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Un blog creato da a_tiv il 28/10/2006

Il Libero Pensiero

Il blog di Vito Schepisi

 
 
 

10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI

Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI


http://www.unhchr.ch/udhr/lang/itn.htm

 

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CONDANNA DEL COMUNISMO

Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo

Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti

europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html

 
 

 

« Bersani ed il ritorno de...Preferenze si, preferenze no »

Se tagliassimo ...

Post n°362 pubblicato il 15 Settembre 2010 da a_tiv
 

Se tagliassimo del 20% le spese degli enti locali, dalle comunità montane alle Regioni, ed eliminassimo le province, lasciando solo, ad esempio, quelle delle città costituite come aree metropolitane, con gli organismi rappresentativi composti da amministratori dei comuni che ne fanno parte e senza assessorati e complesse organizzazioni burocratiche?

E se tagliassimo i consigli d’amministrazione di tutte le municipalizzate, di tutti gli enti statali e parastatali, di tutte le asl, di tutti gli enti di Stato, sostituendoli con organismi più snelli ma soprattutto con i giusti compensi, tali da non recare offesa all’impegno di altri che, a parità di titoli, di professionalità e di tempo impiegato, guadagnano enormemente di meno?

E se ancora tagliassimo i tanti privilegi di tante categorie di lavoratori, gli automatismi di carriera, le tante nomine a dirigenti e le tante promozioni a fine carriera per alzare la pensione, Presidenti di Corte Costituzionale compresi, e tagliassimo un po’ di quella mentalità di usare lo stato come una variante della cassa integrazione guadagni, ovvero come un grande ammortizzatore sociale che trasforma il nobile principio del diritto al lavoro in un meno nobile diritto al salario?

E se pensassimo che la politica sia un diritto di tutti, ma che va esercitato da chi voglia porre il proprio impegno al servizio della comunità, ricevendone un compenso adeguato e tale da ricoprire i costi del suo esercizio, e da consentire, altresì, un tenore di vita dignitoso con  un sistema di continuità nell’erogazione dei contributi sociali, tali da non procurare un danno economico alla maturazione, come per tutti i lavoratori ed i liberi professionisti, delle prestazioni previdenziali? E naturalmente abolendo le buonuscite ed i vitalizi?

Se insomma fossimo anche rimasti scandalizzati dinanzi alla notizia di un ex detenuto in attesa di giudizio, già Vice Presidente della Regione Puglia, arrestato qualche mese fa perché accusato di una storia di soldi e favori a luci rosse, ricevuti in cambio di appalti e forniture nella sanità pugliese, ed ora a piede libero in attesa del processo penale, che percepisce da subito e prima dell’età pensionabile un assegno mensile di 10.000 euro lordi, e che ha incassato, con un mandato di pagamento del 25 agosto 2010, firmato dal dirigente del Servizio Amministrazione e risorse umane della regione Puglia, una buonuscita di circa 400.000 lorde, pari ad un anno intero di stipendio, indennità comprese, per ogni legislatura fatta, che nel caso del dalemiano Frisullo sono state tre, e che è come lavorare (si fa per dire) per cinque anni ed essere pagati per sei ( come un Tfr pari al 20% per ogni anno)?

E se, infine, i cittadini italiani, magari chiamati ad esprimersi con un apposito referendum abrogativo, proibissero l’utilizzo di fondi pubblici per sponsorizzazioni di manifestazioni canore, sportive e teatrali? E se fosse interdetto alle amministrazioni locali di aprire sedi di rappresentanza all’estero ed in Italia, in regioni e comuni diversi da quelli amministrati? E se le macchine blu di ministri e amministratori fossero dotate di una scatola nera in cui venissero indicati tutti i tragitti effettuati e fossero controllati attraverso un registro degli impegni amministrativi e di rappresentanza degli aventi diritto? E se fosse proibito ricorrere a consulenze esterne in ministeri, enti pubblici e Comuni, regioni e province laddove esistono all’interno delle strutture appositi uffici con tanto di dirigenti e di personale pagati per assolvere questa funzione? E se fosse proibito ai ministri, ai manager di enti, ai Presidenti di Regione di far assumere personale al seguito per mansioni di consulenza, ufficio stampa e segreteria? E se tagliassimo almeno del 10%, ma anche di più, il personale degli enti pubblici e dei ministeri adottando il criterio dello sfoltimento progressivo ricavato dal pensionamento non reintegrato? E se tagliassimo i permessi sindacali e ponessimo le parti sociali dinanzi alla responsabilità civile per le azioni di protesta che travalicano il giusto principio del diritto di sciopero e della legittimità degli strumenti e della forma della protesta?

E se agli evasori fiscali sorpresi a non pagare le tasse su redditi accertati superiori a 20.000 euro l’anno, ad esempio, pari grosso modo alla paga lorda di un lavoratore di fascia bassa, ci fosse la denuncia penale d’ufficio, oltre a pesanti sanzioni amministrative?

Se tutto questo fosse possibile farlo in pochi anni, non potremmo pensare di ritagliare per l’Italia un suo futuro migliore per tutti e di poter far fronte alle carenze sociali e strutturali che ci affliggono e lenire le ansie nel stare, nei tempi delle congiunture economiche e delle crisi dei mercati,  con il fiato sospeso a sperare che una ventata speculativa non ci travolga?

Vito Schepisi

 
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UNDICI SETTEMBRE

Crono 911: tutto su l'11 set 2001  a  N.Y.

Storia, Documenti e perizie ufficiali

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http://nuke.crono911.org/

 

LA GIORNATA DEL RICORDO

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Il ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo dei 350.000 italiani, giuliani, istriani e dalmati

 

GIORNATA DELLA MEMORIA

27 gennaio 2007 Il giorno della memoria

Per non dimenticare

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Dove eravamo?

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
 

Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
 

Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli? 

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.

Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.

 

GRIDO DI LIBERTÀ

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"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad  - Teheran dicembre 2006

 

ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)

Durante la sua visita a Berlino del 26 giugno 1963, il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy pronunciò un discorso toccante. Il suo discorso sarebbe divenuto simbolo della Guerra Fredda:


«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese).»

* * *

A berlino ci sono andato nell'agosto del 1971.

Dopo 10 anni dalla realizzazione del "muro" nella notte tra il 12 ed il 13 agosto del 1961.

Il 12 ed il 13 agosto del 1971 ero a Berlino.

Mi sono recato nella parte est della città il giorno 12, con un permesso che mi scadeva a mezzanotte, ho rischiato la chiusura del varco per una sfilata militare che m'impediva l'accesso alla Friederich strasse, unico passaggio per turisti e stranieri.

Il 13 agosto la Berlino comunista celebrava la separazione della città con una parata militare oceanica: celebrava il muro.

Ero là anche il 13 agosto mattina ad assistere.

Honeker sul palco nella Under Der Linden che arringava la folla.

La sua voce severa, dura, autoritaria.

Non avevo mai visto e sentito niente di simile dal vero.

Non capivo le parole ma ne interpretavo la violenza.

Mi sono sentito berlinese anch'io.


Vito Schepisi
 

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