la noia non mi avrà!

...lettera aperta al grande fratello in versione Libero Community

...non credete anche voi che Libero/facebook stiano violando le normi basilari della privacy?

...non credo di avere autorizzato, nè sottoscritto alcuna cosa con la piattaforma di facebook, pur essendone parte, mi ritrovo un box inserito senza alcuna autorizzazione dove vengono visualizzati i nomi dei miei amici a loro insaputa, non credo che questo sia normale e rispetti i termini per cui nasce la piattaforma di Libero, mentre qui si è o almeno si dovrebbe essere "tutelati" da un nick, su facebook la cosa è completamente diversa, non conosco e devo dire neanche mi interessano gli accordi interni delle due piattaforme ma di certo sarebbe carino se si venisse informati di cosa combinano con i miei dati privati così come quelli dei miei amici, non sono il paladino di nulla ma di certo un  pò di chiarezza sarebbe bene venisse fatta, se qualcuno di voi è in gradi di darmi una risposta gliene sarai grato.

Mi si potrà dire che il box è rimovibile, ciò non toglie nulla alla gravità del fatto che lo sia stato messo a mia insaputa e a insaputa delle mie conoscienze.

Non ho nulla da nascondere , perchè più volte ho messo la mia faccia reale.

Voglio solo essere rispettato e non prevaricato da soluzioni commerciali.

Sarebbe bello se faceste un copia/incolla tutti.

...o come si usa su facebook condividere

Grazie

Claudio

Calcoli...matematici.

PROBLEMA:
Ipotizziamo che il soggetto X abbia un problema di salute.
X chiede un parere a un medico di nome S.
il quale consiglia di operare e attiva il collega chirurgo di nome T
che, però, deve necessariamente accordarsi con l’anestesista R .
Tenendo conto che sul soggetto X si dovrebbe intervenire in tempi rapidi,
secondo voi quanto tempo occorre affinché X venga sottoposto all’intervento?
AIUTO:
Il medico S è d'accordo che l'intervento vada fatto, il chirurgo T è pronto per l'intervento,
l'anestesista R mette al corrente X dei rischi che corre in funzione del suo quadro clinico, il paziente X accetta i rischi e vuole sottoporsi all’intervento.

ULTERIORI ELEMENTI:
Bene! Tutto sembra pronto per la risoluzione del problema.
Primo ricovero...prima variabile:
il paziente X ha un'alterazione del valore del sangue che incrementa i rischi ed R, giustamente, rifiuta di procedere.
Il paziente X torna a casa in attesa che i valori tornino nella norma.
Bene!
Il paziente X , dopo 4 giorni, ha i valori nella norma e viene predisposto un nuovo ricovero.
Il medico S, a 24 ore dalla data, informa X che il chirurgo T è andato in ferie.
Cambio data ricovero.
Sempre il medico S è costretto a spostare nuovamente la data, perché il chirurgo T è dovuto partire urgentemente per un corso di aggiornamento (?)
Bene! Si trova un'altra data certa.
Nuovo ricovero del paziente X.
Bene! La data per l'intervento dovrebbe essere per il giorno successivo.
Sorpresa! L'anestesista R è andato in ferie.
Il medico S, disperato, chiede lumi (!).
Ed ecco apparire un nuovo personaggio: l’anestesista O (il capo di R).
L’anestesista O, messo al corrente dei rischi e dopo aver concordato una nuova data col chirurgo T, si dichiara disposto a sostituire R.
Finalmente sembra sia arrivato il giorno.
Sorpresa! L’ anestesista O, dopo averci dormito su, rifiuta di fare l'anestesia, non volendo più affrontarne i rischi.

Il paziente X, si dimette dal ricovero.

Dall’inizio della storia sono passati 32 giorni.
Ipotizzate una soluzione?

stand by

...ultimamente i miei giorni non sono più nè pari nè dispari, sono giorni fatti di attesa, un'attesa snervante che ti logora al pari della ferita che attende d'essere rimarginata o perlomeno d'essere messa il più a lungo possibile in stand by, è sempre più difficile trovare la differenza sia del colore che dell'alternanza numerica, esiste solo la battaglia quotidiana che esiste nei silenzi e nelle parole, nella sapiente attesa che esca fuori una nota positiva dove poter tornare a gioire della vita che segue ,sovrapponendosi  alla lenta agonia dell'attesa. Quando chi ti è caro affonta un passaggio obbligato dalla non volontà, non è mai pensabile un pensiero negativo, lo si rimuove, trovando la forza necessaria che ti fa vedere oltre il peggio, un peggio da tenere vivo alla pari in quanto esistente, palpabile, irritante e perverso nei giochi di volontà che comporta averlo e combatterlo, perchè diventa un tutt'uno con te, ti segue e non se ne va via, quante parole si sommano in quest'attesa fatta di sorrisi a metà e di braccia che si tendono con calore, tutto rientra in un contesto sempre più irreale col passare dei giorni. le forzature della vita sembrano essere parte integrante di ognuno di noi, noi che fino a quando non ci tocca direttamente vogliamo vincere tutte le battaglie comuni e non pensiamo alle nostre battaglie interiori, noi esistiamo solo quando ci si abbatte dentro di noi qualcosa che sappiamo non essere nostra ma lo è.

Un caro saluto a tutti voi che ci siete accanto

14/10/10

Anche oggi non s'è potuto fare nulla, la non organizzazione e le baronie interne di una sanità, che malgrado qualche eccezione che lavora con la dose esatta di consapevolezza e rispetto, ha impedito che l'operazione avesse luogo.

violenza e rispetto

...spesso in questo luogo mi sento solo, il mio genere di appartenenza sembra non leggere ciò che accade dando per scontato che esistono dei problemi che però...così deve essere, mi spiego, almeno ci provo, credo che ci portiamo dentro dei concetti che rendono naturale per definizione ciò che naturale non è più, oramai da parecchio, parliamo di rispetto e discriminazione, perdendo di vista ciò che realmente sia il loro vero significato e il loro vero valore che hanno nel quotidiano, sopratutto nella persona, tutti dicono e vogliono uguaglianza e pari diritti e gli stessi li negano e vengono negati con la scusa stipida e ovvia per lo scontato, mi domando spesso quanta maledetta influenza esiste nell'educazione religiosa che volenti o nolenti siamo costretti da immemore tempo a subire, mi domando quanto sia radicato il fatto di fare crescere con sensi di colpa e di sporco il vivere il nostro corpo, mi chiedo perchè sia così difficile porre fine alle bestialità compiute grauitamente sulle persone e di conseguenza, volendo spaziare, sui popoli. Domande di certo ovvie ma con risposte incompiute da sempre, quanti paladini abbiamo studiato, avuto e vissuto per poi cadere sempre nel meccanismo contorto del puro egoismo fine a se stesso? Quante altre parole saranno perse nel vento per arrivare a capire che la risposta è dentro di noi nascosta da false verita, falsi pudori e tanti sensi di colpa, riuscire ad essere uniti dentro per trovare la necessaria lucidità e forza non è mai facile, riuscire a trovare voci che all'unisono gridano la stessa nota è cosa ambita, giustamente, da chi vive dentro quella nota e vuole fortemente suonarla al mondo, certamente la stessa viene coperta da valori che sembrano arcaici, ma che ci sono pur coperti da pubblicità ingannevoli e sogni illusori, il rispetto per se stessi e per tutti è altra cosa, scudo di tante crociate che ancora portano a guerre. Come si fa a non essere solidali contro la violenza, come si fa a non essere solidali contro la fame o  contro le guerre? Partire dal piccolo,da noi stessi, sembra così difficile, ci si deve riuscire e sappiamo perfettamente che la soluzione va indicata corretta e definita già da piccoli, dalla famiglia dalla scuola in un crescendo armonioso col vicino e col mondo, il momento che viviamo non ci permette di pensare al futuro, ogni giorno lo falsano con tristezze e amenità gratuite forzando, in molti di noi, ciò che non siamo. E' una battaglia impari, più subdola e perversa quella della violenza fisica quotidiana che potrà essere vinta con l'unione e la prevenzione e purtroppo con l'esperienza di chi ha subito e sente viva quella nota che seppur dolente deve essere suonata, donata affinchè altre note più armoniche arrivino all'anima di tutte, per porre fine allo scempio culturale che viene ci  proposto. Mai smettere di lottare per la libertà! Mai!

Claudio

custodi

...tornano prepotenti, spesso, altre volte leggeri, sfiorano l'attimo lasciandosi cullare teneramente, come un bambino curioso che ti guarda inesperto su ciò che potrà accadere di li a poco, mentre loro no, loro hanno già un loro status, hanno già donato ciò che è accaduto, trovarli e riprovarli diviene un tutt'uno con l'anima, delle volte quasi una lotta con alcuni che non si voleva nè rivedere nè risentire, eppure loro hanno una loro forza vitale che fa sì che non possiamo fuggirne la volontà. Sanno essere impetuosi come la forza delle onde del mare, lievi come i primi fiocchi di neve che cadono per pulire e rendere nuovo ciò che nuovo non è, sanno ferire e far gioire fregandosene se un attimo prima eri nel tuo momento migliore o peggiore, il ricordo è spettacolare come dei fuochi d'artificio che si aprono davanti a una notte buia facendo vedere ciò che è, con forza e colori diversi ma decisamente mirati al loro colore e alla loro forza, si sovrappongono spesso creando confusione, creando panico, ma sono loro ad essere vivi e non semplicemente portatori del loro valore.

Noi semplici custodi di ciò che siamo stati, con visioni di ciò che saremo.