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Un blog creato da a_tiv il 28/10/2006

Il Libero Pensiero

Il blog di Vito Schepisi

 
 
 

10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI

Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI


http://www.unhchr.ch/udhr/lang/itn.htm

 

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CONDANNA DEL COMUNISMO

Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo

Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti

europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html

 
 

 

« Messaggio #22Libertà d’informazione e... »

Reati d’opinione

Post n°23 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da a_tiv

Come se qualcuno avesse la coda di paglia!

Un disegno di legge che imbavaglia i neonazisti. 

Prevede, infatti, la reclusione fino a tre anni per chi diffonde idee sulla superiorità razziale” e 4 anni per chi fa “apologia e istigazione dei crimini contro l’umanità” o “inciti o commetta atti discriminatori”.

E’ questo il disegno di legge approvato all’unanimità su proposta di Mastella al Consiglio dei Ministri.

Anche D’alema e Prodi l’hanno approvato.

Anche i ministri di rifondazione comunista, i comunisti italiani ed i verdi.

Un’altra ipocrita buffonata!

Nessuno, però, prevede sanzioni per quei governanti che incontrano Ahmadinejad e che asseriscono il diritto dell’Iran al nucleare o coloro che vanno a braccetto con gli Hezbollah.

Penso che a tanti sfugga l’attuale crisi dei rapporti italo-francesi per il Libano.

Il Governo italiano vorrebbe coinvolgere la Siria per la pacificazione del Libano e la mediazione tra Siniora e Hezbollah.

Ma è proprio la Siria che arma il partito del leader religioso Nasrallah, il Partito di Dio, e che fomenta la rivolta contro Siniora.

E’ questo paese che si è reso responsabile degli omicidi dei leader libanesi che predicavano l’autonomia del Libano dalla stessa Siria.

Se si pensa che nel programma di Hezbollah è prevista la cancellazione dello stato di Israele!

La stessa logica di Prodi che voleva l’Iran a mediare tra Israele ed Hezbollah nel recente conflitto nel Libano.

Anche Ahmadinejad  ha nel suo programma la cancellazione dello stato di Israele.

Sembra che il Governo italiano sia proteso ad offrire il cerino ai piromani pur di incendiare lo stato ebraico.

Il contrasto con la Francia è proprio per la convinzione francese che la Siria è bene che stia nei suoi territori, tanto più che è stata una risoluzione dell’Onu a costringerla nell’aprile del 2005 a rimuovere il suo esercito dal territorio libanese, dopo l’assassinio del leader libanese Al Hariri ed i sospetti sui mandanti siriani.

Ed ora è come se il nostro Governo avesse la coda di paglia e voglia dimostrarsi inflessibile contro i neonazisti.

Nessuna sanzione, però,  per coloro che bruciano le bandiere di stati stranieri,  o che inneggiano alla distruzione di Israele, per non parlare delle 10, 100, 1000 Nassiria.

Nessuno ha detto a costoro che la civiltà si difende con i buoni esempi di lealtà, dignità e coraggio e non con il proibizionismo.

I buoni esempi di governo e la tolleranza sono molto più efficaci di ogni legge per la moralizzazione oltre che dei costumi anche degli animi.

Io sono contrario a proibire il pensiero anche quando è un pensiero infame e deprecabile.

In un paese democratico e liberale sono le azioni riprovevoli e disgustose che devono essere sanzionate.

Il reato di opinione è un cattivo esempio e una volta introdotto apre la strada alla mentalità repressiva.

Chi non può porsi la domanda cosa sarà proibito domani?

Massimo Teodori ha ricordato che il reato di opinione è stato introdotto in Italia negli anni ’30 dal codice Rocco.

Nessun reato, invece, per i negazionisti e per coloro che predicano la soppressione dello stato di Israele, anche in questa circostanza si ha idea di un compromesso: è una vergogna!

Domani 27 gennaio è la giornata della memoria.

La memoria dell’Olocausto e dei milioni di morti dell’odio nazista.

Lasciamo perdere questa gente meschina che ci governa e meditiamo senza invocare vendette.

Meditiamo sulla libertà dei popoli e sulla libertà degli uomini.

Meditiamo sul diritto di ciascuno di riconoscersi nelle proprie tradizioni e di essere rispettato per la storia di cui è testimone.

Meditiamo per la libertà di coscienza e contro ogni  discriminazione.

Meditiamo per la tolleranza e per il diritto di tutti a sentirsi cittadini del mondo.

Meditiamo sul rispetto che dobbiamo sempre verso coloro che credono in un Dio, sia pure diverso dal nostro.

Meditiamo sulla violenza e sulla ferocia degli uomini.

Meditiamo sulle diversità di razza, di colore, di cultura e accettiamole come contributo all’arricchimento ed alla crescita dell’umanità.

Meditiamo, infine, sul rispetto che ogni cittadino del mondo deve avere per la storia, la cultura e le tradizioni dei popoli che li ospitano.

I valori di ciascuno sono i valori di tutti come quelli di tutti devono essere i valori di ciascuno.

Nel mondo, tra uomini, sempre si ha e si riceve e non è la quantità che conta ma l’umiltà di ciascuno.

 

Vito Schepisi

http://vitoschepisi.blogspot.com/

 
Rispondi al commento:
passatoimperfetto600
passatoimperfetto600 il 28/01/07 alle 09:11 via WEB
Vito mi dispiace davvero ma non condivido,anch'io sono per la liberta'...ma se tu davvero hai intenzione de remembra'(da remember,l'ho nelyzzato),(mo' che ce penso pure Leopardi parla de remembra'...vabbe')remembra tutto quello che hanno fatto i nazisti e i fascisti................nelle camere a gas sarebbe stato troppo poco metterli...avrei escogitato qualcosa di piu' doloroso e crudele,ad ogni azione si rispone con una reazione,homo homini lupus.............:P
 
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UNDICI SETTEMBRE

Crono 911: tutto su l'11 set 2001  a  N.Y.

Storia, Documenti e perizie ufficiali

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LA GIORNATA DEL RICORDO

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Il ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo dei 350.000 italiani, giuliani, istriani e dalmati

 

GIORNATA DELLA MEMORIA

27 gennaio 2007 Il giorno della memoria

Per non dimenticare

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Dove eravamo?

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
 

Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
 

Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli? 

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.

Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.

 

GRIDO DI LIBERTà

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"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad  - Teheran dicembre 2006

 

ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)

Durante la sua visita a Berlino del 26 giugno 1963, il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy pronunciò un discorso toccante. Il suo discorso sarebbe divenuto simbolo della Guerra Fredda:


«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese).»

* * *

A berlino ci sono andato nell'agosto del 1971.

Dopo 10 anni dalla realizzazione del "muro" nella notte tra il 12 ed il 13 agosto del 1961.

Il 12 ed il 13 agosto del 1971 ero a Berlino.

Mi sono recato nella parte est della città il giorno 12, con un permesso che mi scadeva a mezzanotte, ho rischiato la chiusura del varco per una sfilata militare che m'impediva l'accesso alla Friederich strasse, unico passaggio per turisti e stranieri.

Il 13 agosto la Berlino comunista celebrava la separazione della città con una parata militare oceanica: celebrava il muro.

Ero là anche il 13 agosto mattina ad assistere.

Honeker sul palco nella Under Der Linden che arringava la folla.

La sua voce severa, dura, autoritaria.

Non avevo mai visto e sentito niente di simile dal vero.

Non capivo le parole ma ne interpretavo la violenza.

Mi sono sentito berlinese anch'io.


Vito Schepisi
 

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