Il Libero PensieroIl blog di Vito Schepisi |
10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI
Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
I MIEI BLOG AMICI
- DUBBI
- DIKE_VENDICATRICE
- schegge
- DEVA LOU
- TUTTO QUELLO CHE
- E' TEMPO.....
- nuvoleinviaggio
- dianavera
- Natodaunmousedemente
- Viva l'italia
- Quello che mi danno
- Fairground
- MI RACCONTO
- Parole Libere
- entronellantro
- La mia Vita
- Dichiarazioni
- del più e del meno
- pescatore di stelle
- CLUB BENCHMARKING
- Polistena
- Bastarda_mente
- IL DUBBIO
- Incancellabile
- Per non dimenticare
- La caratteristica L
- Il Balcone
- Padania Libera
- Junelogia
- Da 0... a 1
- La riva del mare
- Quid novi?
- Liberalmind
- Alessandra Fontana
- Linsorgente
- ArIsTo_GaTtA
- LA MIA PELLE
- NunquamDeficereAnimo
- SARCHIAPONICON
CERCA IN QUESTO BLOG
TAG
CONDANNA DEL COMUNISMO
Risoluzione del Consiglio di Europa n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo
Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti
europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html
« Hamas: se non te ne vai,... | Epifani e Di Pietro: cos... » |
Ci sono circostanze in cui ciò che appare è solo un’immagine virtuale e ciò che poi si materializza può essere solo un fantoccio di carta che si infiamma al primo fuoco, per poi disperdersi immediatamente non rilasciando né luce e né calore. Speriamo che non sia questa l’immagine successiva all’evento del giorno in cui il nuovo Presidente degli States si insedia alla Casa Bianca ed assume il ruolo di Leader della potenza economico-politico-militare più potente del mondo.
Per ora, nell’attesa di vederlo impegnato sulle questioni calde della Terra, salutiamo l’uscente Gorge Bush, un amico del nostro Paese.
Molti italiani l’hanno apprezzato per la sua sensibilità e per la sua fermezza e ci piace ricordare, a tal proposito, quella mostrata nel 2007 a Roma nel respingere i tentativi della diplomazia Prodi - D’Alema di assegnare a questa sua visita un basso profilo. Piace ricordarlo soprattutto per la sua indifferibile volontà, nonostante la visibile irritazione di Prodi, d’incontrare l’amico Silvio Berlusconi, minacciando altrimenti di disdettare la visita.
Bisognerebbe prendere atto che un Presidente degli Stati Uniti, fosse solo per la sterile logica statistica, non può essere esente dal commettere errori. E’ l’uomo più potente del mondo con i suoi amici ed i suoi nemici, con le sue simpatie ed antipatie, con i suoi programmi ed i suoi sogni, ma anche con i suoi grandi elettori, le sue lobbies, le sue contraddizioni, le sue debolezze.
E Bush Jr. di errori ne ha commessi tanti, ma non più di altri. Ha ridato, però, un’identità agli USA dopo l’11 settembre, con l’orgoglio maturato nella consapevolezza d’essere l’epicentro dell’odio di quel fondamentalismo odioso che vede nel paese americano la terra del “diavolo” e la centrale dei valori occidentali da cui emerge la cultura dell’uguaglianza e della libertà, o dei diritti fondamentali, come sostiene su “il legno storto” l’amico direttore Marco Cavallotti.
Esce di scena un grande Presidente, nonostante l’odio ideologico neo-comunista di quanti mettono persino in discussione la tragedia delle Twin Towers a New York e parteggiano per Hamas o Hezbollah e sostengono, come l’ex ministro degli esteri italiano Massimo D’Alema, il diritto alla tecnologia atomica dell’Iran di Ahdaminejad.
Un grande Presidente che nelle difficoltà dei mercati, in quello del sistema economico americano, scosso dalla globalizzazione senza regole, nell’altalena del prezzo del greggio, tra le banche che deflagravano nella bolla della speculazione finanziaria, in piena crisi recessiva mondiale, ha saputo mantenere ferma la rotta, ricercando e trovando le misure più opportune per ridare nuovo impulso all’economia americana, e con esso coraggio e fiducia ai mercati del mondo.
Bush ha attraversato la storia in uno dei periodi più difficili per l’America e per l’intero modello occidentale. La guerra al terrorismo ha riacceso la tensione mondiale. Ma chi può dire oggi che, senza una presa d’atto coraggiosa dell’ardire spietato contro i sentimenti d’umanità propri della civiltà occidentale, le questioni del mondo avrebbero avuto un percorso di maggior sicurezza?
La storia, ma soprattutto gli eventi futuri potranno dare risposte più concrete ai dubbi ed alle preoccupazione di oggi. Resta, però, la convinzione che non si vince niente, neanche la pace, nell’inerzia e nella passiva rassegnazione ai soprusi. E’ come nelle strade delle nostre città in cui non hanno affatto ragione coloro che gridano di più o che occupano gli spazi che simboleggiano le nostre radici e le nostre tradizioni popolari. La tolleranza non può prescindere dalla dignità e dalla fermezza nel non consentire che siano offesi i sentimenti popolari, perché questi sono i valori del nostro comune sentire e le ragioni che uniscono la nostra comunità nazionale.
Arriva Obama, ma chi si aspetta che le questioni si risolvano, come se il nuovo presidente avesse la sua ricetta magica, incorre in più di un errore. Anche l’affermato approccio diverso ai problemi non è di per se una soluzione, ma soltanto un modo diverso di affrontarli. La questione economica e la recessione sono una realtà oggi e lo saranno per l’immediato futuro. La questione mediorientale registra solo una tregua di Israele, si pensa proprio in omaggio ad Obama, nella lotta tutta sua “singolare” contro il terrorismo palestinese che si intreccia con quello fondamentalista islamico, mentre l’Iran continua ancora a lavorare per realizzare la sua bomba atomica.
Auguri Mr. Obama!
Vito Schpisi
|
UNDICI SETTEMBRE
Crono 911: tutto su l'11 set 2001 a N.Y.
Storia, Documenti e perizie ufficiali
su
I MIEI LINK PREFERITI
- Il Blog di Vito Schepisi
- TocqueVille - la città dei liberi
- Rivoluzione Italiana - il Blog di Paolo Guzzanti
- il legno storto
- L'Occidentale
- Fratelli d'Italia
- Il Libero Pensiero di Vito Schepisi
- Liberalmind
- Aristotele
- Tra società e politica,attraverso il pensiero e la storia,si ricerca la ragione.
- Il Libero Pensiero
- I miei articoli su l'Occidentale
- Notizia Politica
- Italia e Mondo
- Azienda bari
- I miei articoli su il legno storto
- ITALIA-POLITICA.IT
GIORNATA DELLA MEMORIA
27 gennaio 2007 Il giorno della memoria
Per non dimenticare
Dove eravamo?
Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli?
Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.
Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.
GRIDO DI LIBERTÀ
"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.
Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.
In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.
Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.
Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.
Impari ad ascoltarla."
Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad - Teheran dicembre 2006
ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)
«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Inviato da: aldo.giornoa64
il 25/03/2015 alle 21:09
Inviato da: aldo.giornoa64
il 26/01/2015 alle 21:57
Inviato da: Vince198
il 23/09/2014 alle 17:09
Inviato da: Kalim44
il 12/08/2014 alle 10:51
Inviato da: a_tiv
il 14/07/2014 alle 07:48