Il Libero PensieroIl blog di Vito Schepisi |
10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI
Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani
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CONDANNA DEL COMUNISMO
Risoluzione del Consiglio di Europa n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo
Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti
europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html
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Il Consiglio dei Ministri sta per presentare la legge di stabilità. Le polemiche, i moniti, gli aut aut, le mani in avanti si susseguono a ritmo più serrato man mano che ci si avvicina alla vigilia della presentazione.
Niente di diverso. Prima accadeva la stessa cosa con la legge finanziaria che, a differenza di quella attuale di stabilità, regolava le poste di bilancio, invece che le scelte economiche del Paese.
Dalle indiscrezioni sembra di capire che la legge per l’economia e la finanza italiana si muoverà attorno ad alcune questioni come:
- la trasformazione dell’IMU nella Service tax che sostituirà anche la Tares in una tassa unica sugli immobili, prima o seconda casa che siano, su aliquote che non si discosteranno dall’incidenza voluta da Monti per l’IMU del 7,6 per mille per la prima casa e del 10,6 per mille per le altre. Una patrimoniale mascherata che vedrà l’unificazione della tassa sulla proprietà degli immobili con quella sui rifiuti e sui servizi comunali, con la variante del coinvolgimento degli inquilini alla nuova imposta;
- la rivisitazione delle aliquote IVA. Sembra che sia allo studio l’aumento dell’aliquota, su alcuni beni di consumo, dall’attuale minima del 4% a quella tutta nuova del 7%. Non sono pervenute, invece, ipotesi di riduzione di quella massima del 22%, in vigore già dal primo ottobre di quest’anno per il “colpo di genio” di Letta che in Consiglio dei Ministri ha recitato da offeso;
- la riduzione selettiva del cuneo fiscale alle imprese che assumono e investono (ma quante tra le piccole e medie sono ancora in grado di farlo?) per un costo complessivo di 2,5 miliardi di euro; - la distribuzione in busta paga dei lavoratori, anche questa selettiva, di tasse per 150/250 euro l’anno per stimolare gli acquisti;
- il taglio su alcuni capitoli di spesa dei ministeri. (Si parla anche di sanità e le regioni sono in subbuglio. Vendola manda a dire al Governo che i tagli alla sanità sarebbero “inaccettabili”. Lo stesso Vendola che ha consentito che sotto la sua gestione si sperperassero due miliardi di Euro. Una faccenda con responsabilità penali ancora tutte da definire, ma con “responsabilità” finanziarie già addossate ai contribuenti pugliesi;
- rifinanziamento degli ammortizzatori sociali e alcune misure di stimolo alla crescita economica, come la deducibilità del costo del lavoro ai fini dell’IRAP.;
- Allentamento del patto di stabilità degli enti di governo locale con adeguamento alla capacità di spesa creata ai comuni con la “Services tax”.
Saranno sufficienti le misure su esposte a ribaltare le difficoltà economico-finanziarie dello Stato?
Rispondere di si vorrebbe dire solo continuare a prenderci in giro.
L’Italia con queste misure nel 2014 si troverà a navigare in un mare ancora più tempestoso di quello attuale.
Si vuole ancora nascondere al cittadino la gravità della cosa. L’Italia, progressivamente, perde pezzi d’impresa e di lavoro. E’ un’emorragia che non accenna ad arrestarsi perché si pensa di fermarla con interventi superficiali, perché non si ha il coraggio di dire ciò che in Italia non va.
Finché si penserà di coprire le spese aumentando le entrate, non sarà possibile discostarsi dalla discesa verso il baratro.
Vanno fermate le spese. Il nostro è un Paese che per pagare solo gli interessi sul debito e per la spesa energetica, fuori dai nostri confini, spende quasi quanto le intere entrate irpef dei lavoratori dipendenti.
E’ in moto un processo maniacale che ci sta portando al collasso. Molti lo sanno, ma lo nascondono. Tra un po’, però, non sarà più possibile nascondersi dietro un dito.
Letta basta a giocare! Lei fa come il prestigiatore che all’angolo della piazza fa il gioco delle tre carte. Carta che vince e carta che perde. Ma è pazzesco! Renzi fa le battute e Alfano fa finta di arrabbiarsi. Sulla nostra pelle! O sono tutti pazzi o non hanno capito una mazza.
A questo punto non bastano più le forbici, ci vuole la scure. Tagliare, tagliare, tagliare. Altro che resistere, resistere, resistere. Tagliamo le regioni, ad esempio. Le regioni sono la fonte più proficua del malaffare. Per la spesa sono pozzi senza fondo.
Pensiamo ad una architettura costituzionale della democrazia rappresentativa più snella e più parsimoniosa in cui le autonomie siano attente ai servizi sul territorio, ma con un sistema di controllo sulla congruità della spesa.
Il governo delle larghe intese poteva avere un significato se fosse stato usato per due cose: adottare le misure impopolari, prima di trovarsi fuori tempo massimo, e fare le riforme (Giustizia, Stato, Lavoro).
Doveva portare alla pacificazione sociale, invece ci ha regalato il “ricatto” del PD sulla responsabilità di tenere forzatamente in piedi un Governo d’incapaci.
Vito Schepisi
UNDICI SETTEMBRE
Crono 911: tutto su l'11 set 2001 a N.Y.
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GIORNATA DELLA MEMORIA
27 gennaio 2007 Il giorno della memoria
Per non dimenticare
Dove eravamo?
Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli?
Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.
Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.
GRIDO DI LIBERTÀ
"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.
Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.
In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.
Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.
Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.
Impari ad ascoltarla."
Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad - Teheran dicembre 2006
ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)
«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Inviato da: aldo.giornoa64
il 25/03/2015 alle 21:09
Inviato da: aldo.giornoa64
il 26/01/2015 alle 21:57
Inviato da: Vince198
il 23/09/2014 alle 17:09
Inviato da: Kalim44
il 12/08/2014 alle 10:51
Inviato da: a_tiv
il 14/07/2014 alle 07:48