Triballadoresdi Vittorio Casula |
Messaggi di Giugno 2014
Post n°1773 pubblicato il 26 Giugno 2014 da deosoe
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Post n°1772 pubblicato il 26 Giugno 2014 da deosoe
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Post n°1770 pubblicato il 26 Giugno 2014 da deosoe
Assegno per il nucleo familiare dei comuni Lascia una rispostaShare on Facebook+1Share on Tumblr Assegno per il nucleo familiare dei comuni HOME > INFORMAZIONI > PRESTAZIONI A SOSTEGNO REDDITO > ASSEGNO PER IL NUCLEO FAMILIARE DEI COMUNI Salta il menu di navigazione del canale Menu di navigazione del canaleAssegno per il nucleo familiare dei Comuni COSA E'È un assegno concesso in via esclusiva dai Comuni e pagato dall'Inps, per le famiglie che hanno figli minori e che dispongono di patrimoni e redditi limitati. COSA SPETTAUn assegno mensile al nucleo familiare per tredici mensilità. A CHI SPETTAHanno diritto all'assegno per il nucleo familiare dei Comuni:
Deve essere presentata al Comune di residenza entro il termine perentorio del 31 gennaio dell'anno successivo a quello per il quale è richiesto l'Assegno al nucleo familiare (ANF). I requisiti devono essere posseduti dal richiedente al momento della presentazione della domanda; i soggetti che presentano la domanda nel mese di gennaio dell'anno successivo a quello per il quale è richiesto l'assegno, devono fare riferimento ai requisiti posseduti alla data del 31 dicembre immediatamente precedente. Il Comune, riscontrata la sussistenza di tutti i requisiti, con proprio provvedimento dispone il mandato di pagamento all'Inps dandone contestuale comunicazione al cittadino richiedente. L'Inps provvede al pagamento con cadenza semestrale posticipata (entro il 15 luglio e il 15 gennaio). I dati riguardanti il mandato di pagamento devono essere ricevuti almeno 45 giorni prima della scadenza del semestre. Il Comune che ha concesso il beneficio è competente per i controlli e per gli eventuali provvedimenti di revoca. QUANDO SPETTA Spetta in presenza di:
DECORRENZA E TERMINE DEL DIRITTO Il diritto decorre dal 1° gennaio dell'anno in cui si verificano le condizioni prescritte dalla legge, salvo che il requisito rappresentato dalla presenza di almeno tre figli minori si sia verificato successivamente. In quest'ultimo caso decorre dal primo giorno del mese in cui il requisito è stato soddisfatto. Il diritto all'assegno cessa:
oppure
QUANTO SPETTA
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Post n°1769 pubblicato il 26 Giugno 2014 da deosoe
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Post n°1768 pubblicato il 26 Giugno 2014 da deosoe
Assegno al nucleo familiare
HOME > INFORMAZIONI > PRESTAZIONI A SOSTEGNO REDDITO > ASSEGNO AL NUCLEO FAMILIARE Salta il menu di navigazione del canale Menu di navigazione del canale
L'assegno al nucleo familiare (ANF) costituisce un sostegno per le famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati da lavoro dipendente, i cui nuclei familiari siano composti da più persone e che abbiano redditi inferiori a quelli determinati ogni anno dalla Legge. A CHI SPETTA L'Assegno per il nucleo familiare spetta ai lavoratori dipendenti, ai lavoratori dipendenti agricoli, ai lavoratori domestici, ai lavoratori iscritti alla gestione separata, ai titolari di pensioni (a carico del fondo pensioni lavoratori dipendenti, fondi speciali ed Enpals), ai titolari di prestazioni previdenziali ed ai lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto. MISURA DELLA PRESTAZIONE È calcolata secondo la tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti il nucleo familiare e del reddito complessivo del nucleo stesso, con previsione di importi e fasce reddituali più favorevoli per situazioni di particolare disagio (esempio: nuclei monoparentali o con componenti inabili).L'importo dell'assegno è pubblicato annualmente dall'Inps in tabelle di validità dal 1° luglio di ogni anno al 30 giugno dell'anno seguente. (circ. Inps n.84 del 23/05/2013) COMPOSIZIONE DEL NUCLEO FAMILIAREGli ANF spettano per nucleo familiare che può essere composto da:
Sono considerati inabili i soggetti che, per difetto fisico o mentale, si trovano nell'assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi a proficuo lavoro;
Il nucleo per i titolari di pensione ai superstiti ha diritto all'ANF se composto dal coniuge superstite che ha titolo alla pensione e dai figli ed equiparati di età inferiore a 18 anni o maggiorenni inabili titolari o contitolari della pensione. Il nucleo familiare può essere composto da una sola persona se il diritto alla pensione ai superstiti è riconosciuto a orfano minorenne, vedova minorenne o maggiorenne inabile. DOMANDADeve essere presentata per ogni anno a cui si ha diritto:
Qualsiasi variazione intervenuta nel reddito e/o nella composizione del nucleo familiare, durante il periodo di richiesta dell'ANF, deve essere comunicata entro 30 giorni. Se l'erogazione degli ANF è effettuata dal datore di lavoro è necessaria l'autorizzazione nei casi in cui:
In tali casi l'utente deve presentare domanda di autorizzazione all'Inps, allegando la documentazione necessaria (ovvero relativa dichiarazione sostitutiva), utilizzando uno dei seguenti canali:
In seguito l'Inps rilascia all'utente il modello di autorizzazione ANF43 e l'utente presenta la domanda (ANF/DIP) al datore di lavoro con allegato il modello ANF43.Se l'erogazione degli ANF è effettuata dall'Inps, in presenza di domande per i casi indicati di seguito, l'utente presenta la richiesta di liquidazione ANF con allegata la documentazione/ dichiarazione sostitutiva necessaria alla definizione della domanda stessa ma non è previsto il rilascio dell'autorizzazione ANF.Casi in cui è prevista l'autorizzazione:
DECORRENZA E VARIAZIONE Il diritto all'assegno decorre dal primo giorno del periodo di paga o di pagamento della prestazione previdenziale, per la quale è prevista l'erogazione accessoria degli assegni per il nucleo familiare, nel corso del quale si verificano le condizioni prescritte per il riconoscimento del diritto (ad es.: celebrazione o riconoscimento del matrimonio, nascita o adozione di figli) e cessa alla fine del periodo in corso alla data in cui le condizioni stesse vengono a mancare (ad es.: separazione legale del coniuge, conseguimento della maggiore età da parte del figlio). Qualora spettino assegni giornalieri, il diritto decorre e ha termine dal giorno in cui si verificano o vengono a mancare le condizioni prescritte.Non possono essere erogati complessivamente più di 6 assegni giornalieri per ciascuna settimana e 26 per ogni mese.Per i pagamenti subordinati ad autorizzazione da parte dell'Inps la data iniziale dell'erogazione e quella finale di scadenza della relativa validità risultano dalle indicazioni contenute nell'autorizzazione stessa. REDDITI DEL NUCLEOI redditi del nucleo familiare da prendere in considerazione per la concessione dell'assegno sono quelli assoggettabili all'Irpef al lordo delle detrazioni d'imposta, degli oneri deducibili e delle ritenute erariali.Sono da prendere in considerazione anche i redditi esenti da imposta o soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva, se superiori complessivamente a € 1.032,91, prodotti nell'anno solare precedente il 1° luglio di ogni anno e hanno valore fino al 30 giugno dell'anno successivo.Pertanto, se la richiesta di assegno per il nucleo familiare riguarda periodi compresi nel 1° semestre, da gennaio a giugno, i redditi da dichiarare sono quelli conseguiti 2 anni prima, mentre, se i periodi sono compresi nel 2° semestre, da luglio a dicembre, i redditi da dichiarare sono quelli conseguiti nell'anno immediatamente precedente.Non devono essere dichiarati tra i redditi:
Il reddito complessivo del nucleo familiare deve essere composto, per almeno il 70%, da reddito derivante da lavoro dipendente ed assimilato. IL PAGAMENTO L'assegno viene pagato:
Il pagamento effettuato direttamente dall'INPS è disposto tramite bonifico presso ufficio postale o mediante accredito su conto corrente bancario o postale, indicando nella domanda il codice IBAN. PAGAMENTO AL CONIUGE DELL'AVENTE DIRITTO Il coniuge dell'avente diritto, alla corresponsione dell'assegno per il nucleo familiare, può chiedere l'erogazione della prestazione purché non sia, a sua volta, titolare di un proprio diritto all'ANF determinato da un rapporto di lavoro dipendente oppure da una prestazione previdenziale derivante da lavoro dipendente. L'accertamento dei requisiti che danno titolo al riconoscimento del diritto ed alla determinazione dell'importo dell'assegno continua ad avvenire con riferimento all'avente diritto.La richiesta di pagamento da parte del coniuge deve essere presentata utilizzando il modello ANF 559. PAGAMENTO IN CASO DI CONIUGI SEPARATI O DIVORZIATINel caso di affidamento condiviso entrambi i genitori affidatari hanno diritto all'ANF e la scelta tra quale dei due genitori possa chiedere la prestazione è rimessa ad un accordo tra le parti. In mancanza di accordo l'autorizzazione alla percezione dell'assegno viene concessa al genitore convivente con i figli.Tale diritto resta in capo al genitore affidatario anche quando questi non sia titolare in proprio di un diritto a richiedere la prestazione familiare (poiché non lavoratore o non titolare di pensione), e viene esercitato in virtù della posizione tutelata dell' ex coniuge, sempre che i requisiti di fatto, ossia i redditi del nucleo dell'affidatario, ammettano il riconoscimento al diritto all'assegno per il nucleo familiare. PAGAMENTO AL GENITORE CONVIVENTE CON FIGLIO NATO FUORI DAL MATRIMONIOIl genitore convivente con il minore nato fuori del matrimonio, privo di autonomo diritto, può chiedere il pagamento degli ANF sulla posizione dell'altro genitore lavoratore dipendente non convivente. Il pagamento terrà conto dei redditi del genitore convivente.
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Post n°1767 pubblicato il 22 Giugno 2014 da deosoe
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Lo staff di NewsLetter Hermes
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Post n°1766 pubblicato il 22 Giugno 2014 da deosoe
Corpus Domini
Nome: Corpus DominiTitolo: Solennità del corpo e sangue di CristoRicorrenza: 22 giugno « Così Dio amò il mondo, da darci il suo Figlio Unigenito ». Queste mirabili parole le vediamo brillare sulla capanna dell'Infante di Betlemme ove Cristo nacque su di un giaciglio di foglie. Le vediamo impresse sulla povera casetta di Nazaret ove Gesù lavorò per amor nostro. Le vediamo là nel pretorio di Caifa, di Erode, di Pilato, ove l'innocente Gesù soffrì per amor nostro. Senza dubbio se Nostro Signore ci avesse amato soltanto fino alla croce, fino a dare la vita per noi, sarebbe già stata una prova di immenso amore, ma il Signore volle far più. Il Cuore di Gesù è Cuore divino, e Dio è eterno ed anche il suo amore non può morire: « Io sarò con voi sino alla consumazione dei secoli ». Ma in che modo, o Gesù, resterai con noi? Se tu stesso hai predetto la tua morte, la tua partenza da questa terra? Nella notte stessa nella quale uno dei suoi amici più intimi, un suo apostolo, Giuda, lo tradiva, nella notte in cui i suoi nemici aizzavano la plebe, radunavano falsi accusatori, armavano soldati per la sua cattura, mentre i Giudei gridavano : « Non deve regnare sopra di noi, è degno di morte... dobbiamo toglierlo dal mondo... », Gesù, là, nel Cenacolo, circondato dai suoi Apostoli dà una prova solenne di tutto il suo amore per gli uomini. « Non vi lascerò orfani, esclama, ma sarò sempre con voi ». Ancora una volta quel Cuore adorabile, pieno d'amore, si commuove, pensa alle anime che avranno bisogno di nutrimento spirituale; che avranno bisogno di Lui e della sua forza ed allora decide di darsi come cibo. Verso la metà della cena, prese il pane, alzò gli occhi al cielo, lo benedisse, lo spezzò e lo distribuì agli Apostoli dicendo: « Prendete e mangiate; questo è il mio Corpo ». Similmente fece del vino che distribuì dicendo: « Prendete e bevete, questo è il mio Sangue; ogni qualvolta farete questo, fatelo in mia memoria ». Ecco compiuta l'istituzione del Sacramento dell'amore, l'Eucarestia, il Sacramento che fa vivere in mezzo a noi Gesù, anche dopo la sua ascesa al cielo. I nemici uccisero Gesù, suscitarono persecuzioni di ogni genere, cercarono ogni mezzo per toglierlo di mezzo agli uomini, ma tutto fu inutile. Cristiani, quante volte là da quel tabernacolo Gesù ci invita al banchetto divino! accostiamoci a lui. Rallegriamoci di essere nel numero dei fedeli convitati che il Padrone ha introdotto nella sua casa. Là dimenticheremo le nostre tristezze ed ascolteremo dal Cuore di Cristo i suoi divini consigli, là riceveremo la forza, il vigore per vincere i nostri nemici e camminare più speditamente per la via della virtù. Gesù Eucaristico, sole splendente ed ardente d'amore, brilla nella nostra mente, nel nostro cuore, nelle nostre famiglie, nel mondo intero, e facci amare Iddio sopra ogni cosa e il prossimo come noi medesimi! PRATICA. Accostiamoci sovente al banchetto divino. PREGHIERA. O Signore, che sotto questo mirabile Sacramento ci hai lasciato un ricordo della tua passione, deh, concedici di venerare così i sacri misteri del Corpo e del Sangue tuo, da sentire continuamente in noi il frutto della tua redenzione.
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Post n°1765 pubblicato il 20 Giugno 2014 da deosoe
Censis, tra prepensionati ed esodati, i "precari" a fine carriera Abbandonati al triste destino di esuberi, prepensionati, esodati, staffettati, senza alcun meccanismo utile per conservare almeno una porzione di quell'importante capitale umano. È la condizione di buona parte del segmento degli adulti di 50-70 anni secondo il Censis. E proprio al Censis oggi si è parlato di "Il vuoto della generazione adulta", a partire da un testo elaborato nell'ambito dell'annuale appuntamento di riflessione di giugno "Un mese di sociale", giunto alla XXVI edizione, dedicato quest'anno al tema "I vuoti che crescono". Gli over 50 anni in Italia, spiega il Censis, sono 24,5 milioni. Tra loro gli occupati sono poco più di un quarto, quasi 6,7 milioni, di cui gli uomini superano di poco i 4 milioni e le donne raggiungono i 2,6 milioni. In questo segmento, tra il 2008 e il 2013 è aumentata l"incidenza dei lavoratori dipendenti e degli occupati a tempo pieno, come effetto dello slittamento in avanti dell'età da pensione. Ma nello stesso periodo c'è stato un aumento del 7,6% dei lavoratori autonomi e tende a raddoppiarsi la componente degli occupati a tempo parziale, che nel 2013 diventano circa un milione, con un incremento nei sei anni pari al 47,5%. I disoccupati over 50, secondo il Censis, hanno raggiunto le 438mila unità, con un aumento rispetto al 2008 di 261mila persone in termini assoluti e del 146% in termini relativi (in soli dodici mesi l'area della disoccupazione ha visto un incremento di 64mila unità: +17,2% tra il 2012 e il 2013). E i disoccupati di lunga durata ultracinquantenni sono quasi triplicati negli ultimi sei anni: sono passati da 93mila a 269mila (+189%). Oggi l'insicurezza economica determinata dalla crisi, l'erosione oggettiva dei redditi, la necessaria compressione dei consumi spingono molti over 50 a cercare di entrare nel mercato del lavoro. Se si somma il numero delle persone in cerca di occupazione e quello di chi, pur inattivo, si dichiara disponibile a lavorare, la pressione esercitata sul mercato del lavoro da parte degli over 50 supera il milione di individui. Tra i bocconi avvelenati della crisi, c'è il conflitto latente fra le generazioni sul mercato del lavoro. Avere un impiego non è mai stato così difficile, soprattutto per i giovani. Ma si è ridotto l'orizzonte di opportunità anche per le persone più avanti nell'età, a partire da chi ha oggi 50 anni. Per molti di loro è scattata la ricerca affannosa del mantenimento dei livelli di benessere raggiunti e comportamenti conservativi che riflettono la riduzione oggettiva degli spazi di iniziativa e alimentano un egoismo difensivo. Le politiche attive del lavoro e la cassa integrazione, spiega il Censis, si sono orientate in questi anni ad affrontare le condizioni dei lavoratori più anziani in difficoltà. Fra il 2010 e il primo semestre del 2013 tra i beneficiari degli interventi (escludendo dal totale gli apprendisti) aumentano proprio gli over 50, che passano dal 12,4% al 15,5% (circa 100mila persone). L'impatto di una lunga recessione può essere contrastato sul piano delle opportunità occupazionali, del reddito e della sicurezza economica attraverso un efficace adattamento delle risorse individuali disponibili e attraverso la valorizzazione del capitale umano. Ma anche su questo piano l'Italia si mostra debole. A una bassa dimensione quantitativa del capitale umano si associa una bassa qualità nel rendere effettive le conoscenze acquisite nei processi di apprendimento.
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Post n°1764 pubblicato il 20 Giugno 2014 da deosoe
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ARCIPELAGHI DI GIOVANNI COLUMBU
"SU RE" DI GIOVANNI COLUMBU
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