La Venere desnuda

OMBRA

Di sinuose curve riempi il mio sguardo,
diafana creatura che,
nella penombra affascini i viandanti.
Cresce la passione insana
di un amore bugiardo
nato sull'orlo dell'oblio dei sensi
ove luce divina nulla puote
contro i malefizi di una notte sibillina.
E sublimando va lo sguardo
al limbo del primordial desio
che a passion sì letal
ad agonia porta i sensi mai appagati
di una ninfa che solo la notte puote mostrar.
Celata dietro la fievol luce lunare
a dissipar chimere e desii,
per poi dissolversi in polvere stellare

AMOREVOLE

Sol succube dei mei occhi il core,
mia mente va sempre a te
o mio dolce amor.
Sospesa in un nucleo di fragile beltà
e caduce equilibrio,
io v'ò donandoti tutto il mio amor
perchè sì anima fragil qual tu
non possa dolor patir.
Aggrappati a me,
amor
ed io ti sarò devoto...
alla tua beltà sì discreta
e mai ostentata.
Accarezzerò i tuoi lunghi capelli biondi
e seta avrò tra le mani!
Sfiorerò delicatamente il tuo viso
e porcellana sarà come toccare!
Respirerò il tuo respirò
e finchè avrò fiato e core io ti amerò

VELI

Mi sia data vista
a simil e duttil piacer
di tue forme rimirar.
Che l'orgoglio dei miei occhi
sul tuo corpo slanciato,
possa portar l'imago di una stella
lungi al rimirar del cosmo.
E velato da candide sfumature,
possa ceder a tentazion
di naufragar in sì dolci e soavi onde
che il petto mio fan palpitar

VANITA' FITTIZIA

Nel limbo di celestial beltà
si perde la fanciulla ebbra
che di cotanta giovinezza
fa di lei una dea.
La folta chioma sbarazzina
copre gli occhi furbi,
consapevoli che cotanta beltà
a ravvivar lo sguardo mite
possan finalmente rallegrar...
E nel suo dilettarsi da lolita
il compiacimento di sè stessa
è sì avvolgente,
che,
come una maschera dipinta in volto
ella va mostrando orgogliosa
ai meno talentuosi.
Si che il tempo tiranno
a giovinezza eterna non possa ai posteri
mostrar l'avvizzimento del core suo

UOMINI & DONNE

E chi lo ha detto che le donne hanno raggiunto l'indipendenza?