indicazioni per Esino Lario. Appena fuori dal paese, prendere a sinistra: indicazioni per il Cainallo (1250m)

Meta: Grignone (2410m)

Dislivello: itinerario con saliscendo per un totale di 1350m circa

Punti di appoggio: rifugio Bogani (1822m): di proprietà del CAI di Monza, dispone di 50 posti letto ed è aperto con servizio di alberghetto da metà giugno a metà settembre e nei we nel resto dell'anno; 348 2831436
Rifugio Brioschi (2410m): eletto rifugio del cuore da meridiani montagna, è di proprietà del CAI Milano e dispone di 36 posti letto; è aperto con servizio di alberghetto continuativamente da metà giugno a metà settembre, nei we e il mercoledì nel resto dell'anno; 0341-910498, 328-8647386

Periodo: l'itinerario è percorribile tutto l'anno, con difficoltà diverse a seconda della stagione: in estate si tratta di una semplice camminata, spt se si esce alla bocchetta del Guzzi, mentre in inverno l'itinerario presenta caratteristiche alpinistiche; io l'ho fatto sabato 12-1-13; condizioni nn ottimali: poca neve e inconsistente; i ramponi si calzano in salita alla bocchetta di Piancaformia, mentre in discesa è consigliabile tenerli fino all'auto perchè il sentiero presenta tratti ghiacciati, spesso nascosti dalle foglie

tempo di percorrenza: 3h30 salita + 2h30 discesa = 6h tot

Tipo di percorso: misto

Difficoltà: F+/PD in base alla quantità di neve

Equipaggiamento: normale da alpinismo: ramponi e picozza; possono essere utili uno spezzone di corda e artva, pala e sonda

Cartografia: Kompass

Itinerario:
- Avvicinamento: parcheggiata l'auto nei pressi degli impianti di risalita ove d'inverno la strada diventa nn percorribile, si imbocca una sterrata che passa sotto agli skilifit e si immette sulla rotabile che conduce al Vo di Moncodeno oltre i tornanti. Si attraversa lo spiazzo che d'estate è adibito a parcheggio e si imbocca il sentiero a destra. Si ignora un bivio a destra per il Monte Croce e si compie un ampio semicerchio nel bosco. Si ignora un secondo bivio a sinistra (indicazioni per il rifugio Bogani) e in breve si raggiunge la bocchetta di Prada (1622m). Qui si svolta a sinistra raggiungendo in breve la cappelletta degli alpini (1h).
- La via: il primo tratto è ancora su sentiero nel bosco, segue poi un ripido traverso che conduce alla bocchetta di Piancaformia (1804m). Si sale ora più decisamente e, superato uno spiazzo panoramico, si raggiunge la cimetta di Piancaformia (2063m). Si prosegue sempre in cresta con alcuni saliscendi talvolta esposti fino a giungere a un primo breve salto roccioso che conviene salire direttamente (II). La cresta si fa ora più ampia e pianeggiante fino alla bocchetta del Guzzi. Qui ci sono 2 possibilità:
1) proseguire lungo la cresta superando un altro breve salto roccioso (III) e altri saliscendi, alcuni con pendenza di 50° e talvolta molto esposti fino ad affrontare un ultimo tratto più semplice;
2) abbassarsi leggermente a sinistra immettendosi sulla via della Ganda; si compie un traverso e si affronta il ripido canale (35°) terminale raggiungendo il rifuio Brioschi posto poco sotto la vetta del Grignone.
- Discesa: si scende lungo il canale nord, poi si piega a sinistra (direzione nord-ovest) compiendo un lungo traverso; prestare attenzione in questo tratto a seguire le paline che indicano il percorso perchè ci sono delle forre. Giunti nei pressi della bocchetta del Guzzi, proseguire in discesa in direzione nord abbassandosi fino al rifugio Bogani. Subito sotto il rifugio, si ignora un bivio a sinistra raggiungendo la vicina alpe di Moncodeno. Trascurare anche il bivio per la valle dei Mulini a destra e scendere ancora. Segue poi un tratto in salita che ci riconduce nei pressi della Bocchetta di Prada. da qui all'auto per la strada percorsa all'andata.

In FOTO (MIA): un tratto delle cresta vista durante la discesa

 
 
 

TORTA DI ZUCCA E ALBICOCCHE SECCHE

Post n°1341 pubblicato il 15 Gennaio 2013 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Finiti i racconti delle feste che si sono rivelate davvero intense, eccovi una ricettina ideale per soddisfare la voglia di dolce con un occhio alla bilancia e uno alla salute: dopo le abboffate natalizie è quello che ci vuole. Infatti il malto di mais, unito alle albicocche secche, permette di dolcificare senza provocare il picco glicemico, il che significa evitare l'accumulo di grasso e prevenire anche l'insorgenza di patologie neoplastiche. Devo dire che ero abbastanza scettica nella preparazione di questo tipo di dolci: per me il dessert deve essere goloso. Però in fondo sono una salutista e dopo diversi tentativi, devo ammettere che questa volta l'obiettivo è stato centrato: è un dolce che ci regala un mix di sapori ben amalgamati. Provare per credere.

Ingredienti: 300g di polpa di zucca, 200g di farina, 100g di mandorle tritate finemente, 100g di albicocche secche a cubetti, 120g di malto di mais, 50g di olio di semi, 1/2 bustina di lievito (in teoria ci vorrebbe il cremor tartaro; in futuro mi attrezzerò anche per quello), 1 cucchiaio di cannella
Preparazione: tagliare la zucca a cubetti e cuocerla nel microonde finchè nn sarà morbida, quindi passarla al mixer. In una bacinella riunire tutti gli ingredienti e mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo che verserete in uno stampo da torta a cerniera, rivestito con carta da forno bagnata e strizzata. Infornate a 180° per 40 minuti.

 
 
 

IO AIUTO CHIARA

Post n°1340 pubblicato il 14 Gennaio 2013 da sillylamb
 

NN conosco personalmente Lachouette. NN l'ho mai letta, l'ho solo incrociata sul blog di Elliy quando quest'estate ha vinto un gioco fotografico con il suo gattone. Questo è all'incirca tutto quello che so di lei. Però all'inizio di quest'anno, sempre dal blog di Elliy, ho scoperto che è stata colpita da una disgrazia: la sua casa è andata bruciata. Tra le persone che la conoscevano più da vicino è partita una catena di solidarietà e ho pensato di partecipare anch'io. NN per buonismo, solo perchè la fortuna è cieca, la vita è una ruota che gira e potrebbe capitare anche a me di aver bisogno e in quel frangente mi piacerebbe che partisse la stessa catena di solidarità senza bisogno che io faccia niente. Un po' il vecchio: "Ama il prossimo tuo come te stesso", anche se nn sono credente. Però mi considero un'ingenua, una che è facile raggirare. Sul web, poi... C'erano delle cose che nn mi tornavano, in primis perchè on line nn si trovasse nessun riferimento al fatto. E poi l'atteggiamento di alcune persone, come se a questo punto l'aiuto fosse dovuto. Così mi sono informata e ho chiamato il comune che mi ha confermato che il fatto è realmente accaduto. Mi sono sentita molto cattiva e mi sono affrettata a chiudere la comunicazione senza ricavare in realtà molte notizie in più di quelle che erano in mio possesso. Ora ho deciso, settimana prossima mi attiverò per dare una mano anch'io. Lo dico già, sarà un piccolo auto, ma il mare nn è forse fatto di gocce? Se qualcunaltro vuole aggregarsi, qui trova riferimenti utili.

 
 
 

EPIFANIA (CON UN VENTO CHE TI PORTA VIA) AI CORNI DI NEFELGIU'

Post n°1339 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Il titolo poteva anche essere: "Epifania che l'inverno si porta via". Infatti le temperature decisamente sopra le medie ci hanno obbligato alla prima levataccia dell'anno e anche così siamo partiti decisamente troppo tardi, già accpmpagnati da qualche refolo di vento che si è poi intensificato trasformandosi in una rabbiosa bufera quando mancavano 100m alla vetta. Ci siamo dovuti fermare e siamo stati parecchio disturbati anche in discesa. Peccato, perchè la neve era bellissima e l'ambiente grandioso.
Piacevolissimo poi il pomeriggio alle terme di Premia. Il centro strizza l'occhio a quelli svizzeri, con anche spazi per i bambini. Bella la zona "benessere", a numero chiuso e quindi poco affollata. Peccato che 2h sono davvero pochine e volano in un batter d'occhio.

Regione: Piemonte, VCO

Località di partenza: A26, poi SS del Sempione, uscita valli Antigorio e Formazza. Risalire la Val Formazza fino a La Frua (1700m)

Meta: Corno orientale di Nefelgiù (2864m)

Dislivello: 1150m circa

Punti di appoggio: nessuno

Difficoltà: BS

pericoli e difficoltà: prestare attenzione al traverso a quota 2365m

Periodo consigliato: gennaio-aprile; io l'ho fatta domenica 6-1-13: manto nevoso dalla partenza, saliti su vecchie tracce traccia presente, neve dura da vento in alto, polverosa riportata nella parte intermedia, polenta in basso

Tempo di percorrenza: 3h15 solo salita

tipo di percorso: A/R per la stessa via

Cartografia: Kompass

Itinerario: parcheggiata l'auto nei pressi dell'hotel Pernice Bianca, si risalgono i pendii alle spalle dell'edificio in direzione nord ovest attraversando la pista da fondo. Si raggiunge quindi un pianoro a quota 1900m, si aggira un dosso in direzione sud ovest e si accede a una valletta che si segue fino a quota 2365m. Qui occorre compiere un traverso che condice alla base del canale terminale. Risalirlo fino al passo da cui ci si affaccia sul vallone del Vannino. Da qui, a destra, percorrere i metri che ci separano dalla vetta.
Discesa lungo l'itinerario di salita.

In FOTO (che questa volta nn è mia perchè S aveva dimenticato a casa la memory card della macchina fotografica): il canale terminale

 
 
 

CHI VA IN GIRO A CAPODANNO, POI CI VA PER TUTTO L'ANNO: TSAPLANA

Post n°1338 pubblicato il 09 Gennaio 2013 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Quale inizio migliore del 2013 per me?

Regione: Valle d'Aosta, valle di Cogne

Località di partenza: A5 uscita Aosta est. Risalire la valle di Cogne fino al capoluogo dove si prende a sinistra per Gimillan (1787m)

Meta: Tsa Plana (2659m)

Dislivello: 900m circa

Punti di appoggio: nessuno

Difficoltà: E

pericoli e difficoltà: itinerario che necessita di neve sicura dall'uscita del bosco; prestare attenzione sopra i 2400m se la neve è ghiacciata

Periodo consigliato: dicembre-marzo; io l'ho fatta martedì 1-1-13: pochissima neve, ciaspole praticamente inutili

Tempo di percorrenza: 2h15 solo salita

tipo di percorso: A/R per la stessa via

Cartografia: Kompass

Itinerario: parcheggiata l'auto nella parte alta del paese, si segue la strada asfaltata fino al suo termine, nei pressi di un maneggio. Qui prendere il sentiero che sale a sinistra nel bosco (segnavia 3 su un sasso). Giunti a un bivio, prendere a destra. ci si alza con alcune svolte nel bosco, poi inizia un lungo traverso che supera un impluvio e passa sopra alcuni salti rocciosi portandosi fuori dal bosco. Proseguendo nella medesima direzione si raggiune la Piana dei Perc, poi con pendenze maggiori fino a una croce di fronte a un alpeggio abbandonato (2399m). Qui si piega a sinistra ad affrontare l'ultimo ripido pendio. Si passa dietro ai paravalanghe raggiungendo la cresta seguendo la quale si è in breve in vetta.
Discesa per la via di salita.

In FOTO (MIA): la madonnina in vetta alla Tsa Plana che domina e protegge la vallate di Cogne

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

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Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

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