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Messaggi del 10/03/2015

mafia

Post n°2210 pubblicato il 10 Marzo 2015 da deosoe

 

Mafia: la Cgil ricorda Placido Rizzotto

Oggi la Cgil ricorda Placido Rizzotto, il segretario della Camera del Lavoro di Corleone assassinato dalla mafia del feudo nel 1948. Una giornata di memoria e impegno, intitolata "Germogli di speranza", per ricordare alle nuove generazioni Rizzotto, che da partigiano ha combattuto contro il nazi-fascismo sui monti della Carnia, e da dirigente sindacale ha guidato i contadini corleonesi nella lotta per la terra.

Alle ore 9,30 nella piazza del Municipio, davanti al busto di Placido Rizzotto, la figura del sindacalista sarà rievocata assieme alle autorità, ai familiari, agli alunni delle scuole, ai dirigenti scolastici e alla comunità. 

Interverranno Dino Paternostro, segretario della Camera del lavoro di Corleone, Enzo Campo, segretario Cgil Palermo, e Michele Pagliaro, segretario Cgil Scilia.

Il coro degli alunni della scuola media "G: Vasi" canterà una canzone dedicata a Rizzotto e delle poesie saranno recitate dai bambini della scuola elementare.

"Il ricordo di Rizzotto - afferma il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo - oltre a essere fondamentale per l'opera di valorizzazione della memoria storica di uno dei principali protagonisti delle battaglie sindacali, ha anche l'obiettivo di segnare ancora di più la strada che, a partire da Corleone, abbiamo da tempo intrapreso per coniugare lavoro e sviluppo nella legalità".

"Lavoro e sviluppo nella legalità - aggiunge Campo -. E'questo che sta alla base delle attività delle cooperative che gestiscono le terre confiscate, delle associazioni e delle imprese che aderiscono ai protocolli etici, per costruire un lavoro che dia dignità a tanti giovani disoccupati. Un lavoro ottenuto con criteri diversi rispetto a quelli della mafia selvaggia che in queste terre sopraffaceva i contadini e uccideva i leader sindacali".

 

 

 
 
 

Pensioni

Post n°2209 pubblicato il 10 Marzo 2015 da deosoe

 

Riforma pensioni, proposte per la pensione anticipata 2015: guida completa

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In questo articolo cercheremo di fare il punto sulla riforma pensioni, presentando schematicamente tutte le proposte di pensione anticipata che sono state illustrate nella prima fase del 2015. Illeitmotiv è "flessibilità": tutti la annunciano, tutti la promettono ma per ora non ci sono cambiamenti particolari. Indicheremo sinteticamente i pro ed i contro, unitamente alle possibilità che le soluzioni possano effettivamente essere approvate. Il vostro contributo è per noi molto importante, vi invitiamo a commentare al fine di raccogliere pareri eopinioni ed eventualmente integrare questo articolo che vuole diventare un forum perenne dove inserire la novità che, di volta in volta, riguarderanno il tema delle pensioni.

Leggi le guide di Affari Miei su
Pensione Casalinghe 2015: tutto quello che c'è da saperePensione Sociale 2015: importo assegno per l'anno 2015
Pensione di vecchiaia: requisiti, domanda e calcolo assegnoContributi INPS artigiani e commercianti 2015, importo aliquote e minimali contributivi

 Quota 100: la proposta di Cesare Damiano per la pensione anticipata

 Tra le varie soluzioni è quella che risulta essere più gradita ai pensionandi. La soluzione vedrebbe l'uscita dal lavoro esattamente come avveniva nella pensione di anzianità soppressa dalla Fornero ma con qualche anno di ritardo. Età minima 60 anni a cui aggiungere 40 anni di contributi, con 61 anni servirebbero invece 39 anni di versamenti e così via. Una delle variabili inseriti è la c.d. quota 41: con 41 anni di versamenti si lascia il lavoro indipendentemente dall'età (come accadeva con i "quarantisti"). Oggi servono 42 anni e 6 mesi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne per accedere alla pensione anticipata (che è il nome dell'istituto, sebbene molti intendono il termine come mera anticipazione della pensione). E' una delle soluzioni più "difficili" da attuare a causa degli elevati costi: si stima una spesa superiore ai 10 miliardi.

 

Quota 100 con esodo volontario: variabile della proposta Damiano

L'abbiamo presentata in una lunga intervista all'ingegner Ercolani. Sinteticamente, l'uscita con la quota 100 sarebbe opzionale e non si percepirebbe immediatamente la pensione: questa arriverebbe dopo qualche anno, leggermente maggiorata. In pratica, l'uscita servirebbe a chi può mantenersi qualche anno con risorse proprie stipulando una sorta di contratto con lo Stato.

 

Pensione flessibile con penalizzazioni decrescenti

 
Fonte: Pensionioggi.it

Si tratta di un'altra proposta che vede Cesare Damiano come primo firmatario. Età minima 62 anni con 35 anni di contributi: si percepirebbe inizialmente un assegno decurtato dell'8% che andrebbe a scalare fino a raggiungere lo zero (quindi fine della penalizzazione) a 66 anni. Alleghiamo l'infografica di Pensioni Oggi. Anche in questo caso, con 41 anni di contributi si conseguirebbe la pensione di vecchiaia indipendentemente dall'età.

Leggi anche: Pensione integrativa, guida di Affari Miei ai piani individuali pensionistici - Previdenza complementare, come non farsi fregare dalle polizze vita

Prestito pensionistico: la proposta dell'ex ministro Giovannini

Il prestito pensionistico fu messo in campo dall'ex ministro del Lavoro Giovannini: i lavoratori prossimi alla pensione riceverebbero un prestito di circa 700 euro che restituirebbero, maturati i requisiti per la pensione, con piccoli prelievi mensili. Detto anche "mini pensione", è una soluzione "low cost": la stima è di circa 1 miliardo. La critica che gli viene mossa è che si rischia di non risolvere il problema perché ci sarebbero comunque molte persone che riceverebbero una cifra che non consentirebbe loro di vivere dignitosamente.

Pensione anticipata con 'Opzione Uomo': regime sperimentale per tutti

E' un'altra proposta che è stata fatta alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati. In pratica verrebbe esteso il regime contributivo delle donne per tutti. Oggi è in vigore l'opzione donna: prepensionamento a 57 anni e 3 mesi con 35 anni di contributi. L'assegno percepito è però interamente contributivo. Sulla questione è in corso una bagarre che sfocerà nella Class Action contro l'INPS che stiamo seguendo: difficile che si pensi di estendere il regime a tutti. A dire il vero, però, aumentando l'età anagrafica per l'uscita, non sarebbe da escludere la portata risolutiva di molte questioni: giustamente, di contro, i lavoratori più "datati" vorrebbero difendere gli anni di retributivo versati. Prevista come opzione, magari rivisitata, potrebbe però avere un senso.

 

Pensionamento anticipato tramite accordo lavoratore-azienda e riscatto contributi della laurea

E' la proposta dell'ex ministro dei governi Berlusconi Sacconi che abbiamo raccontato unitamente al riscatto agevolato dei contributi per gli anni un cui sono stati compiuti gli studi universitari. Praticamente le imprese, per "svecchiare" il personale, pagherebbero una quota per anticipare il pensionamento dei lavoratori e favorire la flessibilità in uscita. Non sembra piacere molto, tant'è che se ne parla poco.

 

 

 
 
 

Il Fatto Quotidiano

Post n°2208 pubblicato il 10 Marzo 2015 da deosoe

Il Fatto Quotidiano

 
 
 

Il santo del giorno

Post n°2206 pubblicato il 10 Marzo 2015 da deosoe

San Macario di Gerusalemme


San Macario di Gerusalemme

Nome: San Macario di Gerusalemme
Titolo: Vescovo
Ricorrenza: 10 marzo

La forza della sua opposizione all’arianesimo è dimostrata dal modo in cui Ario parla di lui nella sua lettera a Eusebio di Nicomedia. 

Macario prese parte al Concilio di Nicea, nel corso del quale potrebbe aver avuto molto a che fare con la stesura del Credo niceno. Nella Storia del Concilio di Nicea attribuita a Gelasio di Cizico ci sono una serie di dispute tra immaginari Padri del Concilio e dei filosofi al soldo di Ario. In una di queste controversie Macario è portavoce per i vescovi che difende la discesa all’inferno. Macario appare il primo tra i vescovi di Palestina che hanno sottoscritto il Concilio di Nicea.

Secondo Teofane, Costantino, alla fine del Concilio di Nicea, chiese a Macario di cercare i siti della Resurrezione e della Passione e la Vera Croce. L’enorme quantità di pietre sopra il tempio di Venere, che al tempo di Adriano si era accumulato nel tempo sopra il Santo Sepolcro, fu demolito, e “quando la superficie originale del terreno apparve immediatamente, al contrario di ogni aspettativa, il monumento sacro della Resurrezione del nostro Salvatore fu scoperto”. Nell’apprendere la notizia Costantino scrisse a Macario una lunga lettera per ordinare l’erezione di una sontuosa chiesa sul luogo: si dava avvio così alla prima costruzione cristiana della Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme.

 
 
 
 
 

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