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Un blog creato da a_tiv il 28/10/2006

Il Libero Pensiero

Il blog di Vito Schepisi

 
 
 

10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI

Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI


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CONDANNA DEL COMUNISMO

Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo

Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti

europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html

 
 

 

« Una crisi nell'equivocoIl Governo di un piccolo uomo »

L'Italia di Prodi

Post n°35 pubblicato il 27 Febbraio 2007 da a_tiv
 

“Non deve sorprendere che la coalizione arcobaleno italiana si sia frantumata la scorsa settimana, ma che continui a governare”.

E’ una frase tratta da un pungente articolo sulla crisi politica italiana del prestigioso Financial Times di Londra.

Uno di quei modi di dare la notizia da scuola di giornalismo, in cui si stabilisce che niente di ciò che è ovvio costituisce notizia, ma se si verifica una cosa folle questa si che è notizia.

Un po’ come dire che non sia una notizia se un cane morde un uomo ma è notizia che questi morda un cane.

Così nell’articolo di commento molto critico sulle vicende italiane, l’autorevole quotidiano britannico punta il dito osservando che l’Italia avrebbe bisogno di una svolta e non di continuare con l’esecutivo uscente.

L’autore dell’articolo, Wolfang Munchau, avverte così la necessità delle larghe intese per realizzare le riforme che consentano il risanamento della economia italiana.

Le cosiddette riforme strutturali che vedrebbero l’ala della sinistra estrema della coalizione di Prodi, che l’articolista britannico definisce ala conservatrice, del tutto dissidente e contraria.

Il Financial Times osserva ancora che l’economia italiana sia in ripresa soprattutto perché è in forte ripresa il mercato tedesco, bacino di grossa diffusione della produzione italiana.

Se dovesse, però, rallentare la domanda tedesca, l’Italia avrebbe grosse difficoltà nel procedere verso la ripresa.

Per il Financial Times il problema di Prodi non è solo la politica estera ma anche e non meno le preoccupanti divergenze sul modello di sviluppo e sui contenuti della politica di risanamento e sull’intera politica economica.

 I richiami del commissario europeo Almunia sulla manovra taglia deficit, richiederebbe una rigorosa politica della spesa.

I dodici punti di Prodi, in cui si indica per la spesa previdenziale l’accorpamento degli enti come misura per il taglio delle risorse economiche assorbite, è considerata insufficiente.

Anche le notizie di stampa che danno l’impressione di cedimenti del  ministro del lavoro Damiano, su pressione dell’ala radicale della maggioranza e delle organizzazioni sindacali, sullo scalone previdenziale giustificano le preoccupazioni per il venir meno degli impegni di Prodi in sede europea di dar corso entro marzo alla definitiva riforma sulle pensioni.

E’ preoccupata l’Ecofin ed il suo responsabile, tanto da far predisporre un documento, alla discussione dei ministri europei dell’economia, in cui si afferma che “l’Italia dovrà dare piena attuazione alla riforma delle pensioni compresa le revisioni dei coefficienti”.

Nel documento Almunia non si sottrae dal porre in evidenza la natura della manovra finanziaria italiana recentemente varata, tutta sbilanciata sul piano dell’aumento delle entrate anziché sui contenimenti della spesa.

Il Commissario europeo nella stesura del documento  ammonisce l’Italia a destinare tutte le maggiori entrate (leggi tasse aumentate) alla riduzione del deficit.

L’Italia è sotto procedura di deficit eccessivo e non è in condizione di permettersi di disattendere i suggerimenti della Commissione Europea.

Di questo passo altro che 2009, come detto da Padoa Schioppa, per la riduzione delle tasse e ci si prepari invece alla finanziaria 2008 ancora lacrime e sangue.

Bisognerà dire addio agli investimenti ed a salire sul treno dello sviluppo.

Niente innovazione, niente modernizzazione del Paese, niente infrastrutture, niente investimenti, niente sviluppo e occupazione.

Sarà questa l’Italia di Prodi.

La notizia è dunque che ritorni il Governo di Prodi!

http://vitoschepisi.blogspot.com/

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Commenti al Post:
marisdglo
marisdglo il 27/02/07 alle 17:03 via WEB
La spesa pubblica Italiana in gran parte si deve alla pubblica amministrazione compreso il numero smisurato di politici, agevolazioni etc etc! Tu da liberale capirai! Come dice Berlusca: meno tasse meno evasione fiscale...La ripresa economica è frutto del governo di c-destra... Sei fortissimo!
 
 
a_tiv
a_tiv il 27/02/07 alle 17:15 via WEB
Ti ringrazio mia cara amica. Sono d'accordo con te. La pubblica amministrazione è sovradimensionata e gneralmente improduttiva. Sarebbe necessario snellirla e renderla efficiente. Ha coperure politiche e sindacali molto trasversali. Anche Berlusconi trovò proprio in Follini e nell'Udc un grosso ostacolo al freno della spesa nel settore. Sulla ripresa economica, generata dalla politica del centrodestra, ho scritto un post qualche giorno fa, prima della crisi. Non penso di essere poi fortissimo...dico solo le cose in modo semplice e spontano e cerco sempre d'essere preciso e attendibile. Non ho bisogno, come fa spesso la sinistra, di fare dietrologia. A volte le cose sono più semplici di quanto si creda. E' sufficiente avere la serenità mentale di saperle guardare e la mancanza della malafede che è sempre cattiva consigliera. Un abbraccio maris... Vito
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 27/02/07 alle 18:32 via WEB
Ciao caro Vito.... sono entrata solo per pochi minuti e quindi non mi posso soffermare a lasciare un commento come vorrei. Mi limito a complimentarmi con te per questo post bellissimo sul quale tornerò più tardi. Oggi Prodi nel suo vago discorso è riuscito, per la prima volta in nove mesi, a dire che sapeva, fin da prima che il governo andasse in minoranza sul voto della mozione in Afghanistan,che entro la sua coalizione "coesa" vi erano tensioni. E' riuscito persino ad ammettere di essere consapevole che non tutto il merito dei risultati riguardanti la ripresa economica sia da attribuire al suo governo e che ora il governo si deve impegnare a non vanificare gli importanti risultati conseguiti. Oggi ho quasi pensato che stesse rinsavendo, ma poi vedendolo in aula con un cornetto portafortuna rosso mi sono chiesta: "ma le sorti di questo notro Paese sono in mano a quest'uomo?". Ciao e a presto.
 
 
a_tiv
a_tiv il 27/02/07 alle 18:47 via WEB
Anch'io sto uscendo e non so a che ora rientrerò. Grazie per l'apprezzamento. Buona serata. Vito
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 28/02/07 alle 10:00 via WEB
Ciao caro Vito.... mi sono permessa di inviarti un trackback poichè parliamo dello stesso argomento. Tu ne parli da un lato economico. Io invece mi limito a dare un commento mio personale sul discorso che prodi ha fatto ieri al senato in attesa del voto di fiducia di oggi. Un discorso che doveva riguardare i punti prinicipali del decalogo prodiano e che invece è stato solo un discorso vago sul nulla, fatto di volute vaghe affermazioni e di altrettanto volute omissioni. Tu hai riportato cosa il Financial Time ha detto, per voce di Wolfang Munchau. Io invece ho riportato cosa ha detto nei giorni scorsi una importante agenzia internazionale di ratign,la Moody’s, che ha bocciato i dodici punti del programma prodiano definendoli "un riflesso di sopravvivenza". Oggi sicuramente questo governo otterrà la fiducia. Può contare sul voto sicuro di 162 senatori che gli hanno giurato fedeltà. Una fedeltà inseguita anche dopo una campagna acquisti dell'ultima ora. Oggi i media diffondono la notizia che come ricompensa per il suo voto a favore di prodi, Pallaro otterrà un dicastero. Non so se sia notizia attendibile, ma, ove lo fosse, sapresti definirlo diversamente da un voto di scambio? A dopo.Buona giornata.
 
 
a_tiv
a_tiv il 28/02/07 alle 12:57 via WEB
Mia cara Dike...come possa definirsi serio un discorso come quello fatto da Prodi che chiede la fiducia della sua parte politica che ha opinioni diverse su tutto? Ha omesso' inoltre, di parlare ed entrare nello specifico di ogni cosa. Un discorso scialbo, privo di scatti di orgoglio, quasi supplicante, privo di nerbo e di carattere. Un discorso da Prodi, insomma! Si è appellato ad una soluzione politica per le divergenze sulle questioni estere, quando queste e la loro necessaria convergenza costituiscono un biglietto da visita indipensabile per la nostra credibilità, anche economico-commerciale all'estero. Nel mio post ho citato il mercato tedesco quale mercato trainante per l'economia italiana. Lo sono anche i mercati degli USA o si pensa all'india ed alla cina per dar sfogo ai mercati italiani? Tu giustamente hai fatto rilevare che Mooody's, l'agenzia finanziaria più nota, sta esprimendo grosse perplessità su questo governo. Cosa aspettiamo un nuovo declassamento del rating? Se questo accade in Italia aumenta il costo degli investimenti stranieri o si comprimono per mancanza di fiducia. Aumentano anche i costi di produzione a causa dell'aumento degli oneri finanziari delle imprese ed aumenta così il costo della spesa per le famiglie italiane. Anche la fiducia internazionale nel sistema italia rallenta la corsa e con il nostro debito pubblico...senza un'economia che tira e con il PIL nuovamente a crescita zero....è la fine! Mi fermo qua. Avremo ancora tanto da dire dopo il dibattito, la replica e le dichiarazioni di voto. Chissà se Follini farà una dichiarazione di voto. E' da sentirla non credi? E se i senatori del centrodestra uscissero dall'aula mentre parla Follini sarebbe anche un giusto segnale di disprezzo! Ciao Dike. Vito
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 28/02/07 alle 10:01 via WEB
Anche tu se hai piacere inviami un trackbac. ciao
 
 
a_tiv
a_tiv il 28/02/07 alle 13:00 via WEB
già fatto dike...ora passo a leggerti. Dimenticavo di dirti sempre in riferimento al mio posto, che Padoa Schioppa ieri ha riferito all'Eurostat che per le pensioni manterranno gli impegni e se l'è presa con la solita stampa che riporta il dietrofont di Damiano ed il "niet" della sinistra comunista e dei sindacati. Ma di quale banda di matti ci capita di doverci occupare?!?
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 28/02/07 alle 14:00 via WEB
Ciao Vito.... ti ringrazio moltissimo per le informazioni che hai aggiunto al mio post. Mi piace molto quando, attraverso i commenti si integrano i post. Parlando di quelli che sono stati i più importanti e recenti riconoscimenti (o disconoscimenti) a Prodi e al suo programma,. Oltre a quanto scritto sul Financial Times, che citi tu; oltre a quanto scritto da Pierre Cailleteau, capo economista ed analista di politica finanziaria di Moody’s Investor Service, che ha detto che “L’Italia è uno dei paesi all’interno dell’Unione Europea con il più basso livello di riformabilità” e che i dodici punti del patto voluto da Romano Prodi “sono più un riflesso di sopravvivenza che una chiara piattaforma“. Oltre ad essi abbiamo anche Mark Gilbert, che sul The National Interest scrive che la coalizione prodiana è “monolitica”. Poi abbiamo l’Economist, tanto stimato a sinistra, che parla di governo che si regge in piedi solo grazie agli anziani senatori a vita. Aggiungiamoci anche che l’economista di casa nostra, Nicola Rossi, il quale attribuisce la causa di questa crisi interamente ai Ds e dice le parole che ora ti riporto: "Abbiamo fatto una opposizione insensata e non ci siamo preparati adeguatamente al momento in cui saremmo andati al Governo posto che ci era chiaro che sarebbe arrivato il nostro momento dopo il voto. L’antiberlusconismo è stato l’unico punto programmatico che abbiamo scelto per la nostra politica…il programma in 12 punti di Prodi è minimale quanto vago, e quello che sta succedendo nel dibattito sulla riforma delle pensioni ne è la prova… Non durerà, non s’è mai visto un capo del Governo che chiede di fare il presidente del Consiglio: segno di debolezza…. incredibile ciò che manca nel dodecalogo: la riforma della pubblica amministrazione, per esempio, o il conflitto di interesse. Non credo che i nostri elettori stiano apprezzando molto questa maniera di mantenere in vita questo Governo…". Ho pensato di riportare anche qui da te queste autorevoli voci. Lascio a chi abbia un po' di buon senso di tirare le debite conclusioni. Ciao
 
 
a_tiv
a_tiv il 28/02/07 alle 14:27 via WEB
Mia cara Dike....ti ringrazio anch'io per l'ulteriore contributo alla chiarezza che noi si vuole diffondere, In noi è comune l'intento di lasciare una visibile d inconfutabile traccia da mostrare anche a coloro che verranno a campare scuse per gli esiti negativi di questo nuovo tentativo da parte della persona meno idonea a portare avanti il ruolo di capo del governo. Sai cosa ho pensato? Tra le mie riflessioni, non ricordo se in risposta ad un tuo commento o altro, ho sostnuto qualche settimana fa, prima dei venti di crisi, che al momento questo Governo non sarebbe caduto per una congiura di palazzo, perchè nessuno sarebbe stato tanto stupido da presiedere un governo in queste condizioni. Lo penso ancora! Nessuno farà cadere questo governo ora, per ambizioni proprie, perchè nessuno ritiene che sia questo il momento opportuno. I possibili papabili pensano quindi che ora non convenga farlo, salvo volersi bruciare e bruciare l'intera legislatura. Lo faranno, però! Puoi starne certa! Una riflessione anche sulle parole di Nicola Rossi. Parla dal suo punto di vista e per favorire le sue posizioni. Se si fosse aperto un dibattito politico prima delle elezioni e fosse stata messa a punto una piattaforma programmatica più definita, non ci sarebbe stata questa maggioranza e Prodi non avrebbe vinto le elezioni. L'unico collante come si sa è stato l'antiberlusconismo: è questo collante che ha coniugato il diavolo e l'acqua santa. Ciao Dike. Vito
 
caput_mortui
caput_mortui il 28/02/07 alle 17:18 via WEB
Ciao. Ultimamente non sono passato al tuo blog perchè ero ammalato. Mi permetto di intromettermi nel vostro discorso, come ho anche fatto da Dike, e di aggiungere a quanto avete già riportato, e che si riferisce a giudizi di esperti internazionali, anche i giudizi di altra stampa straniera su questo governo, giusto per rendere un’idea di come all’estero percepiscono l’attuale situazione politica italiana. La stampa tedesca, e mi riferisco anche a quotidiani progressisti, parla di vicolo cieco, di poca chiarezza, di prossima crisi, di un governo composto da una variopinta dozzina di partiti. Lo spagnolo El pais ha parlato di “governino” e di “balletto delle poltrone”. La stampa francese è andata giù ancora più dura contro il governo, dicendo che nel primo governo Prodi, del 1996, vi furono dei tecnici, mentre in questo al massimo vi è qualche bancario come Padoa Schioppa. Pesanti anche i giudizi su un D’Alema, che è visto troppo critico verso Israele e troppo favorevole ad Hamas. Altri giornali francesi parlando di “leader senza partito”. Cosa scrive il financial time già lo hai riportato tu nel suo post. I giornali di Israele ovviamente reputano finiti i rapporti tra Italia e Israele dopo la nomina di D’Alema a ministro degli esteri. Io ne ho dimenticato moltissimi di quotidiani esteri, ma credo che non faccia molta differenza. Quello che abbiamo riportato è sufficiente a dare un quadro di come all’estero ci vedono. Ciao e buona giornata. Alberto.
 
a_tiv
a_tiv il 28/02/07 alle 17:49 via WEB
Ciao Alberto, ben tornato. Mi dispiace per l'influenza...penso stia colpendo mezza Italia....c'è sempre una speranza che colpisca, oltre alle persone normali, anche una parte di coloro che siedono in Senato, alcuni anche molto immeritatamente, soprattutto dalla parte della cosidetta maggioranza. Se maggioranza vuol essere che sia ...maggioranza anche con l'influenza. Grazie per il commento e per il contributo sempre gradito sugli argomenti discussi. E' vero la stampa straniera, in coro, ha già sfiduciato Prodi. Quello che è vergognoso e che se avesse eagito in questo modo con Berlusconi tutta l'Italia ne avrebbe parlato dai giornali alle radio, alle televisioni. Avrebbero organizzato dibattiti, conferenze, sit in. Avrebbero affisso manifesti per tutta l'Italia. Avrebbero parlato di un uomo insensibile pronto a sfidare, naturalemte per i suoi interessi, la vergogna e tutto il "mondo", avrebbero chiesto la mobilitazione del Paese e chiesto a Napolitano un intervento ispirato al bene del Paese...e forse anche Napolitano sarebbe intervenuto ammonendo Berlusconi che non si possa governare nonostante il Paese e contro il Paese. Ma questa non è una Italia normale. Ciò che va bene per una parte...non può andare bene per l'altra. Siamo abituati così...a dover subire le angherie dei più prepotenti e consentire che un governo senza maggioranza politica, vincitrice parziale di elezioni al fotofinish, salvo verifiche che a questo punto l'Italia maggiormente pretende, debba continuare a rovinare il Paese. Ciao! Vito
 
Caty1966
Caty1966 il 28/02/07 alle 18:23 via WEB
Vito, buona serata. Nel mio blog DICHIARAZIONI ho pensato di inserire anche le dichiarazioni dei vari quotidiani esteri sulla nostra situazione politica, ma visto quante sono le recensioni negative non saprei da dove iniziare. Tra poco ci diranno che la fiducia è stata votata. Sai da cosa l'ho capito? da un prodi che fa di nuovo dichiarazioni piene di spocchia. E' sicuro di avere la fiducia. Sa che non potrà governare, ma l'importante è stare a capo del governo e non perdere la poltrona. Ciao
 
 
a_tiv
a_tiv il 28/02/07 alle 18:49 via WEB
Sarà arrivata la Montalcini, gagliarda dopo il concerto di Placido Domingo a Dubai, si sarà rimesso dall'influenza anche il peggior presidente della repubblica che l'italia abbia mai avuto...Scalfaro, no?.... e poi Follini e Pollaro, questi scortato come un animale raro in via di estinzione e quindi da proteggere, naturalmente da uno stuolo di uomini di sinistra abituati ai servizi d'ordine. Prodi è un uomo( mi scusino gli uomini)riprovevole: una sventura per il Paese. Passo al tuo blog per leggere ciò che hai riportato. Ti abbraccio! Vito
 
paologis
paologis il 01/03/07 alle 09:50 via WEB
Alla fine è successo... le funeste previsioni si sono avverate... a quando il prossimo teatrino?
 
 
a_tiv
a_tiv il 01/03/07 alle 10:14 via WEB
Tra nove mesi forse...alla Tav...nel frattempo si andrà avanti nell'equivoco. Grazie a Pallaro e Follini...si è persa una buona occasione per l'Italia di liberarsi di questi teatranti. Ciao ed a presto. Vito
 
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UNDICI SETTEMBRE

Crono 911: tutto su l'11 set 2001  a  N.Y.

Storia, Documenti e perizie ufficiali

su

http://nuke.crono911.org/

 

LA GIORNATA DEL RICORDO

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Il ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo dei 350.000 italiani, giuliani, istriani e dalmati

 

GIORNATA DELLA MEMORIA

27 gennaio 2007 Il giorno della memoria

Per non dimenticare

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Dove eravamo?

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
 

Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
 

Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli? 

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.

Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.

 

GRIDO DI LIBERTà

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"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad  - Teheran dicembre 2006

 

ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)

Durante la sua visita a Berlino del 26 giugno 1963, il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy pronunciò un discorso toccante. Il suo discorso sarebbe divenuto simbolo della Guerra Fredda:


«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese).»

* * *

A berlino ci sono andato nell'agosto del 1971.

Dopo 10 anni dalla realizzazione del "muro" nella notte tra il 12 ed il 13 agosto del 1961.

Il 12 ed il 13 agosto del 1971 ero a Berlino.

Mi sono recato nella parte est della città il giorno 12, con un permesso che mi scadeva a mezzanotte, ho rischiato la chiusura del varco per una sfilata militare che m'impediva l'accesso alla Friederich strasse, unico passaggio per turisti e stranieri.

Il 13 agosto la Berlino comunista celebrava la separazione della città con una parata militare oceanica: celebrava il muro.

Ero là anche il 13 agosto mattina ad assistere.

Honeker sul palco nella Under Der Linden che arringava la folla.

La sua voce severa, dura, autoritaria.

Non avevo mai visto e sentito niente di simile dal vero.

Non capivo le parole ma ne interpretavo la violenza.

Mi sono sentito berlinese anch'io.


Vito Schepisi
 

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