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di Vittorio Casula

 
 

 

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Messaggi del 24/04/2014

Vittime del lavoro

Post n°1666 pubblicato il 24 Aprile 2014 da deosoe

 

28 aprile - Giornata mondiale vittime del lavoro

In occasione della giornata mondiale in ricordo delle vittime del lavoro, a Milano si terrà un'iniziativa promossa dall'Ilo e da altre istituzioni internazionali che intende promuovere la ratifica delle convenzioni llo non ancora ratificate dall'Italia; approfondire le norme su diritti, dignità e precarietà del e sul lavoro, rischi stress lavoro correlati, genere, rischi individuali e collettivi, etc.; esaminare dati e statistiche internazionali su infortuni e malattie professionali; favorire incontri istituzionali in vista anche di Expo 2015.

L'iniziativa vuole essere anche l'avvio del "2014 anno della prevenzione" per diffondere la cultura della prevenzione e favorire la tutela dell'ambiente e della salute e sicurezza in ogni luogo di vita e di lavoro.

In occasione della giornata mondiale per le vittime del lavoro, Cgil, Cisl e Uil, terranno a Bologna una manifestazione per chiedere al Governo, dopo oltre 20 anni dalla messa al bando dell'amianto, lo sblocco del piano nazionale affinché si ponga fine ad una strage che solo in Emilia Romagna conta finora oltre 152 lavoratori morti e ogni anno un aumento incredibile di malati per patologie connesse all'esposizione alla fibra killer.

 

 

 
 
 

Infortuni sul lavoro

Post n°1665 pubblicato il 24 Aprile 2014 da deosoe

 

Infortuni sul lavoro: taglio dei costi per la sicurezza sul luogo di lavoro per "colpa della crisi"...

Per colpa della crisi, "una buona parte degli imprenditori ha tagliato i costi sulla sicurezza". Lo ha detto il capo della Procura di Trani, al termine della riunione per il comitato per l'ordine e la sicurezza convocato dal prefetto di Bari, per fare il punto della situazione a poco più di due settimane dalla morte di Nicola e Vincenzo Rizzi, titolari di una impresa di spurgo di Bitonto, morti in un'azienda ittica di Molfetta mentre pulivano una cisterna.

Secondo il procuratore, "le morti sul lavoro sono nuovamente aumentate perchè la questione sicurezza è stata trascurata" e perchè "gli imprenditori, in tempo di crisi, hanno tagliato i costi sulla sicurezza". Per questo motivo però "bisogna intervenire al più presto, cercando di cambiare dal punto di vista "della cultura della sicurezza".

Si sta pensando di istituire a livello provinciale una task force, composta da forze dell'ordine specializzate, magistrati ed esperti di sicurezza, per controllare il territorio ed evitare nuove morti sul lavoro. "Speriamo di non dover piangere altri lavoratori morti - ha commentato il prefetto - la vita è una cosa sacra e dobbiamo tutelarla".

 

 

 
 
 

Lavoro nero

Post n°1664 pubblicato il 24 Aprile 2014 da deosoe

 

Transfrontalieri, cresce il lavoro in "nero"

La crisi non ferma i flussi di lavoro transfrontaliero: sono tra 15 e 18mila i lavoratori frontalieri dell'area Fvg, Slovenia e sud-ovest della Croazia, con il fenomeno crescente del lavoro nero, anche a causa di una legislazione che non equipara totalmente il lavoro di italiani e sloveni al di là dei rispettivi confini, in particolare nell'accesso agli ammortizzatori. Ecco perché servono ulteriori passi per monitorare i flussi, per garantire parità di diritti ai transfrontalieri, senza vincoli legati alla residenza. Lo chiede il Consiglio sindacale interregionale Fvg-Slovenia.

L'organizzazione, che riunisce Cgil-Cisl-Uil e i due principali sindacati sloveni, Zsss e Ks90, si prepara al tradizionale incontro bilaterale che si tiene ogni anno in vista del 1 Maggio. Oggi nel corso di un incontro tra i rappresentanti sindacali sarà presentato un documento bilaterale per un'Europa più giusta e solidale e nuove politiche economiche e industriali che escano dalla logica dell'austerity.

 

 

 
 
 

ABOLIRE IL 25 APRILE?

Post n°1663 pubblicato il 24 Aprile 2014 da deosoe

ABOLIRE IL 25 APRILE?

 

25 APRILE:ROBA VECCHIA?

di Francesco Casula

Un'orgia e un'onda revisionista, storica, politica e ideologica, montante oramai da anni, vorrebbe abrogare la ricorrenza del 25 Aprile o, per lo meno, una volta sterilizzata, ridurla a rito unanimistico, puramente celebrativo e retorico.

   C'è di più: qualche falsario e cialtrone, autoaccreditatosi  storico, vorrebbe persino cancellare e azzerare l'olocausto e i lager, negandone addirittura l'esistenza. Evidentemente Primo Levi, nei suoi deliri onirici si è inventato Auschwitz e tutti gli storici - dico tutti - hanno fantasticato su ben 900 campi di sterminio e di concentramento disseminati soprattutto in Germania e nell'Europa orientale ma anche in Italia (Fossoli, Bolzano, Trieste, Borgo San Dalmazzo <Cuneo>).

   Si dirà che è roba vecchia, consegnata ormai al passato remoto; che il Fascismo è morto e dunque serve solo all'antifascismo per vivere di rendita, parassitariamente.

   Può darsi. Ma pensiamo veramente che siano morte e sepolte le coordinate ideologiche, culturali e persino economiche e sociali che hanno fatto nascere, alimentato e fatto crescere e vivere il fascismo? Pensiamo sul serio che la cultura - o meglio l'incultura - della guerra e della violenza, del sopruso, della sopraffazione e dell'intolleranza, dell'ipocrisia e del perbenismo, del servilismo e dell'informazione addomesticata e velinara, sia morta per sempre?

  Si dirà che comunque il Fascismo ha realizzato opere meritorie e importanti, ad iniziare dalla Sardegna: può darsi che sia vero anche questo. Ma - a tal proposito - ecco quanto sostiene nella sua bella e interessante "Storia della Sardegna" (pag.914) Raimondo Carta-Raspi:"Anche della Sardegna appariranno, in libri e riviste, descrizioni e fotografie delle" opere del regime" durante il ventennio. Favole per l'oltremare, per chi non conosceva le condizioni dell'Isola. V'erano sempre incluse la diga del Tirso, già in potenza dal 1923, le Bonifiche d'Arborea, iniziate fin dal 1919 e perfino il Palazzo comunale di Cagliari, costruito nel 1927. Capolavoro del fascismo fu invece la creazione di Carbonia, per l'estrazione del carbone autarchico, che non doveva apportare alcun beneficio all'Isola e doveva costare centinaia di milioni e poi miliardi che tanto meglio si sarebbero potuti investire in Sardegna, anche per la trasformazione del Sulcis in zona di colonizzazione agraria...più volte Mussolini aveva fatto grandi promesse alla Sardegna e aveva pure stanziato un miliardo da rateare in dieci anni. Era stato tutto fumo, anche perché né i ras né i gerarchi e i deputati isolani osarono chiedergli fede alle promesse".

   Che si continui dunque nella celebrazione del 25 Aprile come Festa della Liberazione ma soprattutto come momento e occasione di studio, di discussione sul nostro passato che non possiamo né rimuovere, né recidere né dimenticare. Dobbiamo anzi disseppellirlo, non per riproporre vecchie divisioni e steccati ormai anacronistici e superati ma per creare concordia e unità: però nella chiarezza.

   Per i morti, per tutti i morti non possiamo che nutrire e riversare tutta intera la nostra pietas cristiana: ma per favore senza metter sullo stesso piano oppressi e oppressori; chi si batteva per la libertà e chi invece ce  la voleva togliere ed eliminare. Tener viva la memoria, la verità significa ricordare a chi lo dimentica e a chi non l'ha mai saputo che la RSI fu uno stato fondato sulla tortura, sulla persecuzione razziale e politica, sulla distruzione fisica degli avversari, sulla delazione: Né sessanta né cento anni bastano a cancellare tutto questo.

   Soprattutto disseppelliamo e valorizziamo tutta la pluralità antifascista, le molte componenti del movimento antifascista, il suo carattere plurale e internazionale. Alla guerra di Spagna per esempio parteciparono anche antifascisti americani che formarono il battaglione "Lincoln" (Claudio Natoli) senza ridurla alla Sinistra: quella -ad iniziare da quella giovanile espressa nell'ambito della Chiesa cattolica e della chiesa protestante sturziana e quella liberale di Gobetti, l'intellettuale lucido e brillante morto a Parigi per i postumi di un'aggressione fascista a colpi di bastone; quella azionista dei fratelli Nello e Carlo Rosselli, colti e suggestivi intellettuali, eroi della libertà, ugualmente massacrati da sicari di Mussolini in Francia il 9 Giugno 1937..

   Ma in modo particolare disseppelliamo e studiamo gli eroi sardi della libertà e dell'antifascismo: da Gramsci a Lussu, da Bellini a Puggioni, a Efisio Melis, il primo martire sardista antifascista che - scrive Salvatore Cubeddu in "Sardisti, vol.1°, pag.552" - "Il 26 Novembre del 1922 viene ferito a morte da un fascista a cavallo, che gli conficca nel petto la lancia del gagliardetto, davanti al quale il giovane di Monserrato si era rifiutato di togliersi il capello".

O questa storia dobbiamo dimenticarla, magari per giustificare e avallare la miseria politica e partitica del presente? 

 
 
 

Esodati

Post n°1662 pubblicato il 24 Aprile 2014 da deosoe

 

Poletti, per esodati serve intervento strutturale

 

Basta con provvedimenti tampone che non risolvono il problema: sugli esodati serve una soluzione strutturale. E' il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel corso di un convegno, a ribadire così la volontà del governo di arrivare a risolvere uno dei più grandi temi sul tappeto innescati dalla riforma Fornero sulle pensioni.

''Questo tema necessita di una soluzione strutturale, definitiva per evitare che ad ogni round, ad ogni nuovo decreto, si scatenino aspettative, delusioni e ingiustizie'', ha detto guardando ad una soluzione dinamica, ad un ''meccanismo mobile che tenga dentro tutte le condizioni trattate in modo uguale''.

Individuare date precise entro cui ammettere o escludere lavoratori, equivarrebbe per Poletti ''a mettere solo una toppa aprendo un altro problema''. Il ministero dunque è al lavoro, ha rassicurato ancora Poletti per definire un meccanismo ''che smetta di alimentare illusioni ma che tenti di dare risposte definitive''.

AdnKronos

 

 

 
 
 

IRES

Post n°1661 pubblicato il 24 Aprile 2014 da deosoe

 

Ires - O precari o senza tutele o affermati: ecco i giovani professionisti

 

Dipendenti, autonomi o parasubordinati? La classificazione dei circa 3,4 milioni di lavoratori con partita Iva individuale senza dipendenti e di tutto il mondo delle collaborazioni (occasionale o a progetto) è spesso difficile, perchè dietro a questo forme contrattuali, si nascondono spesso mansioni e tipologie di lavoro molto diverse. Una ricerca Ires sfata alcuni luoghi comuni su questa categoria di lavoratori.

Dall'indagine emerge chiaramente, invece, come il peggioramento delle condizioni generali di lavoro negli ultimi due decenni, abbia generato tre nuclei specifici tra i professionisti autonomi: i precari, quelli con scarse tutele e gli affermati. Il lavoro autonomo non è più lo stesso perchè la capacità di contrattare del singolo professionista nei confronti dei propri committenti non è più in equilibrio e, infatti, il 58,4% di loro dichiara una possibilità pessima o insufficiente di riuscire a contrattare le condizioni di lavoro. I processi di cambiamento degli ultimi decenni hanno indebolito i rapporti di forza che consentivano al singolo professionista o lavoratore autonomo di poter agire sul mercato con sufficiente capacità

I professionisti precari sono attorno al 20% del totale, e vivono le caratteristiche di abuso non solo per via dell'imposizione all'apertura della partita Iva, ma anche perché ricorrono spesso modalità di svolgimento della prestazione tipica del lavoro subordinato. E 13,7% si sente, infatti, un lavoratore dipendente non regolarizzato con punte più elevate, soprattutto nell'area gestionale-amministrativa (21,9%), in quella socio-sanitaria (21,8%), nell'informazione ed editoria (21,7%).

I professionisti a bassa tutela, sono circa due terzi del totale autodefinitosi come "liberi professionisti con scarse tutele" (68,5%). E' il gruppo più numeroso e, quindi, fortemente trasversale a tutte le aree professionali e alle classi di età, con l'incidenza più elevata nelle aree della cultura e spettacolo, degli interpreti e dei traduttori e nell'area giuridica. Pur rilevando una reale autonomia nello svolgimento della prestazione, affrontano la propria attività professionale accettando le condizioni di mercato in cui operano ma con pochi strumenti di governo, protezione sociale e, soprattutto, con poche capacità di contrattazione con i propri committenti (58,4%). Questi sono i professionisti che soffrono di più l'erosione della sicurezza sociale e della mancanza di strumenti legislativi, professionali o contrattuali aggiornati. 

Il terzo insieme emerso dall'indagine è identificabile nei lavoratori autonomi e ''liberi professionisti affermati'' (17,8%) che pur potendo vantare modalità di svolgimento della professione e di soddisfazione economica migliori del resto dei professionisti, soffre la necessità di accedere più facilmente a diritti di cittadinanza e, in particolare, ad un maggior riconoscimento professionale, alla necessità di definire gli standard di riferimento dell'esercizio della professione o di avere un sistema di certificazione delle competenze.

La presenza più elevata si riscontra soprattutto nell'area socio-sanitaria, gestionale amministrativa, economica e tecnica. In questo gruppo la componente maschile è prevalente (il 70,5% di loro) e l'età è la più elevata (il 64,3% ha più di 45 anni).

Secondo i dati dell'indagine Ires, diffusa con la presentazione dell'avvio della ricerca ''Vita da professionisti'', i titoli di studio degli intervistati sono molto elevati: il 79,6% ha almeno la laurea e il 17,1% anche una specializzazione, master o dottorato. L'età media è di 42 anni e i professionisti sono distribuiti in tutta Italia, con una certa prevalenza al Nord.

 

 

 
 
 

Edilizia sociale

Post n°1660 pubblicato il 24 Aprile 2014 da deosoe

 
GIURISPRUDENZACORTE DI CASSAZIONESENTENZACORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 22 aprile 2014, n. 9098COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro subordinato - Licenziamento - Legge 92/2012 cd. "Fornero" - Nuova disciplina sanzionatoria - Applicabilità ai processi in corso al 18 luglio 2012

PRASSICONSIGLIO NAZIONALE CDLCIRCOLARE E PROVVEDIMENTOFONDAZIONE STUDI CDL - Circolare 22 aprile 2014, n. 9COOPERATIVE, EDILIZIA

Le modifiche della riforma Renzi sui contratti di solidarietà

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALICOMUNICATOMINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI - Comunicato 22 aprile 2014COOPERATIVE, EDILIZIA

Garanzia Giovani

 
 
 

ILO

Post n°1659 pubblicato il 24 Aprile 2014 da deosoe

 

Ilo, ripresa non basta a creare più occupazione

 

La ripresa non basta a creare più occupazione. Questa la sintesi del messaggio diffuso da Guy Ryder, direttore generale dell'Ilo. Secondo il numero uno dell''Agenzia Onu per il lavoro "la crisi dell'occupazione continuerà ad aggravarsi, fino a quando il ritmo di crescita dell'economia non sarà abbastanza sostenuto da generare i posti di lavoro necessari".

In cifre, vuol dire che da qui al 2018 il gap occupazionale aumenterà di 75 milioni. Nel 2013 i disoccupati nel mondo erano 202 milioni. L'economia mondiale, dunque, non ha ancora preso la strada della crescita sostenibile e bilanciata. Per Ryder "la debolezza della domanda globale sta frenando la creazione di posti di lavoro, i salari e la ripresa e una delle conseguenze più allarmanti, è il rallentamento della riduzione della povertà nei Paesi in via di sviluppo".

"Le disuguaglianze di reddito - fa notare Ryder - sono aumentate e la percentuale dei salari rispetto al pil è diminuita in molti Paesi, compresi quelli più avanzati dove i salari non seguono il ritmo della crescita della produttività da oltre 20 anni. Una tendenza mascherata dall'incontrollato indebitamento delle famiglie durante il periodo precedente alla crisi e temporaneamente compensato dalle innovazioni del mercato finanziario che si è dimostrato insostenibile. Si tratta di problemi strutturali di lungo termine che ormai pesano smisuratamente sulla domanda e rallentano la crescita".

Per il direttore generale dell'Ilo "dobbiamo evitare di cadere nella trappola della crescita lenta. Questo vuole dire che l'economia deve iniziare a creare più posti di lavoro, è necessario investire nelle infrastrutture, sostenere le piccole imprese e rafforzare lo sviluppo di competenze, ridare alle famiglie il potere d'acquisto, in particolare a quelli con i livelli di reddito più bassi".

La proposta dei ministri delle Finanze del G20 di far salire il pil del 2% o anche di più nell'arco dei prossimi 5 anni è un segnale positivo secondo Ryder ma, avverte, "è necessaria una strategia integrata che agisca sia sulla domanda sia sull'offerta dei mercati del lavoro". "Solo in questo modo - assicura - sarà possibile rilanciare una crescita sostenuta e creare i posti di lavoro necessari per una ripresa piena e sostenibile".

 

 

 
 
 

Lavoro e fisco

Post n°1658 pubblicato il 24 Aprile 2014 da deosoe

 

 

GIURISPRUDENZACORTE DI CASSAZIONEORDINANZACORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 22 aprile 2014, n. 9103FISCALE

Richiesta rimborso - Eccedenza d'imposta - Cessazione attività - Termine di prescrizione decennale - Sussiste

SENTENZACORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 18 aprile 2014, n. 8995FISCALE

Art. 38 d.p.r. 600/73 - La disponibilità di somme esenti non fa cadere l'accertamento sintetico emesso per l'acquisto dell'auto di lusso

CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 18 aprile 2014, n. 8998FISCALE

IVA - Il rifiuto del rimborso d'imposta non dev'essere motivato

CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 18 aprile 2014, n. 9000FISCALE

Fatture soggettivamente false - Prova - Vendita sottocosto e pagamenti anticipati

CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 19 marzo 2014, n. 6407FISCALE

Tributi erariali indiretti (riforma tributaria del 1972) - Imposte ipotecarie - Accertamento e riscossione - In genere - Avviso di rettifica e liquidazione - Atto redatto in lingua diversa da quella presunta del destinatario a norma dell'art. 7, comma 3, del d.P.R. n. 574 del 1988 - Rinnovo dell'atto nella lingua effettivamente usata dal contribuente - Termine per il ricorso giurisdizionale - Decorrenza - Dalla notifica dell'atto rinnovato - Fondamento.

CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 22 aprile 2014, n. 9098LAVORO

Lavoro subordinato - Licenziamento - Legge 92/2012 cd. "Fornero" - Nuova disciplina sanzionatoria - Applicabilità ai processi in corso al 18 luglio 2012

CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 26 marzo 2014, n. 7044FISCALE

Tributi locali (comunali, provinciali, regionali) - Tributi locali posteriori alla riforma tributaria del 1972 - Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) - Tariffe - Determinazione - Delibera comunale - Carattere - Motivazione - Necessità - Esclusione - Fondamento

LEGISLAZIONEDECRETO MINISTERIALEMINISTERO FINANZE - Decreto ministeriale 10 febbraio 2014FISCALE

Certificazione del rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno degli enti locali, per l'anno 2013

PRASSIAGENZIA DELLE ENTRATECOMUNICATOAGENZIA DELLE ENTRATE - Comunicato 22 aprile 2014LAVORO, FISCALE

Entrate in ascolto

CONSIGLIO NAZIONALE CDLCIRCOLARE E PROVVEDIMENTOFONDAZIONE STUDI CDL - Circolare 22 aprile 2014, n. 9LAVORO

Le modifiche della riforma Renzi sui contratti di solidarietà

INPSCIRCOLAREINPS - Circolare 22 aprile 2014, n. 52LAVORO

Convenzione fra l'INPS e UNITA' SINDACALE FALCRI SILCEA per la riscossione dei contributi sindacali sulle prestazioni pensionistiche ai sensi della legge 11 agosto 1972, n. 485. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.

MESSAGGIOINPS - Messaggio 22 aprile 2014, n. 4224LAVORO

D.P.C.M. 12.03.2014 - "Programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro stagionale ed altre categorie dello Stato per l'anno 2014"

INPS - Messaggio 22 aprile 2014, n. 4228LAVORO

Personale dipendente del "gruppo" POSTEL - corretto inquadramento previdenziale e sistemazione delle corrispondenti posizioni contributive

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALICOMUNICATOMINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI - Comunicato 22 aprile 2014LAVORO, FISCALE

Comunicato concernente la presa d'atto della delibera di ratifica adottata dal Comitato dei delegati della Cassa nazionale di previdenza ed assistenza dei ragionieri e periti commerciali in data 7 marzo 2014

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI - Comunicato 22 aprile 2014LAVORO

Garanzia Giovani

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICOCIRCOLAREMINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO - Circolare 18 aprile 2014, n. 14653LAVORO, FISCALE

Modalità e termini di presentazione delle domande per l'accesso alle agevolazioni di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 13 febbraio 2014 in favore di programmi investimento finalizzati al rilancio industriale delle aree di crisi della Campania.

 

 

 
 
 
 
 

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