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Miei cari amici, PAVEL come sempre esprime al meglio le nostre convinzioni che solo chi ha i paraocchi si rifiuta di vedere. Noi abbiamo capito da subito che si è trattato di farsopoli e non calciopoli come hanno detto la maggior parte dei media o peggio ancora moggiopoli termine coniato ad hoc dal niente affatto candido dei fogli rosa. Ora credo che alla luce dei fatti, ben esaminati il termine più adatto sia INFANGOPOLI. Sì, perché è stata una manovra fatta ad arte per infangare il buon nome di Madama, di quella stessa Vecchia Signora che ha tanto dato lustro in oltre 100 anni all’immagine del calcio italico all’estero. Ben vengano 14.000.000 di Cozzolino a dire in faccia all’onesto-martire quello che pensiamo di lui, ben vengano 14.000.000 di PAVEL a chiedere chiarimenti e prese di posizione ai “giornalai” che tanto si sono prodigati ad emettere giudiuzi al posto di chi era preposto a farlo. Si sono così impegnati da contribuire a inventare un nuovo reato “ L’illecito ambientale”, a distanza di mesi io associo questo termine solo all’inquinamento. L’inquinamento delle coscienze dei giudici che con moltissima solerzia hanno provveduto a fare un quadro della situazione irreale (non è un errore di battitura), una situazione che se non fosse stata tragica sarebbe stata uno spunto per la Commedia dell’Arte. E sì Moggi era l’onnipotente, Giraudo l’onnisciente e Bettega chi era? Mi meraviglio, ma non troppo, che sia stato risparmiato. Vorrei sperare che verdelli, zilliani & c., abbiano davvero avuto un po’ di soggezione per la STORIA che ha rappresentato, ma anche in questo caso il mio proverbiale pessimismo mi dice che sicuramente ci sarà stata qualche altra ragione nascosta ai più. E i conti mi tornerebbero tutti se uscissero le prove che gli elcani sono stati la mente dei nostri mali e non solo per sete di vendetta di l’apo, ma per interessi economici che tale operazione gli frutterà in futuro. I cari giovincelli giocano a fare i saccenti in materia finanziaria, i grandi investitori, i tifosi principi che sfoggiano tatoo indegnamente. Ma per raggiungere i loro veri intenti e mascherare la realtà dovevano tenere una trade union con la storia, e questo spiegherebbe il perché abbiano esentato Bettega dal fango dei media. Questi stessi giornalai che hanno dato l’anima in titoloni del tipo “SCANDALO JUVE” dov’erano quando oriali patteggiava una condanna penale per un reato riconosciuto dalla legge italiana e non inventato sull’onda emozionale delle critiche da bar dello sport? Dov’erano quando la vera cupola si scambiava le poltrone tra le varie società facenti parte di un’unica grande Matrioska? Dov’erano quando la 2^ squadra di Milano mandava in campo quello stesso utente di passaporti falsi? Dov’erano quando l’onesto-martire vendeva a sé stesso un brand per appianare il bilancio? Dov’erano quando un certo Brunelli veniva valutato al pari di un nuovo Maradona per la stessa ragione di cui sopra? Ora sono di nuovo in prima linea per giudicare un poveretto che ha detto in faccia al mo-RATTO la verità, e lo sono ancora di più per trarre le loro conclusioni sul mittente delle minacce ricevute sempre da quell’imprenditore dalle mani bucate e niente educazione. Premesso che nutro anche il dubbio di un’autominaccia, ammesso che fosse vero perché non pensare, come più logico, a un delinquente? Forse che i delinquenti sono solo Juventini? Perché non pensare anche a un disperato cittadino che non ne può più di pagare tasse e controtasse sulla benzina e l’energia elettrica per ingrossare il portafogli del petrioliere? GRAZIE PAVEL per aver dato voce a quelli che sono i miei pensieri.